17. Migliore amico

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"Stre... dai, svegliati! non pensavo che fossi così dormiglione..." la voce divertita di Cico mi svegliò.
come faceva ad essere così allegro anche la mattina?
appena mi resi conto che ero sdraiato sopra di lui mi tolsi subito arrossendo violentemente.
"scusa..." sussurrai imbarazzato.
"stavo bene con te sopra" ridacchiò e mi fece l'occhiolino per prendermi in giro, io mi coprì la faccia dalla vergogna.
"non hai sentito la sveglia?" disse poco dopo.
"ehm.. no... di solito mi svegliava mia madre, era traumatico..." dissi ripensando a quando era mia madre a svegliarmi.
"dormiglione" si mise a ridere per poi alzarsi.
"dai, preparati, vi accompagno a scuola" mi disse subito dopo.
dopo aver sbadigliato mi alzai dal letto lentamente.
dopo essermi preparato andai in salotto e trovai Cico e Giorgio seduti sul divano a parlare.
Cico indossava dei vestiti di Alex, che probabilmente aveva rubato dal suo armadio dato che Alex stava ancora dormendo come al solito.
la sua pasticceria apriva alle 7, ma il suo turno iniziava alle 9, quindi poteva dormire un po' di più.
"sei proprio lento a preparati" mi disse Cico ridendo.
"la smetti di farmi notare i miei difetti!?" cercai di sembrare arrabbiato, anche se mi veniva molto difficile.
"scusami, stavo scherzando... non volevo offenderti" mi disse smettendo di ridere.
quindi sembravo davvero arrabbiato?
"che sottone che sei, si vede palesemente che non è veramente arrabbiato" si intromise Giorgio.
"vai a scuola a piedi, io non ti accompagno!" gli fece la linguaccia.
mi misi a ridere e Cico mi guardò sorridendo.
"andiamo? faremo tardi se rimanete a guardarvi sorridendo"
Cico si alzò dal divano guardandolo male e andò verso la porta, noi due lo seguimmo.
"la prossima volta vai a piedi" gli disse Cico ridendo.
"che cattivo..."
non sapevo se sedermi vicino a Cico o dietro vicino a Giorgio.
all'improvviso Giorgio mi prese il braccio e mi fece sedere vicino a lui.
"tanto stai sempre vicino a Cico" mi disse.
probabilmente l'aveva fatto per fare un dispetto a Cico, ma lo ringraziai mentalmente, se non fosse stato per lui sarei rimasto a pensare come uno scemo fuori dalla macchina.
"scusami, purtroppo oggi non potrò venire a prenderti" disse Cico mentre guidava.
"non fa niente..." in realtà ci ero rimasto parecchio male, ma non era colpa sua.
"lasci il tuo fidanzato da solo? bah..."
"guarda che neanche Alex può venirti a prendere, scemo"
"ah... è vero..."
con loro due era impossibile non ridere, avevano un'amicizia bellissima.
"però a differenza tua lui non può perché lavora fino alle due! tu secondo me fai cose losche..."
mi chiesi anche io cosa facesse, lui lavorava solo di pomeriggio.
"che antipatico che sei... la verità è che vado a drogarmi con i miei amici criminali"
mi venne un colpo al cuore, stava dicendo sul serio?
"cavolo Cico, hai fatto venire un infarto a Stre!" disse Giorgio ridendo.
"dai, sto scherzando!"
"ah" sussurrai imbarazzato.
che figuraccia.
"perché non puoi allora?" chiese Giorgio.
"certo che sei insistente... devo andare ad aiutare e fare compagnia a mia nonna, ormai non riesce a fare molte cose.. di solito è mio padre ad aiutarla ma a causa del suo lavoro non può sempre esserci" rispose sorridendo.
il fatto che finalmente sapevo perché a volte non poteva venirmi a prendere mi fece tranquillizzare.
"va bene, sei giustificato... forse"
purtroppo eravamo arrivati a scuola.
Giorgio uscì dalla macchina e Cico approfitto del momento per girarsi.
mi fece segno di avvicinarmi, così lo feci e inaspettatamente lui mi baciò davanti agli studenti che arrivavano.
probabilmente ero diventato un pomodoro.
"domani andiamo al nostro posto?" mi sussurrò appena ci staccammo.
"va bene" sorrisi, presi coraggio e lo baciai di nuovo.
"ciao amore" mi salutò.
per poco non esplosi dopo aver sentito il modo in cui mi aveva chiamato.
"c-ciao" uscì dalla macchina sorridendo e raggiunsi Giorgio che mi stava aspettando.
"stavo per venirti a prendere con la forza" mi disse guardandomi male.
"scusa..." ridacchiai imbarazzato.
entrammo nel cancello e subito vidi i miei compagni di classe.
cercai di fare finta di niente, ma purtroppo mi videro.
"ow, ecco Stresfigato! ma non ti vergogni a venire a scuola vestito così male?" abbassai lo sguardo cercando di ignorarli, anche era molto difficile.
"ma vi siete visti? siete fastidiosi..." mi girai di scatto verso Giorgio.
mi stava difendendo.
in quell'esatto istante mi sentì totalmente inutile e stupido.
il fatto che non sapevo difendermi mi tormentava ogni giorno di più.
"non ascoltarli" mi sussurrò.
accennai un piccolo sorriso per poi tornare a guardare per terra.

