"quindi non potrai più uscire neanche con me?" mi chiese Alex.
alla fine rimase in camera mia come la sera prima.
avevamo entrambi bisogno di sostegno.
"già..."
"per quanto?"
"non lo so.."
restammo in silenzio sdraiati sul mio letto a guardare il soffitto.
mi venne in mente Giorgio e quello che mi disse stamattina, me n'ero completamente dimenticato.
"senti..."
"dimmi"
"all'uscita ho incontrato Giorgio, aveva uno sguardo spento e triste... mi ha detto di chiederti scusa da parte sua e di non cercarlo più"
"ah... perché non me l'ha detto lui stesso?"
"mi ha detto che non ne ha la forza.."
poggiò la testa sulla mia spalla.
lo guardai e notai che i suoi occhi si fecero lucidi.
rimanemmo in silenzio a fissare il soffitto sperando che il giorno dopo fosse migliore.
passò qualche giorno, Cico era impegnato, quindi a volte non poteva venire a prendermi, a parte quel giorno.
come ogni volta lo aspettavo davanti scuola.
in realtà lo aspettavo almeno per dieci minuti anche quando non poteva venire.
speravo che venisse lo stesso, anche se sapevo che non sarebbe successo.
appena vidi la sua macchina in lontananza arrossì, sentì le farfalle allo stomaco e il mio cuore iniziò a battere più forte del normale.
ormai iniziavo a farci l'abitudine.
appena si fermò davanti a me salì in macchina.
"ehi Stre" mi sorrise.
per un attimo mi scordai come si parlava, ma poi mi ripresi e ricambiai il saluto.
"ciao" sorrisi imbarazzato.
"scusami se non sono venuto a prenderti in questi giorni, ma mia mamma si è sentita male e sono stato da lei finché non è migliorata" disse rattristandosi un po' mentre partiva.
"oh... ora sta meglio?" chiesi preoccupato.
"fortunatamente si, però è all'ospedale e ho paura che possa peggiorare" sorrise leggermente.
"mi dispiace.. spero migliori la situazione" fortunatamente riuscivo a parlare in modo più sciolto di prima.
mi guardò sorridendo al semaforo rosso.
sorrisi anche io e mi persi nei suoi occhi, erano così belli, anche se erano semplicemente marroni.
"sai, sei davvero bello" disse distogliendo lo sguardo e girando la testa verso il finestrino come per non farsi vedere.
rimasi sconvolto dalle sue parole.
quindi pensava che fossi bello?
avevo da sempre avuto un'autostima molto bassa e nessuno mi aveva mai detto che ero bello... ma lui, la mia anima gemella, il ragazzo che amavo lo pensava.
"o-oh... ehm... grazie" guardai anche io fuori dal finestrino imbarazzato, non riuscivo a smettere di sorridere e mi tremavano le mani dell'emozione.
"ti va di venire nel nostro posto questa sera?" mi chiese poi.
"si" risposi subito.
ma poi mi ricordai che ero in punizione.
"cioè no.. non posso.." mi corressi subito dopo rattristendomi.
"ah.. va bene" ci era rimasto male e si notava anche tanto.
mi sentii in colpa anche se effettivamente non era colpa mia.
"scusami" dissi subito.
avevo paura che si arrabbiasse con me oppure che non mi credesse e che pensasse che non ne avevo voglia.
"non scusarti, se non puoi non è colpa tua" sorrise cercando di tranquillizzarmi.
"è che.. sono in punizione" con non so quale coraggio gli dissi il motivo.
volevo fargli capire che non mentivo.
"perché? sempre se posso sapere"
"ehm.. sono rimasto fuori casa per tutto il giorno senza avvisare e beh.. i miei genitori sono molto severi..." dissi imbarazzato.
mi pentii subito di averglielo detto, avevo paura di essere o sembrare ridicolo.
forse mi preoccupavo troppo di quello che potesse pensare di me.
"ah.. capisco"
rimanemmo un po' in silenzio.
all'improvviso parlò facendomi sobbalzare, come al solito.
"se vuoi possiamo scambiarci il numero di telefono e possiamo parlare via messaggio"
voleva passare del tempo con me?
