Un nuovo inverno

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Da quando Sara era fidanzata con Alexander io non andavo più al filo spinato per salutarla . Io mi sentivo sempre piu solo . Mi mancava la mia vita prima della guerra . Quello che sarebbe stato dopo , sapevo che non sarebbe stato più lo stesso .

Era il secondo giorno di Hanukkah quando sulla mia cuccia , rientrando da lavoro trovai Alexander. Ero sorpreso perché lui non stava nella mia baracca e poi perché non eravamo diventati molti amici . Io mi avvicinai e gli dissi :"Che ci fai tu qui?"Lui rispose :"Sono qui perché Sara è molto preoccupata e lei mi ha chiesto questo favore ." Continuai con voce arrabbiata :"Beh puoi dirli che sto bene ! E ora aria ! "
-"Sei proprio uno stronzo sai !? "
Io non so perché gli dai un pugno e da li iniziò la rissa . Per me quella fu la prima volta che feci a pugni , non ero molto agitato , spaventato perché avvenne tutto così in fretta . Ad un certo punto arrivò il padre di Alexander che lo portò subito via . Alla fine della rissa mi alzai da terra e mi spaventai molto perché c'era una grande pozza di sangue . In preda dalla paura chiami l'ebreo che dormiva sopra il mio letto : Feri.
Era un uomo abbastanza anziano forse aveva una cinquantina d'anni e prima della guerra faceva il medico . Alexander mi aveva fatto molto male . Avevo un occhio nero , molti lividi su tutto il corpo e delle ferite sulla testa .

Dopo quel giorno non lo vedi più e proprio Feri fu a darmi la notizia che Alexander era in infermiera. Erano tutti preoccupati ma non perché lui fosse lì per i malesseri causati dalla rissa ma perché là le persone entrate morivano oppure erano soggette a sperimenti crudeli e mortali . Io ero scioccato perché pensavo che anche i nazisti avessero un limite una bontà ma niente l'uomo o meglio l'ariano era un essere crudele e senza cuore . Pregavo ogni sera che non morisse e mi dispiaceva tantissimo perché era colpa mia .Avevo capito che se Sara era contenta con Alexander allora dovevo andare avanti con la mia vita perché amore significa essere felici .

Ricordi da un passato ad Auschwitz #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora