What about love?

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What about love?

< Ci rivedremo presto, Dottore, quando la Pandorica si aprirà. >

< La Pandorica? > il Dottore si avvicinò a River, arrivando a parlarle nell'orecchio, < è una favola. >

La donna rise, avvolgendolo con quel suono, quasi che si stesse prendendo gioco di lui... o di se stessa.

< Non lo siamo tutti? > il suo sorriso era ancora più aperto, più caldo, come un alito di vento nel deserto.

< Addio, River. > Amy si avvicinò a lei e la salutò con un cenno, ma Rose rimase in disparte, guardando intensamente verso di loro.

Non sapeva davvero come affrontare questa cosa, la gelosia di Rose, l'attrazione che sapeva di provare per River e che non riusciva in alcun modo a mascherare; era come quando aveva rubato il TARDIS, per poi fuggire nell'Universo, la stessa sensazione di pericolo ed eccitazione, la stessa adrenalina e sapeva che non c'era nulla che avrebbe potuto fare per sottrarvisi.

Ma la tristezza di Rose lo feriva più di quanto avrebbe mai immaginato e il suo stesso istinto lo spingeva a stare lontano da quella misteriosa quanto affascinante viaggiatrice del tempo.

< Posso fidarmi di te, River Song? >

< Se vuoi, > rispose lei, ridendo, < ma dove sarebbe il divertimento? >

Mentre la guardava sparire in una nuvola di polvere, sentì Rose prendergli la mano e si ritrovò a voltarsi verso di lei, senza pensarci. Il Dottore sorrise perchè era bastato un solo sguardo per capire che di Rose avrebbe sempre potuto fidarsi, che credere in lei rimaneva, dopotutto, ancora l'unica cosa possibile.

< Voglio andare a casa. > disse Amy.

Erano tornati al TARDIS e lui si trovava solo con la sua nuova compagna nella sala controllo; Rose era andata a prepararsi una tazza di thè, ma Amy era rimasta indietro, evidentemente pensierosa, finchè non era riuscita a dirgli ciò che la tormentava.

< Cioè, non in quel senso, ma voglio farti vedere una cosa. >

Il Dottore sospirò, sollevato. Non voleva che Amy lo lasciasse e per un attimo aveva sentito una spiacevole stretta allo stomaco.

Atterrarono nella sua stanza e la rossa aprì l'armadio, dove faceva bella mostra di sé quello che era inconfondibilmente un abito da sposa.

< Domani è il giorno del mio matrimonio. Poi sei arrivato tu e Rose, tutte quelle cose fantastiche e ho creduto che scappare con voi... ma ho davvero avuto paura di morire oggi e ho capito che dovevo fartelo sapere. >

< Beh... wow... ehm, chi è il fortunato? >

< L'hai incontrato. >

< Quello bello? O l'altro? >

Amy lo guardò male.

< L'altro. >

Amy si fece di nuovo seria.

< Non voglio più sposarmi. >

< Sì, questo l'avevo intuito. >

Si avvicinò a lei e le prese il volto tra le mani, cercando di ignorare il tremito che la stava scuotendo.

< Hai paura, è comprensibile, ma tu, Amy Pond, hai la possibilità di avere tutto ciò che desideri. Pensaci bene. >

< Non posso farlo > si divincolò, assumendo quell'atteggiamento da bambina tipico di lei. Il Dottore sbuffò e le afferrò un braccio, spingendola nuovamente nel TARDIS.

< Adesso basta, Amy, ti dimostrerò che ho ragione. Andiamo a prendere tuo marito. >

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