"va bene"
appena si fermò davanti casa mia mi dettò il suo numero di telefono.
stavo tremando e sperai con tutto il cuore che non lo notasse.
"perché tremi? tutto bene?" mi chiese preoccupato.
la domanda che più temevo.
"sto bene, n-non è nulla" risposi imbarazzato.
"sicuro?"
"si"
"ora chiamami, così posso memorizzare anche io il tuo numero... ti scrivo io questo pomeriggio"
appena lo chiamai il mio sguardo cadde sul suo schermo e vidi come mi memorizzò: Strecatto♡
non mi aspettavo minimamente che mi avrebbe memorizzato con un cuore.
sorrisi leggermente, solo che lo notò, quindi girò lo sguardo e mi vide.
distolsi lo sguardo velocemente più imbarazzato di prima.
lo sentii ridacchiare.
all'improvviso sentì la sua mano sulla mia guancia, quindi mi girai leggermente verso di lui e le sue labbra finirono sul lato delle mie.
arrossì di colpo.
"buon pranzo" disse subito dopo.
stavo andando in panico.
mi aveva dato un bacio sulla guancia totalmente inaspettato e se mi fossi girato per pochissimo di più verso di lui le sue labbra sarebbero finite sulle mie!
"a-anche a te" scesi di fretta dalla sua macchina e mi diressi velocemente verso la porta senza girarmi neanche una volta verso di lui.
non faci altro che pensare a Cico, non mangiai neanche.
dovevo ancora realizzare il fatto che mi avesse memorizzato con un cuore, ma soprattutto dovevi realizzare quel bacio.
continuavo a fissare il soffitto sorridendo e appena mi rivenne in mente quella scena soffocai la faccia sul cuscino cercando di non urlare.
era da molto tempo che non ero così felice.
il fatto che mi avrebbe scritto da un momento all'altro peggiorò il tutto.
appena sentì il suono di un messaggio presi subito il telefono e guardai le notifiche sperando fosse lui.
però purtroppo non era lui, ma Alex.
"sto per tornare a casa, tutto bene? hai mangiato?"
speravo fosse Cico, ma mi fece piacere che mi avesse scritto e che si fosse preoccupato per me.
"si, non ho ancora mangiato... appena torni ti devo raccontare una cosa"
"BRUTTO SCEMO! VAI SUBITO A MANGIARE!"
sorrisi per poi alzarmi e scendere in cucina cercando di non farmi sentire da mia madre... però ovviamente mi sentì e venne in cucina.
"si saluta, maleducato! e comunque, mi è appena arrivata dal registro elettronico una nota che dice che sei stato per quasi tutta l'ora in bagno... peggiori ogni giorno di più! ma ti sembra il caso? vedi di darti una svegliata e di non essere così inutile nella vita! ma io dico.. almeno aiutarmi in casa no, eh?"
e se ne andò in salotto.
ero finalmente felice e lei aveva rovinato tutto.
o forse ero io ad aver rovinato tutto.
avevo preso quella nota perché i miei compagni di classe continuavano a mandarmi i soliti bigliettini pieni di insulti e quello dietro di me continuava a tirarmi i capelli, quindi andai in bagno per non continuare a subire senza dire nulla.
presi i miei tramezzini al prosciutto e maionese e piangendo tornai in camera mia.
appena accesi il telefono finalmente vidi la notifica che più aspettavo.
ehi amichi! personalmente mi piace molto questo capitolo ^°^
di sicuro è molto più allegro di quello prima di questo.
1151 parole
12.01.22
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𝘶𝘯𝘮𝘦𝘪 𝘯𝘰 𝘢𝘬𝘢𝘪 𝘪𝘵𝘰 ♡ sᴛʀᴇᴄɪᴄᴏ
Fanfiction♡𝘴𝘪 𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘱𝘱𝘦𝘯𝘢 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪 𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘢𝘯𝘪𝘮𝘢 𝘨𝘦𝘮𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢, 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘦𝘳𝘢𝘪 𝘢 𝘷𝘦𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘦𝘨𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘵𝘶𝘰 𝘮𝘪𝘨𝘯𝘰𝘭𝘰 𝘶𝘯 𝘧𝘪𝘭𝘰 𝘳𝘰𝘴𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘵𝘶 𝘦...
