5. Un brutto litigio

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rimasi sorpreso dalle sue parole, voleva condividere un posto speciale, una cosa così importante per lui proprio con me.
".. con me?" chiesi come uno stupido.
"solo con te" rispose per poi riprendere a camminare senza lasciarmi la mano.
ad un certo punto si fermò e purtroppo mi lasciò la mano.
"siediti" mi disse, quindi io mi sedetti sul prato.
raccolse un fiore rosa tra i tanti che erano davanti a noi e me lo porse sorridendo.
arrossì di colpo al suo gesto e abbassai lo sguardo sorridendo leggermente.
stava succedendo tutto così in fretta e non riuscivo a realizzare, sembrava un sogno, ero in un posto che sembrava uscito da un libro con la persona che mi mandava fuori di testa, la mia anima gemella.
"guarda" disse appena si sedette, così alzai lo sguardo e guardai davanti a me.
il sole stava per tramontare, era tutto tremendamente perfetto.
girai lo sguardo verso di lui lentamente, lo guardai e pensai che era più bello del tramonto e di qualsiasi altra cosa che ci circondava.
appena si girò anche lui abbassai di colpo lo sguardo arrossendo e lo sentì ridacchiare.
mi rigirai e sorrisi leggermente guardandolo.
si avvicinò e mi mise una mano sulla guancia ed iniziò ad accarezzarla delicatamente.
mi guardava con lo stesso identico sguardo di quella volta, o forse era ancora più assorto.
si avvicinò sempre di più finché i nostri nasi non si toccarono.
quella volta niente e nessuno poteva interromperci.
"non stai mentendo anche tu, vero?" mi chiese con un tono di voce basso e con gli occhi lucidi.
non capivo a cosa si stesse riferendo ed ero totalmente confuso da quella domanda.
"... perché dovrei?" chiesi continuandolo a guardare negli occhi.
non rispose e, purtroppo, si allontanò da me e iniziò a guardare il cielo.
pensai che avrei tanto voluto che mi baciasse e che probabilmente avevo frainteso tutto.
"non riesco più a fidarmi di nessuno, scusami" disse come se avesse capito che c'ero rimasto male.
continuavo a non capire e avevo una voglia matta di capire cosa fosse successo, ma non mi sembrava il caso di chiederglielo.
avevo anche una voglia matta di baciarlo, avevo la tentazione di farlo ma purtroppo non ebbi il coraggio.
passammo un po' di tempo in un silenzio imbarazzante a guardarci intorno.
"ti accompagno a casa" disse all'improvviso facendomi sobbalzare.
annuì senza guardarlo e mi alzai in piedi spolverandomi i pantaloni.
avevo ancora il fiore che mi aveva dato in mano, decisi che l'avrei tenuto anche quando sarebbe diventato brutto e appassito solo perché me l'aveva regalato lui.
al buio quel sentiero pieno di alberi era decisamente più macabro e inquietante.
Cico, che probabilmente capì che avevo paura, mi prese la mano.
era incredibile come riusciva a capirmi in ogni momento.

si fermò davanti casa mia, così io feci per scendere ma lui mi fermò afferrandomi per il polso.
"non mi saluti?" chiese ridacchiando.
".. scusa" dissi imbarazzato per la figuraccia che avevo fatto.
"buonanotte" mi sorrise e per poco non svenni da quanto era bello il suo sorriso.
"... buonanotte" sorrisi leggermente e sperai che non aveva notato che ero diventato rosso come un pomodoro.
appena mi lasciò il polso scesi dalla macchina e mi diressi verso la porta di casa mia.
il fatto che Cico stesse aspettando che entrassi in casa mi scaldò il cuore.
ma appena stavo per aprire la porta mi ricordai che mia mamma pensava che fossi uscito con Alex e Alex ovviamente non era con me.
"tutto bene?" sobbalzai dallo spavento girandomi verso di lui, che ogni volta parlava improvvisamente.
"s-si" aprì la porta ed entrai, mi girai un'ultima volta e notai che mi salutò con la mano per poi andarsene.
chiusi la porta restando fermo, sapevo già cosa stava per accadere e infatti appena mi girai mi trovai davanti mia madre.
"dov'è Alex? non eri con lui?" mi chiese confusa.
"torna tra un po'" sperai con tutto il cuore che mi credette e fortunatamente fu così.
pensai che stranamente le cose stavano andando troppo bene.
tornò in salotto ed io andai subito in bagno a farmi una doccia e mettermi il pigiama.
non avevo per niente fame a causa di tutte le cose che erano successe e pensai che allora era vero che quando si è innamorati si perde l'appetito.

appena entrai in camera mia posai il fiore che mi aveva dato Cico in una scatolina vuota che era dentro al cassetto della mia scrivania e subito dopo mi buttai sul letto.
non vedevo l'ora di riposarmi.
appena mi misi sotto la coperte e chiusi gli occhi sentì la porta di camera mia aprirsi, rimasi fermo e non guardai neanche chi era perché sapevo che molto probabilmente era mia madre.
"stre.." a mia sorpresa invece era Alex e non sembrava per niente allegro.
mi misi seduto poggiandomi alla spalliera del letto e lo guardai.
"cos'hai?" chiesi preoccupandomi subito.
chiuse la porta alle sue spalle e si sedette accanto a me.
"ho litigato con Giorgio"
"ah.. perché?"
"aveva iniziato a litigare per una cosa stupida che neanche mi ricordo, ma poi è diventata una cosa seria e gli ho detto delle cose cattive senza neanche pensarci solo perché ero arrabbiato.. i-io non volevo.." la sua voce si spezzò nell'ultima frase e delle lacrime rigarono le sue guance.
era la prima volta che lo vedevo così, spesso nascondeva come stava veramente perché probabilmente non voleva essere un peso, solo che io me ne accorgevo.
"penso che sicuramente sa che quello che hai detto non lo pensi veramente"
"no Stre... mi ha detto che è finita e poi se n'è andato" rimasi sconvolto dalle sue parole.
erano fidanzati da molto tempo e quella situazione era un colpo basso anche per me.
non sapevo cosa dire, avevo paura che qualsiasi cosa dicessi l'avrebbe fatto stare peggio, quindi decisi di abbracciarlo.
restammo abbracciati qualche minuto, lui piangeva sulla mia spalla ed io gli accarezzavo la schiena cercando di farlo calmare.
"... vuoi dormire qua?" non volevo lasciarlo da solo.
lui annuì, così ci sdraiammo uno accanto all'altro.
stavo pensando ad un modo per aiutarlo, ma non mi veniva in mente niente in quel momento se non chiedere aiuto ad Anna il giorno dopo.
volevo a tutti i costi farli rimettere insieme ed ero stranamente convinto che ci sarei riuscito.

scusatemi l'orario ma ho appena finito di scrivere e voglio pubblicarlo subito ^^
scusate, so che vi sto facendo soffrire con questi quasi baci HAHHAHA
buonanotte amici <3

1083 parole
30.12.21
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𝘶𝘯𝘮𝘦𝘪 𝘯𝘰 𝘢𝘬𝘢𝘪 𝘪𝘵𝘰 ♡ sᴛʀᴇᴄɪᴄᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora