« Sono a casa! » urlo entrando dalla porta di quella che in realtà non è casa mia.
« Di già? » chiede confuso James dal divano.
« Sì, le cose non sono andate molto bene » confesso spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
« Ti va di guardare un film? » mi propone invitandomi a sedere accanto a lui.
« Certo, quale? » gli sorrido mentre tolgo la giacca ed appoggio lo zaino all'ingresso, lo sposterò dopo.
« Decidi tu » dice sinceramente.
« Che ne dici di Divergent? Non lo vedo da tantissimo tempo » porto le ginocchia al petto, guardando la tv.
« Sai che non mi piace la fantascienza, ma per te faccio un'eccezione » sbuffa pur sempre mantenendo il sorriso.
Gli tiro una pacca sulla spalla scherzosamente prima di coprirmi con una coperta mentre lui cerca il film su Prime Video.
Divergent è stato uno dei primi film di fantascienza che ho visto ed ha contribuito particolarmente a farmi appassionare a questo genere, anche se ammetto di non aver ancora letto i libri. Devo rimediare assolutamente.
« Lei è la mia preferita » confesso subito ad inizio film non appena vedo Tris.
« Proprio la protagonista, come sei banale! » mi prende in giro.
« Non è la solita protagonista noiosa. È interessante, sa cosa fa, è forte ed intelligente, non le sfugge niente » spiego.
« Non volevo ferirti » ironizza strappandomi una risata.
Dopo circa trenta minuti di film, sento il respiro pesante di James e la stretta della sua mano sul mio fianco è più delicata, capisco che dev'essersi addormentato.
Nonostante tutto decido che è meglio non svegliarlo, ma vado comunque avanti a vedere il film. Riesce a distrarmi ed è questo ciò di cui ho bisogno.
Non ce la faccio più a pensare. Se prima amavo i momenti nei quali la mia mente si smarriva nelle riflessioni, ora la cosa che desidero di più è tenermi occupata, sono stanca di pensare. Mi bastano quei pochi minuti passati a riflettere sulla situazione in cui siamo finiti io e Cameron per farmi venire il mal di testa, la nausea.
Se penso a Cameron non mi vengono più in mente i momenti felici, mi ricordo solo il male che mi ha provocato. Gli ho dato retta troppe volte, ho voluto fidarmi di lui, dei sentimenti che riteneva di provare per me, ma con ciò ho solo perso le altre persone che mi stavano attorno –e stasera si è visto.
Il fatto di aver perso anche lui mi distrugge, ma sono arrivata ad un punto che non voglio più piangermi addosso, perché so bene che dopo tutto quello che ha combinato, dopo come ha stravolto la mia vita, non lo merita.
Mi detesto anche un po' da sola, è iniziato tutto da me, ma non da quel bacio. Più e più volte ho dato la colpa a quella serata, ma la verità è che erano successe già parecchie cose prima.
Mi sono aperta a lui quando c'era Thomas, ho permesso di farlo entrare negli spettri del mio passato, nel mio cuore ancora da riparare. Non avrei dovuto farlo.
Se per parecchio tempo ero decisa a non raccontare nulla a nessuno della vecchia me, lui non avrebbe dovuto fare eccezione. Avrei dovuto lasciarlo confuso di avermi visto a quella corsa, con mille domande e senza risposte.
Avevo bisogno di sentirmi consolata da qualcuno, non mi importava chi, ma mi era capitato Cameron davanti e mi è bastato ben poco per cedere.
È stato un errore che non mi perdonerò mai, la millesima volta che ho permesso al mio passato di riemergere. È ora di cambiare.
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Bleeding love - Due cuori divisi
ChickLitSECONDO CAPITOLO DI BLEEDING LOVE - È difficile trovare una spiegazione del perché qualcosa si è rotto, si arriva ad un punto tale che la tua testa dice basta e ti imponi di fregartene, andare avanti, per il tuo bene. Vero Sam? Non vuoi sapere più n...