11. Scappiamo insieme?

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passarono due settimane da quel giorno, Cico stava ancora male, ma nonostante questo venne a prendermi a scuola quasi tutti i giorni.
io stavo facendo di tutto per farlo stare meglio e fortunatamente ci riuscivo.
ogni volta che arrivavamo a casa mia per salutarmi mi dava un bacio.
non ci capivo più niente, eravamo amici, qualcosa di più o fidanzati?
riguardo ad Alex e Giorgio finalmente avevano chiarito e si erano rimessi insieme.. in più Alex mi aveva informato che stava cercando una nuova casa, mi aveva proposto più e più volte di andare a vivere con loro e mi aveva pure quasi convinto, ma continuavo a pensare che li avrei solo disturbati, quindi decisi di pensarci bene prima di dare una vera e propria risposta.
"stre!" ad interrompermi dai miei pensieri fu Giorgio... come faceva a sapere in che classe fossi? non mi feci molte domande e lo guardai sorridendo.
era l'ora della ricreazione ed io come al solito ero nel mio banco da solo.
la mia tattica era di chiudermi in bagno prima della ricreazione e poi tornare in classe dopo essermi assicurato che non ci fosse più nessuno.
si avvicinò al mio banco, solo che il suo sorrise scomparve appena lo vide.
cercai di coprirlo, ma ormai l'aveva visto.
"ti bullizzano?" mi chiese inginocchiandosi accanto al mio banco e appoggiandosi con le braccia ad esso.
".. già" odiavo quell'argomento.
rimasimo in silenzio.
ad un certo punto si alzò ed uscì dalla classe senza dire nulla.
subito pensai di fargli schifo.
insomma, cosa potrebbe pensare una persona di qualcuno che non sa neanche difendersi?
sospirai, non avevo neanche il coraggio di cancellare quegli insulti dal banco... mi chiesi cosa pensassero le bidelle quando li vedevano e perché nessuno facessero nulla, era come se fossi una feccia anche per loro e per i professori.
con la coda dell'occhio vidi qualcuno entrare in classe, quindi alzai lo sguardo e vidi Giorgio, stavolta aveva uno straccio umido in mano.
"l'ho rubato ad una bidella" sorrise leggermente.
lo passò sul mio banco togliendo ogni minima scritta.
"cancellali ogni giorno, non devi aver paura di difenderti e se riprovano a scrivere sul tuo banco bloccali"
rimanemmo a parlare fino alla fine della ricreazione, anche lui si dimostrò un vero amico.
"stai già tradendo il tuo fidanzatino con un altro sfigatello?" mi chiese un mio compagno di classe, come al solito non risposi e iniziai a fissare il mio banco... solo che quelle volta non leggevo gli insulti.
era liberatorio vedere il banco pulito.
sorrisi leggermente non ascoltandoli più.
"ma quindi sai ridere? non eri depresso?"
"perché li hai cancellati? brutto stronzo, ora dobbiamo riscriv-"
"perché non mi interessa dei vostri insulti" risposi sottovoce.
"vuoi le bott-"
"ragazzi, andate subito a sedervi" appena alzò il braccio la professoressa entrò in classe.

per tutto il pomeriggio riflettei su quello che era successo.
stavo per prendermi un pugno nel naso, ma stavo bene con me stesso e non mi interessava se mi avrebbero picchiato perché per la prima volta ero riuscito a difendermi e ad andare contro di loro e questo era grazie a Giorgio.
mi venne in mente che da quando Cico aveva iniziato a prendermi da scuola avevano smesso di perseguitarmi.
chissà perché.
ad interrompere i miei pensieri fu proprio Cico che mi aveva scritto un messaggio.
appena istintivamente sorrisi.

"ehi stre♡"

andai nel panico.
era la prima volta che metteva un cuore in un messaggio destinato a me e in più mi vennero tante paranoie su come avrei dovuto salutarlo, non ero ancora capace a messaggiare con le persone.

