~ Hazel

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Sapete? Essere trascinati da una ragazza che non conosci e che dice che eravamo in pericolo non è molto normale..Però se non fosse successo ora non sò cosa

sarebbe successo..

La ragazza si alzò di scatto ripetendo che eravamo in pericolo, mi prese per il polso e mi trascinò per tutto il casinò alla ricerca di un'uscita.

Passarono circa dieci minuti e non avevamo fatto altro che girare per la stanza senza fermarci, alla fine mi stufai e piantai i piedi a terra in modo abbastanza brusco.

"Senti. Se non mi spieghi da cosa stiamo scapando non oserò fare un'altro passo! Che poi non abbiamo fatto altro che girare per la stanza."

La ragazza mi rivolse uno sguardo preoccupato poi all'improvviso spostò gli occhi alle mie spalle e sgranò gli occhi, mi girai e allora capii..non poco lontano da noi

c'erano due tizi con la pelle così grigia che sembrava argilla, avevano entrambi un cappello che copriva la testa,  occhiali da sole e delle giacche nere lunghe fino ai ginocchi,

Alle mani tenevano degli strani strumenti: Uno sembrava un frusta, l'altra invece una spada.

"Ma cosa cavolo sono quei cosi!?"

La ragazza mi guardò e capii subito..Dovevo aiutarla a scappare.

Feci cenno di seguirmi e cominciai a correre con lei a fianco: salimmo le scale, corremmo per i corridoi e finalmente arrivammo alla sala d'ingresso, appena raggingemmo

la porta si sentì un violento schiocco seguito da un'urlo.

Mi girai e vidi uno di quei cosi di prima che teneva stretta la frusta che si era stretta sulla ragazza.

"Ora tu mezzosangue vieni con noi e ti porteremo dal nostro padrone." Disse il tizio con la frusta.

"Voi non mi porterete propio da nessuna parte! E lasciatemi andare."  Rispose la ragazza dimenandosi tra le corde.

L'uomo di argilla Rise-"Piccola, sciocca mezzosangue questa volta non ci scappi, tuo padre ha rubato il simbolo del nostro padrone e ora lui cerca vendetta!"

"Non so' di cosa state parlando."

"Certo, certo..Ma tra poco scoprirai." Disse infine l'altro tizio con un ghigno.

Io ero rimasta là..Avvolta nel panico più totale, a riflettere sul perchè quei cosi chiamassero la ragazza "mezzosangue" e su cosa intendessere per "il loro padrone"

e il furto del suo "simbolo".

La mia mente lavorava come una pazza alla ricerca di un'idea, poi feci una pazzia:

Corsi più veloce possibile verso l'uomo con la frusta e gli saltai alle spalle, ovviamente lui mi lanciò per aria come se fossi una palla e atterrai dall'altra parte della sala,

vidi che i due uomini stavano parlando in una lingua incomprensibile.

Ero di nuovo immobilizzata dal terrore e la situazione non migliorò quando il secondo uomo mi si avvicinò e mi prese.

[ E qui viene il bello! ]

L'uomo mi strinse così forte che cominciò a mancarmi il fiato, sentivo dentro di me una strana sensazione, come se..Come se una quantità di energia dovesse uscire da me

quindi decisi di accontentarla. Urlai e liberai una grande scarica elettrica che avvolse il tizio argilloso che espose in una polvere dorata, caddi a terra e vidi che la ragazza

stava per essere stritolata da quella corda che si stringeva sempre più, mi venne quasi spontaneo..Alzai la mano destra verso l'alto e dalla mia mano comparve una

piccola folgore dorata, la guardai sbalordita e mi accorsi che anche gli altri facevano lo stesso e approfittai dell'occasione per lanciare la folgore verso quel coso e lo

prese in pieno facendolo esplodere in polvere d'oro.

"Oh dei santissimi!"

Disse la ragazza con un filo di voce.

Cercò di rialzarsi, ma sembrava che le gambe non la reggessero, volevo aiutarla ma anche le mie gambe non ne volevano sapere..Mi sentivo debole quindi decisi di sedermi in una poltrona non poco lontano da me e poco dopo mi raggiunse anche la ragazza che sembrava veramente stremata.

"Tu sai chi erano quelli?"  Chiesi

La ragazza scosse la testa lentamente.

"No. So solo che non volevano fare amicizia con noi..Ma una cosa, non ci siamo presentate. Io sono Scarlett..Scarlett Nightshade."

Disse porgendomi la mano, io la strinsi e sorrisi.

"io Hazel, Hazel Grace."

Appoggiai la testa al cuscino e senza neanche accorgemene mi addormentai.

Sognai di essere in una foresta insieme a Scarlett, stavamo correndo, come se fossimo inseguite da qualcosa..Mi voltai verso la ragazza e notai che teneva nelle mani

due pugnali d'argento, all'improvviso ci fermammo e guardammo dietro, via libera.

Scarlett mi guardò, poi guardò un pezzo di carta.

"Ci siamo quasi, non dovrebbe essere lontano."

Il mio sonno fu interrotto da una mano che mi strattonava con la grazia di un elefante, aprii gli occhi e mi venne quasi un'infarto, non eravamo più nella sala.

Eravamo in una foresta buia, la foresta che avevo sognato poco tempo fa, mi alzai in piedi e mi guardai intorno: nessun cartello, nessun albero segnato,

neanche una strada...Niente, eravamo isolate.

Guardai Scarlett che stava ispezionando la zona, alle mani teneva due pugnali argentati..Come quelli del sogno.

"Come ci siamo finite qui?"

Lei si fermò e mi guardò facendo spallucce.

"Non ne ho la minima idea. Ricordo solo che poco dopo che ti sei addormentata è entrato un uomo con un Completo nero...Poi non ricordo più.

Quando mi sono svegliata mi son ritrovata in tasca una mappa e questi due pugnali."

"Mappa? E di cosa?" Chiesi

"Non lo so. Però dobbiamo incamminarci, sta per tramontare il sole, abbiamo solo un'ora." Disse guardando verso l'alto.

Non sapevo come fosse successo tutto questo ma annuii e ci incamminammo.

Nightshade-La gemellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora