La mattina seguente ho puntato la sveglia molto più presto. Come ho deciso devo partire con largo anticipo per andare al college, in più oggi non c'è James con la colazione già pronta.
Oggi arrivo al campus in orario ed entrando in mensa noto Cameron seduto ad uno dei primi tavoli con una ragazza, la stessa ragazza bionda con cui era ieri.
Per lui sembra tutto normale, felice, e proprio non capisco, ma non ci provo nemmeno più a comprenderlo ormai.
Dovrò subirmi quei due tutti i giorni ora?
Mentre mi dirigo verso l'aula per la prossima lezione con largo anticipo, incontro Cloe tra i corridoi.
« Ehy! » mi saluta.
« Ciao » ricambio titubante.
« Come stai? Sai ho saputo di Jessy, di Cameron... beh di tutto » mi domanda cercando di essere cauta.
« Non sono al mio massimo »
« Ci credo » sospira. « Ora devo andare o farò tardi a lezione »
« Aspetta! » esclamo istintivamente bloccandola per il braccio.
Mi sorride indecisa, confusa. I suoi occhi sembrano dispiaciuti, quasi come se vedesse quanto sto male dentro di me, tutto quello che sto provando.
« Ti prego non mi abbandonare anche tu » butto fuori tutto, piegando gli angoli delle mie labbra, facendo un sorriso nonostante non ci sia nulla per cui sorridere.
La mia amica si avvicina a me e mi abbraccia stringendomi forte, facendomi sentire protetta.
Affondo il mio viso tra i suoi capelli biondi e profumati, sospirando profondamente a causa di quanto mi è mancata.
« Non ti lascerò mai sola, lo sai » sussurra: « Non ci penso minimamente, non dovrebbe nemmeno venirti in mente »
« Allora perché non ti sei fatta viva? » chiedo scansandomi dall'abbraccio.
« Perché ti conosco » risponde: « So che spesso hai bisogno dei tuoi spazi quando qualcosa non va e non volevo essere invadente »
« Ah » dico semplicemente. Io pensavo mi avesse già messo una croce sopra.
« Parleremo quando te lo sentirai » mi rassicura afferrandomi la mano.
« Che ne dici di oggi? » sorrido.
« Certo, vieni nella mia stanza quando finisci le lezioni, io oggi finisco presto »
Annuisco e la saluto proseguendo per la mia strada dritta all'aula.
Sorrido involontariamente, Cloe ha questo effetto su di me, con delle semplici parole è sempre stata in grado di rallegrarmi.
Passo la giornata attendendo che finisca l'ultima ora, non vedendo l'ora di poter parlare un po' con lei.
Sono una persona chiusa, voglio sempre tenermi tutto il male dentro, non farlo mai vedere a nessuno, ma di questa cosa ne voglio parlare. Voglio far sapere la verità, non voglio che tutti pensino che sono la stronza senza sentimenti a causa di ciò che ho fatto.
Prima di bussare alla porta di Cloe prendo un bel respiro vedendo la porta di camera mia accanto. Un flash di ricordi mi passa in testa velocemente.
Mi ricordo di quando Cameron si era presentato ubriaco nel bel mezzo della notte ed aveva iniziato a dire cose senza senso. Ancora non so cos'avesse da dirmi e probabilmente non lo saprò mai, nemmeno lui se lo ricorderà.
Ricordo la prima volta che Jessica è entrata da lì, timida e con lo sguardo basso, un lieve sorriso sulle labbra.
Mi ricordo di quando entrando da quella porta dopo aver incontrato Thomas, Cameron era presente ad aspettarmi, preoccupato per come stessi.
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Bleeding love - Due cuori divisi
ChickLitSECONDO CAPITOLO DI BLEEDING LOVE - È difficile trovare una spiegazione del perché qualcosa si è rotto, si arriva ad un punto tale che la tua testa dice basta e ti imponi di fregartene, andare avanti, per il tuo bene. Vero Sam? Non vuoi sapere più n...