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Era giunta la sera di quell'infernale giorno, Kaley aspettava le dieci di sera per dirigersi verso la Stanza delle necessità.

Non voleva ammettere quanto le costasse nascondere tutto questo alla sua famiglia e ai suoi amici, eppure da un altro certo punto di vista tutto quello l'eccitava come non mai.

Verso le nove e mezza riuscì a dileguarsi velocemente e si diresse verso il settimo piano, trovandosi davanti alla parete dove poi ci sarebbe stata la porta estrasse il foglietto che teneva in tasca.

-Devi pensare ad un luogo sicuro.- Diceva l'elegante grafia di Silente.

Bastò un secondo e la porta si materializzò, la giovane Lupin così l'aprì e si ritrovò davanti ad alcune persone.

"Benvenuta signorina Lupin, le voglio presentare i membri dell'Ordine della Fenice." Le disse il preside.

"I signori Potter, La famiglia McKinnon, Ted e Andromeda Tonks, Alastor Moody, Minerva McGrannit, Fabian e Gideon Prewett." Continuò indicando le varie persone.

"Albus è una bambina." Intervenne l'uomo chiamato Moody.

"Pure noi l'eravamo quando il preside ci ha reclutato, se Albus si fida di lei pure noi lo facciamo." Intervenne Fabian, dai capelli color carota, le lentiggini su tutto il viso e gli occhi azzurri, esattamente come  Gideon.

"E' molto amica di futuri mangiamorte, cosa non ci dice che non ci tradirà?" Chiese quindi Ted Tonks ricevendo una gomitata dalla moglie.

"Non sono io a dover rispondere alle vostre domande, sarà Kaley." Rispose quindi Albus.

"Che volete sapere?" Chiese la ragazza fissandoli.

"Come possiamo sapere che non ci tradirai? Ho una figlia, sono un nato babbano e mia moglie è una traditrice del suo sangue, come so che non dirai tutto ai tuoi amichetti?" Chiese Ted.

"Posso essere Serpeverde, ma non sono una Mangiamorte, non riuscirei ad uccidere mai nessuno, posso essere amica delle persone che si schiereranno dalla parte di Voldemort, ma non condivido i loro pregiudizi, forse proprio per questo non ho detto loro di essere una legilimens." Rispose Kaley fissando l'uomo con uno sguardo provocatorio.

Tutti erano rimasti a bocca aperta e la fissavano come in trance.

"Impossibile, tutti i legilimens sono ormai morti!" Esclamò un uomo che prima non aveva visto, il signore avanzò lentamente uscendo dall'ombra, non appena si mostrò Kaley rimase sgomenta, era preciso identico a Silente.

"Aberforth Silente." Disse quindi l'uomo.

"La ragazza non mente Aberforth." Intervenne il preside salvandola dall'imbarazzo.

"Riesce perfettamente a sentire i pensieri delle altre persone, con un po' di allenamento potrà viaggiare nei ricordi." Continuò.

"Come puoi esserne così sicuro Albus?" Intervenne la McGrannit.

"Perchè le persone come lei le so riconoscere." Rispose semplicemente.

"Perfetto, facciamole fare il voto infrangibile." Disse sempre Moody, quasi scontento delle risposte ottenute.

Kaley dal canto suo venne attraversata da un brivido, ma annuii avicinandosi al preside.

"Flemont, ti dispiace?" Chiese il più anziano facendo annuire il padre di James.

"Kaley devi stringermi il braccio." Continuò afferrando quello della ragazza che venne percorsa da altri brividi.

"Kaley Lupin, giuri di essere fedele all'Ordine della Fenice?" Chiese il Potter.

"Sì."

"Giuri di combattere sempre a fianco dei più valorosi duellanti per sconfiggere Voldemort?" Continuò.

"Sì."

"Giuri di non rivelare a nessuno l'esistenza dell'Ordine?"

"Sì."

Così era finita, Kaley Lupin aveva finalmente deciso da che parte della guerra schierarsi.

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