Come along, Pond!

185 17 0
                                    

Come along, Pond!

< Perchè io? > chiese Amy < Perchè nel cuore della notte mi stai chiedendo di scappare con te? >

< Non vuoi vedere tutto lo spazio e il tempo? >

< Non è questo il punto, Dottore. >

< Invece sì, semplice, vuoi venire con noi, Amelia Pond? >

La ragazza non rispose, ma lo oltrepassò, aprendo la porta ed entrando nel TARDIS. Il Dottore osservò lo sguardo che le si dipinse in viso: gli ricordava la bambina che era stata e che era ancora lì, sotto la superficie, nonostante il tempo avesse cancellato brutalmente quelle illusioni.

La ragazza che aspettava.

In un certo senso Amelia Pond, con il suo nome da favola e quel modo di fare allo stesso tempo brusco e dolce, gli ricordava se stesso.

< C'è un mondo intero qui dentro, > esclamò, < proprio come mi avevi detto. >

Era raggiante ed il Dottore chiuse la porta dietro di lei, consapevole che quello era il suo modo per dire sì.

Rose era in piedi vicino alla consolle e sorrideva con le braccia piegate sul petto e la testa inclinata da un lato, gli occhi fissi su di lui.

Improvvisamente Amy sembrò trasalire e si voltò di scatto verso di lei, come vedendola per la prima volta.

< Chi sei tu? > domandò. Era incerta, perchè Rose era sempre stata lì in silenzio, una presenza sicura per il Dottore ma che doveva essere apparsa quasi evanescente a Amy.

< Mi chiamo Rose, Rose Tyler > rispose lei < piacere di conoscerti e scusa se non mi sono presentata prima. >

Le due ragazze si strinsero la mano e lui ne fu contento, perchè vide lo sguardo di intesa che passò tra di loro, nonostante non avrebbe saputo dire quale significato potesse avere.

< Bene allora > le interruppe < vogliamo andare? Cosa vi piacerebbe di più: un torneo medievale o il pianeta in cui esistono persone con tre nasi? >

< Devi riportarmi a casa entro domani mattina! >

< Questa è una macchina del tempo, Pond, posso riportarti a cinque minuti fa... perchè vuoi tornare domani? >

Amy esitò.

< Ho delle cose da fare. >

< Cose da fare? Non ti preocupare, arriverai in tempo per le tue "cose"! >

Corse attorno alla consolle del TARDIS e fece per toccare Rose su una spalla, ma la ragazza si spostò appena prima, come per caso, tuttavia sbuffò divertita.

< Non ci conterei, Amy, mi riportò a casa con un ritardo di dodici mesi e mia madre credeva mi avessero uccisa! >

< Non dirle malignità, Rose! > si rivolse alla rossa che li guardava confusa, < ti riporterò in tempo, promesso. >

Sorrise e strizzò l'occhio.

< Vieni, Amy, ti mostro le stanze. >

Rose trascinò l'altra ragazza prendendole la mano, guardandolo di sfuggita e distogliendolo subito lo sguardo.

Solo con il TARDIS, il Dottore si chiese quanto tempo ci avrebbe messo la sua Rose per abituarsi di nuovo al tocco della sua mano... e per quanto avrebbe resistito lui senza abbracciarla.

doctor whoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora