Doctor Who?

267 18 5
                                    

Doctor Who?

Il Dottore se ne stava seduto nella cucina a mangiare bastoncini di pesce e crema, faccia a faccia con la bambina scozzese, Amelia Pond. "Un nome da favola," aveva detto lui, "non sei d'accordo Rose?" e lei non aveva saputo cosa rispondere, si era limitata a seguirlo in cucina, a guardarlo mentre sembrava dare di matto.
La cosa più strana era come, nella sua testa, continuasse a sperare che prima o poi il Dottore, il suo Dottore, quello che amava, sarebbe ricomparso. Non sapeva come comportarsi perchè la volta precedente lui era rimasto incosciente per ore, tanto che lei aveva temuto morisse, e quando infine si era svegliato la felicità era stata tale da rendere superflua qualsiasi altra cosa.
E poi aveva amato quel corpo dal primo momento, un'attrazione anche fisica che per la precedente versione di lui aveva provato... senza contare che le parole del Dottore, quel "ti amo", il bacio che si erano scambiati, erano ancora fissi nella sua mente.
Apparivano ora terribilmente simili a un addio.
< Allora, Amelia Pond > disse il Dottore, < di cosa hai paura? >
La bambina li aveva portati in camera sua e lì il Dottore si era avvicinato a quella strana crepa e in quel momento, per la prima volta, Rose riuscì a intravederlo, il suo Dottore, chino su quel muro, con la giacca a brandelli.
Era stato solo un attimo, ma sapeva che era lì, prorpio come quella volta che lui aveva detto"fantastico" e per un momento aveva rivisto gli occhi azzurri e le orecchie a sventola dell'uomo che aveva conosciuto.

Il Dottore l'aveva trascinata nel TARDIS, dopo aver sentito la cloister bell che suonava all'impazzata. L'aveva presa per mano, naturalmente, come aveva sempre fatto, ma la sua pelle aveva una consistenza diversa, sembrava quasi più calda, più giovane anche.
Aveva azionato la leva e tutto aveva preso a tremare, nonostante fossero solo cinque minuti nel futuro, ma il Dottore rideva e rideva, come un bambino...o come un matto.
Infine lo aveva afferrato per una spalla e costretto a guardarla negli occhi, mentre lui improvvisamente si zittiva e tornava a essere serio, un barlume di ciò che era stato.
< Non posso fermarmi ora, Rose > le aveva detto, < ho accumulato troppa energia, lo sai. >
< Sei così diverso. > Aveva alzato una mano a spostargli i capelli troppo lunghi dalla fronte; aveva il viso di un ragazzo e gli occhi di un vecchio.
< Sono sempre io, > le sorrise, < e tu sei sempre la mia Rose, te l'ho detto ricordi? >
< Scusami, ma è difficile per me. >
Il Dottore distolse lo sguardo e rivolse la sua attenzione ai comandi del TARDIS, senza curarsi della sala controllo quasi distrutta o della cloister bell impazzita.
Rose si voltò, dandogli le spalle e nascondedogli le lacrime. Non voleva che soffrisse a causa sua, ma era più forte di lei.. quello non era il suo Dottore.

doctor whoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora