Un giorno "normale"

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Era da due settimane che mi svegliavo ogni giorno alle 4 di mattina . Io e Marco dormivamo nel primo piano della cuccia . Mi alzai e feci il letto . Poi mi lavai velocemente e presi il caffè che ci veniva dato . Marco non era velocissima quindi non riusciva a prendere la colazione io però gli davo sempre un pò del mio . Dopo ci mettemmo in file 10 per l'appello . Durava molto e per questo mi facevamo male le gambe e i piedi in un modo che non potete immaginare . Io e Marco non ci vedevamo tantissimo perché noi prigionieri venivamo divisi in squadre di lavoro . I nazisti ci urlavano contro ordini e brutte parole . Ogni notte ripensavo a quelle grida che mi facevano fare degli incubi terrificanti . Quando loro urlavano con quelle voci così severe con un pizzico di follia e di crudeltà avevo solo voglia di scomparire . Per il pranzo avevamo solo mezz'ora ed ero a volte costretto a correre come non mai .Ci veniva dato della zuppa con verdura o con della carne . Aveva un sapore orribile ma per fame avrei mangiato di tutto . Quando era sera , dopo undici ore la giornata finiva . A cena mangiavamo del pane duro come la pietra e nero come il carbone .Io non lo mangiavo ma a volte lo nascondevo in caso in cui ci sarebbe servito nel caso peggiore per sfamarci .La notte non dormivo quasi mai . Ma pensavo ai miei genitori e mi chiedevo se gli avrei rivisti , che cosa stessero facendo . Cercavo anche di rispondere a delle domande a cui pensavo ogni giorno . Infine io e Marco ci raccontavamo di come avessimo passato la giornata . Per entrambi era difficile non mollare , la stanchezza si faceva sentire .Ma noi pensavamo che dovevamo lottare per la nostra vita perché Dio ce ne aveva dato solo una . Sapevamo che la guerra sarebbe finita perché ogni cosa finiva . Purtroppo però non sapevamo che avremmo dovuto aspettare molto.

Ricordi da un passato ad Auschwitz #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora