CAPITOLO 7

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CAPITOLO 7

Dopo essere riuscito a tirar fuori Miru dal laboratorio di chimica, Kai la porta al primo, secondo, terzo, quarto e poi quinto piano di ogni edificio della scuola, per finire il dettagliato tour. Entrambi hanno perso il controllo del tempo: non si sono neanche resi conto del fatto che l'orario scolastico è finito già da un bel pezzo. Dicono che il tempo vola e quella di oggi potrebbe esserne la dimostrazione.

Per ultimo, resta un altro posto importante da visitare. L'unico luogo sommerso da pace e tranquillità, più della biblioteca stessa, dove si puó godere l'aria fresca e il silenzio di cui necessitano maggiormente i popolari. Si tratta dell'ultimo piano dell'ascensore, edificio centrale, meglio definito come terrazzo della scuola. Il posto in cui, segretamente, Kai passa la maggiorparte del suo tempo. Non sa perchè lo sta mostrando a Miru; magari sente che potrebbe servire anche a lei una pausa dalla confusione totale della scuola, in futuro.

"Come ti trovi nella tua nuova classe?" chiede, guardandola mentre ammira incantata il panorama da lassú. Nonostante l'altezza elevata, le vertiggini non si fanno sentire. È troppo bella la visuale, un miscuglio di paesaggi naturali e urbani.

'Buttati che è morbido' sarebbe il motto ideale per questo momento, ma ripensandoci è meglio di no.

"Io? Mi trovo bene, grazie." risponde lei, pochi secondi dopo, distogliendo lo sguardo dagli inponenti grattacieli solo per prestargli attenzione. È grazie a Niel & Hyemi che ha la fortuna di poter rispondere cosí ad una domanda del genere.

"Sei nella stessa classe di mia sorella.." farfuglia lui, pensando ad alta voce.

Miru scende dallo scalino e lentamente si siede nella panchina piú vicina, pensierosa.

Chissà se anche suo fratello Luhan chiedeva ai suoi vecchi compagni di classe di lei. Già s'immagina come avrebbero risposto, col sorriso finto a dire cavolate del tipo:"Sí, Miru è della mia stessa classe ed è una mia amica."

Sciocchezze. Volevano solo apparire carini davanti a lui e purtroppo ci riuscivano. Sempre.

"Devi volerle davvero tanto bene.." le viene da dire freddamente, come se ad ascoltarla ci fosse Luhan e non Kai.

"Beh sí.. È normale, no?" risponde il popolare, senza notare il suo cambiamento d'umore.

Miru serra un attimo le labbra. È esattamente ció che avrebbe risposto suo fratello. Il dolore al petto che sente ogni volta che i brutti ricordi le sommergono la testa, torna. Le sembra di rivivere il giorno in cui è stata picchiata nello spogliatoio, un flashback per nulla desiderato s'impossessa di lei.

"E secondo te, lei adesso è felice?" continua a chiedergli, stringendo i pugni. Solo ora si accorge di non essere cosí tanto diversa da Kim Yoon. Lei sarà pure aggressiva, l'opposto di Miru; ma hanno una cosa in particolare che le accomuna. Come ha fatto a non pensarci prima? Quel giorno, mentre la riempivano di calci e pugni, lei chiedeva aiuto, ma dei soccorsi nessuna traccia. Era da stolti continuare ad urlare e cercare pietà, peró non poteva far altro. Era sola. Chiunque l'avrebbe vista in quelle condizioni, si sarebbe messo a ridere. Altro che aiuto.

Suo fratello? Luhan se ne stava beatamente a fare il suo potenziamento di biologia.

"Penso di sí. In fondo.." le parole di Kai vengono interrotte dall'improvviso scattare in piedi di Miru.

"No, tu non pensi niente. Non sai niente, non capisci niente!" gli urla contro, guardandolo negli occhi.

L'amicizia che stava per nascere tra loro due non puó continuare. Sono troppo diversi ed anche se due cariche opposte si attraggono, Miru si sente una carica priva di energia in confronto a lui. Nessun legame sarebbe abbastanza perchè ogni mossa di Kai le ricorderà sempre Luhan; partendo dalle sue maniere educate fino ad arrivare al suo sguardo perplesso che non capisce perchè la situazione si è ribaltata in questo modo.

Cosí non va.

Rimasta ormai senza nient'altro da dire, Miru gira il tacco e se ne va.

"Miru, perchè dici cosí?" chiede il popolare, raggiungendola per impedirle di andarsene definitivamente.
Lei riprende coscenza e torna in sè, dopo aver sentito il suo nome provenire da quelle labbra. Non osa voltarsi, ha paura di rinfacciarlo per via della scenata che ha appena fatto.

"Io non capisco.. Per caso, conosci mia sorella?" chiede il ragazzo confuso, poggiando delicatamente la mano sul suo braccio in modo che si giri.

Quel contatto fisico fa sentire una violenta scossa immaginaria ad entrambi, che costringe lui a ritrarre la mano e lei a fare un passo in avanti per stargli piú lontano.

"Io.." lei cerca disperatamente il continuo della frase, qualcosa che potesse giustificare le sue azioni e non farla sembrare una perfetta psicopatica. É l'apertura delle porte dell'ascensore a salvarla.

Una ragazza con l'attenzione rivolta al proprio libro esce senza guardarsi attorno.
La riconoscono subito, é Yoon. Subito dopo che nota per terra la presenza di altre scarpe che non sono le sue, alza lo sguardo e incrocia quello di suo fratello.

"Non dovevo venire qui" dice a bassavoce, girandosi intenta a riprendere l'ascensore che si sta chiudendo alle sue spalle.

Senza neppure esitare, Miru fa un balzo e la raggiunge. Preme in fretta il pulsante per chiudere le porte, mentre Yoon la maledice con lo sguardo.

"Cosa vuoi?!" chiede, stringendo tra le braccia il libro che voleva leggere in santa pace nel terrazzo della scuola.

Miru non le risponde, piuttosto si mette a contemplarla da vicino. Vista da questa prospettiva, è un'altra persona. Ha il viso troppo dolce per essere considerata la bulla della scuola o un'essere spregevole. Chi puó aver sparso quelle voci?

"Innamorata di un angelo. Non mi sarei mai immaginata che un libro cosí fosse il tuo genere." dice, sorridendo.

Yoon sembra impressionata da quella frase e quel sorriso cosí onesto, peró non ha intenzione di rovinare la sua immagine per una semplice nuova arrivata che legge il titolo dalla copertina del suo libro.

"Sta' zitta, tu non sai niente di me" dice in un modo per niente educato, che stranamente non da più fastidio a Miru.

"Serva me. Servabo te." le dice, ritrovando nella sua memoria la citazione di quel libro. Praticamente è una frase in latino che significa salvami, ti salveró.

Esatto, qualche anno fa l'ha letto anche lei. L'aveva ricevuto come regalo da suo nonno, l'ultimo dono che le fece prima di andarsene via e lasciarla.

Yoon sgrana gli occhi, non si aspettava che lei lo conoscesse davvero.

"Finirà bene?" chiede, in ansia di sapere quale sarà la fine dei due protagonisti della storia.

"Dipende dai punti di vista" risponde Miru, facendo spallucce. Naturalmente per lei non è stato affatto un gran finale. Il libro era bellissimo, ma la fine è servita molto per aumentare il suo stato di depressione.

".. allora, amiche?" propone cosí di punto in bianco.

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