all'uscita da scuola, mentre tornavamo a casa Giorgio continuava a parlarmi.
parlava veramente tanto a differenza mia.
fortunatamente la nostra nuova casa era dall'altra parte rispetto all'altra, quindi i miei compagni di classe non avevano nessun motivo per cui seguirmi.
"ODDIO!" all'improvviso si fermò nel bel mezzo del marciapiede facendomi venire un infarto.
"cosa?!"
"oggi è uscito il nuovo volume del mio manga preferito!"
"ah... mi avevi spaventato..." sospirai.
"scusami... senti, non è che potresti andare a comprarmelo tu?"
"... perché?"
"dai, ti prego..."
"non puoi andarci tu..? io non so dov'è la fumetteria"
"no! non posso..." era molto sospetto.
perché voleva che ci andassi io?
ma non potevo dirgli di no.
"va bene..."
"grazie! sei un vero migliore amico!" mi disse.
mi considerava già il suo migliore amico? stavo per piangere, non avevo mai avuto un migliore amico.
"perché piangi?!" mi chiese prendendomi per le spalle.
"n-niente... non preoccuparti" ridacchiai.

dopo aver sbagliato la strada due volte, grazie a Google Maps ero riuscito ad arrivare alla fumetteria sano e salvo.
ad un certo punto avevo iniziato a pensare che era tutto un piano di Giorgio e Alex per rapirmi.
dopo aver fatto un respiro profondo entrai e senza guardare in faccia a nessuno per colpa della mia timidezza mi diressi verso i manga.
ogni tanto mi capitava di guardare anime, ma non ne sapevo niente di manga.
"ti serve una mano?"
mi girai di scatto verso la voce che mi parlava a causa dello spavento.
"ti ho spaventato? scusami" ridacchiò il ragazzo.
"n-no... ehm... sto cercando... il nuovo volume di My Hero Academia"
lo prese dallo scaffale davanti a me.
come avevo fatto a non vederlo?!
arrossì per l'imbarazzo e per la brutta figura che avevo appena fatto.
lo seguì fino alla cassa a testa bassa.
"Piadi- stre?!" per poco non mi esplose il cuore appena sentì la sua voce ed iniziai a tremare come una foglia.
"Cico" dissi sorridendo spontaneamente.
"cosa ci fai qua?" si avvicinò a me allegramente e mi abbracciò.
"ehm... Giorgio mi ha chiesto di comprargli un manga"
"l'ha fatto palesemente a posta per farci incontrare... questa è la fumetteria dove lavoro!"
mi venne in mente il momento in cui mi aveva detto che lavorava in una fumetteria.
appena si staccò dall'abbraccio mi diede un bacio veloce che mi fece arrossire come se fosse il nostro primo bacio.
"ahh, è lui il famoso Strecatto di cui mi parli sempre, eh?" ridacchiò il ragazzo che mi aveva aiutato a trovare il manga.
Cico lo guardò male arrossendo leggermente.
quindi parlava di me ai suoi amici?
"Stre, lui è Piadina, il mio collega nonché migliore amico sin dalle elementari... avevo intenzione di fartelo conoscere in questi giorni, ma alla fine l'hai conosciuto da solo oggi"
"piacere di conoscerti" disse lui sorridendo.
"piacere" sussurrai timidamente.
"che carino!" Cico mi strinse come se fossi un peluche.
non avevo capito bene il motivo di questo abbraccio ma ricambiai.

non ho aggiornato per un mese, ma hey sono tornata :P
05 08 22
1210 parole

𝘶𝘯𝘮𝘦𝘪 𝘯𝘰 𝘢𝘬𝘢𝘪 𝘪𝘵𝘰 ♡ sᴛʀᴇᴄɪᴄᴏDove le storie prendono vita. Scoprilo ora