CAPITOLO 28

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Dopo l'incontro avuto con la regina, Cornelius ritornò alla sua principale tenuta, che ospitava ancora Margaret e Jacob.

Margaret: sorride come è andata la passeggiata? Nota la sua camicia strappata cosa è successo?

Cornelius: si versa del vino in un bicchiere e si siede sulla poltrona ho incontrato la regina Rosalie, un vampiro la stava attaccando.

Margaret: stupita le ha fatto del male?

Cornelius: le ha ferito il braccio, ma fortunatamente non le ha fatto altro. Se non l'avessi salvata, probabilmente sarebbe stata uccisa. Sorseggia un po' di vino

Margaret: come ha reagito appena ti ha visto?

Cornelius: sorride era senza parole.... ed anche timida.

Margaret: ma ti ha attaccato?

Cornelius: no, anzi, ci siamo promessi un ballo guarda sognante il vuoto, per poi voltarsi verso Margaret dov'è Jacob?

Margaret: è andato a dormire, dal momento che era stanco.

Cornelius: cosa ha fatto di tanto stancante?

Margaret: è andato a correre per diverse ore... sai che gli piace muoversi, no?

Cornelius: ride lo so, lo so. Adesso puoi pure andare a dormire, sicuramente sarai stanca anche tu. Grazie per avermi aspettato.

Margaret: d'accordo, buonanotte allora gli dà un bacio sulla testa e dopo si dilegua

Cornelius: buonanotte...

ROSALIE, INVECE...

Isaac: mia regina, vi vedo un po' triste. Va tutto bene?

Rosalie: fa un sorriso forzato tranquillo, sto bene. Sono solo stanca...

Isaac: se c'è qualcosa che vi turba, potete pure parlarne con me. Sono sempre a vostra completa disposizione.

Rosalie: semplicemente... sono stanca di tutto. Sono ancora giovane, è vero, ma non ne posso più di tutte queste responsabilità, di tutti questi carichi che mi schiacciano. Non mi sento libera di vivere la mia vita. In quanto regina, devo essere una figura di riferimento, ma anche io vorrei poter trasgredire a qualche regola. Anche io vorrei sposare qualunque uomo, poter essere trattata come una semplice donna del popolo. Vorrei vivere una vita normale, ecco....

Isaac: mi dispiace tanto, purtroppo non posso aiutarvi concretamente. Ma pensate ai vostri genitori: di sicuro sarebbero fieri di voi. Verrete ricompensata per tutto, mia regina, state tranquilla.

Rosalie: mi ricordo quando, da piccola, mi comportavo male e mio padre mi rimproverava. Erano belli quei tempi, sai? Era bello essere ripresa da qualcuno... adesso, invece, prima di agire devo pensare a tutte le conseguenze che potrebbero avere le mie azioni, da sola. Non c'è più qualcuno che mi rimproveri come faceva lui, per amore. Inizia a lacrimare

Isaac: le accarezza la schiena adesso calmatevi, vi prego. Fate un bel bagno caldo, io nel mentre vi preparerò un buonissimo infuso alle rose, va bene? Sorride

Rosalie: annuisce con la testa e si asciuga le lacrime

Isaac: rovinate la vostra infinita bellezza piangendo, dovete sempre sorridere.

Rosalie: sorride grazie, Isaac. Allora andrò in camera, aspettando l'infuso. Si solleva dal divano

Isaac: certamente, Maestà.

La regina entrò nella sua camera e tolse la stola che le copriva le braccia. Stette per dei secondi ad osservare il pezzo di camicia di Cornelius, dopodiché lo tolse per vedere se era guarita. Come, infatti, aveva previsto, le ferite si erano rimarginate completamente. Tuttavia, non voleva lasciare andare quel tessuto, anche se ormai era inutile. Era un gesto d'amore e non poteva buttarlo.

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