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Subito dopo la colazione Kaley si diresse verso pozioni insieme a Rubelia, Rabastan e Julius, loro erano riusciti a superare i G.U.F.O  e quindi avevano continuato a frequentare quel corso.

"Sai, non ho potuto non notare che tuo fratello ti ha osservata per tutta la colazione." Disse Rabastan visto che Rubelia e Julius stavano discutendo sul porridge.

"Voglio sapere chi non se ne accorto." Borbottò Kaley imbronciata.

"Sai, non so quello che è successo tra voi due, ma dovreste chiarire, non vi parlate da due anni." Continuò il ragazzo fissandola intensamente.

"Rab, ha detto cose che non posso perdonare, non ora almeno." Rispose la ragazza.

"E allora quando lo perdonerai? Là fuori c'è una guerra, potreste morire da un secondo all'altro!" Esclamò il Lestrange.

"Rabastan, non capisco perchè stai parlando di questo." Disse la giovane Lupin con voce fredda e distaccata.

"Senti, non mi importa di tuo fratello, per me potrebbe pure non esistere, ma è innegabile che tu hai bisogno di lui e lui  di te, quindi non capisco perchè ti ostini a mantenere le distanze." Continuò lui con un tono di voce più calmo.

"Te l'ho già detto, abbiamo avuto una brutta litigata che non scorderò mai..." Mormorò lei sentendo gli occhi diventare lucidi.

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Quinto anno, dormitorio dei grifondoro.

Kaley stava seduta a gambe incrociate sul letto del fratello mentre passava una pezza bagnata su un graffio nel petto di Remus per ripulirlo.

"Vuoi parlarne?" Chiese cercando di essere comprensiva, non voleva farlo sentire solo, non quel mattino.

"Il solito..." Mormorò lui, ma qualcosa non andava, Remus evitava lo sguardo di Kaley, come se volesse nasconderle qualcosa.

"Rem." Continuò la giovane prendendolo per il mento delicatamente e voltandolo.

"Che vuoi sapere?! Eh?!" Esclamò Remus innervosendosi all'istante.

"La verità." Rispose Kaley con la sua solita calma spiazzante.

"Bene, vuoi la verità? Eccola, ogni anno sento che peggiora, sento il bisogno di sangue!" Esclamò il fratello facendola alzare dal letto, la ragazza sentiva gli occhi inumidirsi, così li asciugò velocemente e poi si avvicinò ancora.

"Rem, so che non posso esserci là fuori, so che non posso aiutarti, ma devi dirmi tutto, fammi partecipe..." Mormorò lei.

"Ti ho già detto tutto." Rispose lui.

"No invece."

"I miei amici, si trasformano in Animagus ed escono con me tutte le notti." Borbottò Remus.

Kaley rimase senza parole...

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"Ehi!" Esclamò Rabastan schioccandole le dita davanti alla faccia.

"Dimmi." Rispose la Kaley del presente.

"Niente ti eri bloccata." Rispose il corvino.

"Mi ero persa tra i ricordi, non preoccuparti." Disse Kaley.

"Sai che mi preoccuperò sempre." Concluse Rabastan.

"Lo so, ed è per questo che ti voglio bene."

"Aww, che carina, quasi mi commuovo." Rabastan si asciugò delle lacrime finte.

"Ma smettila." Disse Kaley ridacchiando e dandogli una leggera spintarella.

"Ragazzi sbrigatevi, la lezione sta iniziando!" Esclamò la voce di Lumacorno.

"Sì, signore." Rispose Rabastan mentre Kaley annuiva solamente.

"Ora che siamo tutti vi annuncio che dovrete creare l'Amortentia." Disse il professore.

"Ma signore, ci vuole molto..." "Tempo, sì signorina Evans." Concluse l'uomo.

"Quindi come faremo?" Chiese Marlene.

"Lavorerete a coppie." Bastò una sola risposta per far scatenare il terrore, i lavori a coppia di Lumacorno erano rinomati per unire due ragazzi completamente diversi pronti ad aggredirsi.

"Ovviamente le coppie le farò io." Concluse, la lezione era appena iniziata  e Kaley voleva scappare via.

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