"ciaoo♡"

"quando ero piccolo io e
i miei genitori andavamo alla
casa in montagna che i miei
nonni avevano lasciato a mia
mamma.
oggi mia zia mi ha
dato una lettera da parte di mia
madre che ha scritto qualche
giorno prima di morire, lei
lo sapeva perché i dottori
glielo avevano detto,
ma non me l'ha
detto per non farmi
stare male... ma a parte questo,
nella lettera mi ha scritto che
ora quella casa è mia e mi è
venuta in mente un'idea"

"sono sicuro che tua madre
era una persona meravigliosa.
che idea ti è venuta in mente?"

"mi sarebbe piaciuto
fartela conoscere, ti
avrebbe accolto come
un figlio... comunque,
pensavo che
sarebbe carino se
passassimo il weekend
insieme in montagna.
è un bel posto e poi ti devo
chiedere una cosa molto
importante e vorrei farlo
in un posto speciale"

"mi piacerebbe tantissimo,
ma sai come sono
fatti i miei genitori.
non mi viene in mente
nessuna scusa..."

"ah, è vero... me ne ero
dimenticato.
vabbè, abbiamo tutta la
sera per pensare ad
una soluzione, no?"

"hai ragione"

"ho sempre ragione ;)
ora devo andare, se mi viene
in mente qualcosa ti scrivo"

"anche io"

"ciaooo♡"

"♡♡♡"

volevo a tutti i costi stare con Cico, ma non mi veniva in mente nessuna scusa credibile da dire ai miei genitori.
in più volevo veramente sapere che cosa mi doveva chiedere di così importante.
sospirai sprofondando la testa nel mio cuscino, mentre spremevo le meningi più che potevo la porta di camera mia si spalancò.
"STRE!"
girai la testa lentamente verso Alex.
"che c'è?"
chiuse la porta alle sue spalle e si buttò sul mio letto.
"finalmente ho trovato la casa"
"wow, è fantastico" sorrisi sinceramente.
"ho deciso che lunedì, quando avrò preparato tutto e me ne andrò, dirò a mamma e papà della mia relazione con Giorgio"
"che coraggio..."
"non possono farmi niente, sono maggiorenne e risulterà che non vivo più con loro... saranno delusi e indignati, ma poco mi importa!"
"non ti importa? ti hanno sempre trattato benissimo"
"lo sai che non mi è mai andato giù come ti trattano e il fatto che sono omofobi... per me non valgono più niente... e comunque, è sempre valida l'idea di venire a vivere con noi"
pensandoci bene non volevo più vivere con i miei genitori e Alex insisteva veramente tanto, quindi mi aveva convinto.
la paura di essere di troppo e di disturbare era rimasta, però se insisteva voleva dire che non gli interessava davvero, e poi pensandoci bene non sapevo quanto ce l'avrei fatta senza di lui.
"mi hai convinto... però loro non vorranno mai"
"ti hanno sempre trattato di merda e continueranno a farlo, non vedo il motivo di obbligarti a restare con loro se poi non fanno altro che farti pesare qualsiasi cosa ed insultarti.. in ogni caso, secondo me riusciremo a convincerli in qualche modo"

si era fatta notte fonda.
avevo pensato tutto il giorno a come fare, ma non mi era ancora venuto in mente niente.

"niente idee?"

"no, scusami.."

"non scusarti, non hai colpe"

ad un certo punto mi venne in mente un'idea... in realtà ci pensavo da tanto tempo.
era l'idea peggiore che mi potesse venire in mente, però anche solo pensarla mi faceva sentire libero.

"mi è venuta in mente
una cosa..."

"anche a me"

"scappiamo insieme"
"scappiamo insieme?"

𝘶𝘯𝘮𝘦𝘪 𝘯𝘰 𝘢𝘬𝘢𝘪 𝘪𝘵𝘰 ♡ sᴛʀᴇᴄɪᴄᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora