The Padorica opens

124 11 2
                                    

The Padorica opens

La porta della Pandorica si aprì e per un istante la flebile luce della caverna lo accecò, poi, come un disegno che prendeva vita davanti ai suoi occhi, mise a fuoco la figura di Rory.

< Come hai fatto ad aprirla? > chiese e il ragazzo gli mostrò il cacciavite sonico. Mise una mano in tasca e ne estrasse uno identico.

< Me lo hai dato tu. >

< No, non è vero. >

Li avvicinò e una scossa elettrica ne scaturì, provocando alcune scintille verdi.

< Stesso cacciavite sonico, diverse linee temporali > , mormorò.

Iniziava a intravedere un piano.

Rory lo guidò all'aperto, facendogli strada in mezzo alle impronte di ciò che era stato e che non era più nell'universo.

Lo guidò finchè non si accasciò in terra, scoprendo il corpo di Amelia sdraiato come se dormisse profondamente.

"Non è morta" pensò con un sospiro di sollievo, ma Rory era disperato lo stesso. Non poteva dargli torto d'altronde, era ancora fin troppo vivido nella sua mente la sofferenza che lo aveva afferrato quando credeva di aver perduto Rose per sempre, quel senso di vuoto che ancora minacciava di afferrarlo quando non la vedeva in giro nella sala controllo del Tardis. Per questo non si stupì quando Rory lo prese a pugni, anzi ne fu felice perchè sapeva che era tornato a lottare, che aveva capito che nulla è perduto.

Misero Amy nella Pandorica e la chiusero.

< Bene, duemila anni circa nel futuro. >

< Rimarrò qui, baderò a lei. >

< Starà benissimo. >

Rory lo guardò intensamente, in quel modo che al Dottore metteva paura perchè lo rendeva incapace di mentire.

< Guardami negli occhi, Dottore, e dimmi che non sarà più al sicuro se ci sono io. >

< Certo, > sospirò,< certo che lo sarà. >

E non fu sorpreso nemmeno quando, dopo duemila anni, lo trovò lì, ancora a vegliare sulla sua Amelia Pond.

Non riuscì a trattenere un sorriso nel vederli finalmente insieme e la loro felicità era come uno sprono per lui.

Non aveva ancora finito.

< Addio, mio Dottore. >

Rose chiuse gli occhi, ma quella voce, la sua voce, la costrinse a riaprirli.

< Ancora una volta mi dai per spacciato, Rose Tyler? >

Il Dottore era poggiato alla porta del Tardis e la guardava sorridendo, aggiustandosi il farfallino con aria sorniona e un ridicolo fez sulla testa.

Rose percorse il poco spazio che li separava e si gli si gettò letteralmente addosso, stringendosi nel suo abbraccio sicuro.

< Sempre il solito ritardatario, Dottore > sbuffò River e si avvicinò a loro.

Il Dottore rise e prese per mano Rose, porgendo l'altro braccio alla donna che armeggiava con il manipolatore del vortice.

Con uno scossone furono fuori del Tardis, sul tetto di un edificio, e solo allora, come non aveva più fatto da molto tempo, il Dottore la strinse, sollevandola quasi da terra e poggiando il mento sulla sua spalla.

doctor whoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora