8. Infinite emozioni

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"eii :)"

"ciaoo"

"come stai?"

"bene, tu?"

"bene :)
che fai?"

"niente, tu?"

"anche io.. mi annoio :("

"se non fossi in punizione avremmo potuto passare il pomeriggio insieme... scusami"

"ti ho già detto di non scusarti! e poi.. mi è in mente un'idea"

"ovvero?"

"e se venissi da te?"

"oddio, in che senso?"

"vengo a casa tua senza che i tuoi genitori lo sappiano! sempre se tu vuoi"

"certo che voglio... però come fai ad entrare senza farti scoprire?"

"potrei entrare dalla finestra di camera tua"

"ma camera mia è al secondo piano.."

"mi inventerò qualcosa per entrare ;)"

"aspetta... e se mia madre mi chiama o entra in camera mia?"

"in tal caso sarò veloce a nascondermi...
sto arrivando"

quello che stava succedendo mi sembrava surreale.
perché Cico voleva a tutti i costi stare con me?
pensai che probabilmente era perché si stava annoiando, ma in ogni caso, a me andava più che bene quella situazione, anche se rischiavo una punizione peggiore... ma in quel momento non mi importava minimamente, volevo solo stare con lui.

"qual è la finestra di camera tua?"

per poco non mi venne un infarto a pensare al fatto che era sotto casa mia.

"il balcone sul retro a sinistra"

dopo poco sentì un sassolino sbattere contro la porta del balconcino di camera mia e appena mi affacciai vidi un Cico sorridente, quindi uscì fuori.
quella situazione era molto imbarazzante, ma mi piaceva.
"come entro..?" chiese ridendo.
gli feci segno di abbassare la voce e lui si coprì la bocca ridendo ancora di più.
"da piccolo ero molto bravo ad arrampicarmi sugli alberi... posso provare a salire su quest'albero e salire sul balcone"
"no Cico, ti fai male"
"nah, fidati di me"
si arrampicò sull'albero e per poco non cadde, ma alla fine in qualche modo riuscì ad aggrapparsi alla ringhiera del mio balcone e dopo averla scavalcata era proprio davanti a me.
"visto? da piccolo ero una scimmia e riuscivo a salire ovunque" disse soddisfatto.
"fai come se fossi in camera tua" dissi appena entrammo in camera mia.
iniziò a guardarsi intorno e il suo sguardo si posò su una mia foto di quando ero piccolo.
rapidamente mi avvicinai e la presi mettendola dietro la schiena imbarazzato.
"dai, fammela vedere! eri tenerissimo da piccolo"
"no, che vergogna.. ero orribile"
si avvicinò di più a me iniziando a guardarmi dritto negli occhi distraendomi completamente.
come sempre mi persi nei suoi occhi e lui colse l'occasione per prendermi la foto dalle mani.
"dai.." mi coprì la faccia con le mani dall'imbarazzo e lo sentì ridacchiare.
"non devi vergognarti, eri e sei rimasto bellissimo"
posò la foto da dove l'aveva presa per poi continuare a guardarsi intorno.
mi sdraiai sul mio letto e dopo poco lui mi imitò e si sdraiò accanto a me.
si mise sdraiato su un fianco dal mio lato, mi sdraiai su un fianco anche io e i miei occhi incontrarono i suoi, i nostri nasi erano così vicini che riuscivo a sentire il suo respiro.
iniziò ad accarezzarmi la guancia, il suo tocco era così rilassante che senza neanche pensarci chiusi gli occhi.
all'improvviso sentì le sue labbra sulle mie e infinite emozioni e sensazioni mai provate si scatenarono in me.
combaciavano perfettamente.
aspettavo quel momento da troppo tempo e finalmente era arrivato.
mi avvicinai di più con il corpo a lui e lo abbracciai non staccandomi dal bacio, lui ricambiò.
quello era il mio primo bacio, un bacio lungo e tanto atteso da tutti e due.
dopo poco purtroppo si staccò, quindi aprì gli occhi e lo guardai.
probabilmente ero arrossito eccessivamente, ma in quel momento non mi importava.
era arrossito pure lui.
ci guardammo dritto negli occhi, lui sorrise poggiando la fronte sulla mia.
sorrisi anche io, uno dei sorrisi più belli e sinceri della mia vita.
desiderai che le sue labbra fossero di nuovo sulle mie, quindi finalmente presi coraggio e lo baciai io.
il bacio si fece molto più intenso di quello di prima, adesso non era più un semplice bacio a stampo.
"cOSA-" ci staccammo di scatto e Cico dallo spavento cadde dal mio letto.
non avevo neanche sentito la porta aprirsi.
"SCUSATE! ME NE VADO SUBITO! MI SCUSO ANCORA" disse cercando di parlare a bassa voce per poi chiudersi la porta alle spalle e andarsene.
nella mia stanza si fece spazio un silenzio più che imbarazzante.
ci guardammo e dopo qualche secondo contemporaneamente scoppiammo a ridere.

dopo qualche minuto da quella situazione imbarazzante, ci ritrovammo a studiare, o meglio, mi stava aiutando a studiare.
con lui era divertente anche studiare.
spiegava davvero bene e riusciva a rendere più facili gli argomenti difficili... solo che per me era difficile concentrarmi avendolo accanto.
"quindi- Stre, mi stai ascoltando?" per la quinta volta mi ritrovai a fissarlo.
"s-scusa"
"lo so che sono bello, ma se vuoi prendere un bel voto devi ascoltarmi e ripetere dopo di me" disse ridendo.
soffocai la faccia nel cuscino dalla vergogna ridacchiando anche io.
"normalmente come vai a scuola?"
la domanda che più temevo.
"... male"
"perché?"
"non riesco a studiare e se riesco non ho il coraggio di parlare all'interrogazione per colpa dell'ansia e... delle prese in giro..." sussurrai fissando il vuoto.
quella sensazione orribile che per almeno un pomeriggio ero riuscito a levarmi di torno era tornata.
"so che è molto difficile ma.. io credo in te e so che puoi farcela, quando i professori ti chiamano all'interrogazione immagina che con te ci sia la persona più importante per te e dimentica tutti gli altri"
forse non lo sapeva, ma ormai la persona più importante per me era proprio lui.

ehi amichi! lo vedo che siete felici eheheheh ;)

950 parole
15.01.22
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𝘶𝘯𝘮𝘦𝘪 𝘯𝘰 𝘢𝘬𝘢𝘪 𝘪𝘵𝘰 ♡ sᴛʀᴇᴄɪᴄᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora