Capitolo 8

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Mi sforzo a capire, mi sforzo davvero tanto ma non ci riesco. Non riesco a trovare una spiegazione, qualcosa che io possa aver sbagliato, qualcosa che l'abbia spinto a volersi allontanare da me.

L'unica cosa alla quale riesco a pensare è al fatto di esserci cascata, ancora. Mi sono voluta illudere fino alla fine, ho voluto credere al fatto che lui provasse ancora qualcosa per me.

La verità mi è stata spiattellata in faccia in modo brutale, quasi distruttivo.

Lui ci teneva a me fino a poco tempo fa, e non voglio negarlo, non ha finto, ma non ci ha nemmeno tenuto abbastanza. Non è riuscito a coltivare quel sentimento che invece continuava a crescere dentro di me, lui l'ha ignorato finché non si è spento.

Mi chiedo semplicemente perché stamattina non mi abbia fermata. Si può sbagliare una volta, ma due no. Non in questo modo.

Avrei preferito che mi allontanasse in malo modo piuttosto che arrivare al punto fin dove siamo arrivati.

Dentro di me qualcosa si spezza, quel qualcosa che stamattina stava iniziando ad aggiustarsi grazie alle sue carezze, ai suoi baci, ai suoi sguardi. Grazie alle sue espressioni che si contorcevano mentre si lasciava andare dentro di me, al mio sentirmi alleggerita dal peso che mi portavo dentro da settimane.

Stamattina era diverso, una diversità perfetta, ma che non era fatta per durare dopo quel momento di pace, di piacere, di felicità.

Quando si aprono le porte dell'ascensore torno al mondo reale, con qualche crepa in più presente nel mio cuore. Mi avvio verso la porta dell'appartamento e suono il campanello in attesa di James.

Forzo un sorriso quando mi guarda dritto in viso, cercando di mascherare cosa provo.

« Tutto bene? » domanda corrucciando la fronte.

Annuisco col capo, evidentemente poco convinta, e mi avvio in camera dopo aver lasciato le scarpe e la giaccia all'ingresso.

Mi cambio immediatamente ed indosso una delle mie tute preferite per stare al caldo sotto le coperte del letto. Ho bisogno di staccarmi dal mondo reale per un attimo perché altrimenti la mia testa finirà con l'impazzire.

Prendo le mie airpods e le collego al mio telefono, apro Spotify e clicco sul pulsante per avviare la riproduzione casuale di una delle mie playlist. Sospiro pesantemente lasciando che le melodie prendano il posto dei miei pensieri.

Tre canzoni e la mia mente non pensa più a lui.

Quattro canzoni ed il mio cuore si sente meno schiacciato, torna a respirare.

Cinque canzoni e le mie palpebre iniziano a cedere lentamente mentre io sprofondo nel cuscino.

Sei canzoni e mi ritrovo a dormire con la testa più leggera, con la voce dolce del cantante che sto ascoltando al posto delle immagini di Cameron.

La musica che si stoppa e la suoneria del mio telefono che inizia a rimbombare nelle cuffie mi sveglia in malo modo. Sullo schermo è presente il nome di Cloe ed una nostra foto buffa fatta a maggio durante la festa del suo compleanno.

Se non fosse per l'insistente suoneria mi fermerei a guardare quella foto che ritrae una Sam sorridente e senza pensieri scomodi, una Sam felice accanto alla sua migliore amica.

« Ciao » rispondo alla videochiamata con la voce che fa fatica ad uscirmi siccome mi sono appena svegliata.

Vedo sullo schermo non solo Cloe, ma anche Chase. Questo basta per strapparmi un sorriso, seppur debole e triste.

« Dormivi? » domanda dolcemente la mia amica, evidentemente non era sua intenzione disturbarmi.

« Tranquilla, era ora che mi svegliassi » dico rigirandomi tra le coperte dopo essermi strofinata gli occhi.

Bleeding love - Due cuori divisiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora