1. Il filo rosso del destino

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si dice che appena incontri la tua anima gemella per la prima volta, inizierai a vedere legato nel tuo mignolo un filo rosso che solo tu e la tua anima gemella potete vedere.
non potrai mai toglierlo per nessuna ragione, tu e quella persona siete destinati a stare insieme nonostante tutto.

io iniziai a vederlo quando ero molto piccolo, non ricordo minimamente con chi ero e cosa stavo facendo in quel momento, fatto sta che non avevo più visto nessuno con un filo rosso.

sin da quando ero piccolo il mio sogno era sempre stato quello di andare a New York, sapevo che non si sarebbe mai realizzato, ma per autoconsolarmi mi dicevo "mai dire mai„ e questo valeva anche per il trovare una ragazza o semplicemente degli amici.
un altro dei miei sogni era che quelli della mia scuola smettessero di bullizzarmi e perseguitarmi continuamente, un sogno che un normale ragazzo di 16 anni non dovrebbe avere.
per me andare a scuola era come andare all'inferno.
arrivavo e subito sentivo prese in giro, andavo in classe e nel mio banco c'erano scritti peggio insulti.
neanche durante la lezione avevo pace, mi arrivavano bigliettini con insulti molto pesanti.
non ne potevo più.
ma non avevo il coraggio di parlare, avevo paura di apparire ancora più debole di quanto già non lo apparissi piangendo davanti a loro.
in più i miei genitori non facevano altro che sgridarmi.
"sei una delusione, prendi solo brutti voti.. dovresti smetterla di poltrire e dovresti iniziare a studiare"
"prendi esempio da tuo fratello, lui prendeva sempre bei voti, adesso lavora pure e soprattutto non sta chiuso in camera tutto il giorno a non fare niente come fai te"
mio fratello era l'unico che mi capiva, era l'unica persona che c'era per me.
mi difendeva sempre dai miei genitori pur non sapendo il motivo per cui non riuscivo a studiare anche se ci provavo.
era l'unica persona che mi voleva bene.
il suo nome era Alex, a quei tempi aveva 20 anni e lavorava in una pasticceria.
nei suoi giorni liberi stava sempre con me.
era gay e fidanzato con un ragazzo, ma questo i nostri genitori non lo sapevano e non dovevano saperlo dato che erano omofobi.

era un giorno qualsiasi e avevo deciso di saltare scuola.
sapevo che i miei genitori l'avrebbero scoperto subito, ma era decisamente meglio di andare a scuola.
andai in un parchetto totalmente casuale.
mi sedetti su un'altalena e finalmente dopo tanto tempo mi sentii libero.
il vento tra i capelli, quel cielo con poche nuvole di tante forme strane e il rumore degli alberi e delle foglie mi facevano stare bene.
"STRE?! NON SEI ANDATO A SCUOLa?!?" mi girai di scatto per lo spavento e mi ritrovai davanti mio fratello.
non risposi, parlavo pochissimo e sottovoce.
".. dirò ai nostri genitori che è colpa mia, non voglio che ti sgridano ancora di più" mi dà una pacca sulla testa.
"no.." sussurrai.
"stai tranquillo... piuttosto, vuoi conoscere i miei amici? era da un po' che volevo farteli conoscere"
non dissi nulla.
non volevo conoscerli, ma decisi di farlo solo per lui.
"AMICHIII!!!" solo dal modo in cui li salutò quel giorno capì che con loro era totalmente a proprio agio.
lo invidiavo, volevo anch'io degli amici.
"lui è mio fratello Strecatto"
tenevo la testa bassa, non volevo incrociare lo sguardo di nessuno.
ma quando notai quel filo rosso sul mignolo di uno dei suoi amici il mio cuore perse qualche battito.
alzai lo sguardo lentamente e lo guardai dritto negli occhi.
la mia anima gemella era un amico di mio fratello.
mi stava fissando con uno sguardo impossibile da decifrare.
alzò la mano lentamente, forse pensava che non l'avessi notato.
"Cico, cos'hai?" la voce di Alex fece distogliere lo sguardo ad entrambi.
"n-niente... comunque, sono Cico" disse in modo freddo.
si presentarono tutti, sapevo che fossero delle brave persone, li conosceva quasi tutti da quando erano piccoli.
"lui invece è Giorgio, il mio fidanzato" mise un braccio intorno alle spalle del suo ragazzo che arrossì sorridendo.
quella scena mi scaldò il cuore, stavano davvero benissimo insieme.
ma in quel momento nella mia mente c'era un solo pensiero: Cico.
era lui la mia anima gemella, ma non ne sembrava tanto contento.
pensai che forse era fidanzato o che c'era stato un errore.
"sono sicura che diventeremo grandi amici!" esclamò Anna, che insieme a Lyon era la più grande del gruppo.
sorrisi leggermente e pensai che forse finalmente avevo degli amici... ma il mio sorriso sparì subito, avevo paura che Alex non volesse che avessi i suoi stessi amici.
"ero stanco di vederti sempre chiuso in casa senza amici, quindi da oggi avrai noi!!" esclamò Alex sorridendo.
pensai che forse mi aveva letto nel pensiero.
in quel momento ero felice, mi ero scordato dei miei genitori e dei miei compagni di scuola.

ciao a tutti :3
ho deciso di scrivere questa storia perché amo i wgf e la Strecico è la mia ship preferita <3
gli altri capitoli saranno molto più lunghi (:

839 parole
10.12.21
tiktok: strecatto_.sposami
Instagram: hiistoriiaawgf

𝘶𝘯𝘮𝘦𝘪 𝘯𝘰 𝘢𝘬𝘢𝘪 𝘪𝘵𝘰 ♡ sᴛʀᴇᴄɪᴄᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora