Il giorno dopo mi svegliai come sempre alle 4 e quando ci fu l'appello dei soldati ci dissero che chi avrebbe provato a scappare sarebbe stato ucciso . Io ero agitato perché pensavo che forse Marco e gli altri erano morti perché il piano non aveva avuto successo .Mentre lavoravo avevo sentito che il giorno precedente c'erano state molte fughe e che però poche erano finite bene. Dentro di me pregavo affinché il loro piano avesse avuto successo .Stavo andando verso la baracca quando come sempre passai per la fossa comune e lì vidi il corpo di Marco, per il dolore feci un urlo pazzesco che spaventò un ebreo, che mi porto via . Quella notte non chiusi occhi ero troppo triste , il mio migliore amico e una persona che mi amava era morta e poi anche perché ormai ero solo, non avevo più nessuno con cui parlare o condividere la mia vita .Il giorno dopo ripercorsi la stessa strada e nella "tomba" buttai dei fiori che avevo trovato e pregai per un pò. Vicino poi trovai la valigia di Matthew , io la presi e poi la nascosi perché non volevo che finisse in mano ai nazisti . Verso sera mentre tutti dormivano l'aprii e dentro ci trovai delle foto . Mostravano la sua famiglia , avevano tutti delle facce felici. Quei sorissi mi facevano piangere perché erano tutti spenti. Guardando quelle foto mi facevo una domanda che qualsiasi nazista si sarebbe dovuto fare:"Uccidendo queste persone il mondo,l'umanità che cosa avrebbe perso?"Io pensavo che noi forse avremmo perso : una cura per il cancro, un famoso pittore oppure una famosa scrittrice ... le risposte erano infinite e tutte senza risposta.
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Ricordi da un passato ad Auschwitz #Wattys2015
Historical Fiction"Credevo che nessuno avrebbe scoperto il mio passato . Non ne ho mai parlato perché era una pagina della mia vita che ho voltato . Mia moglie adesso lo sa , ma forse era meglio così perché nessuno dovrebbe dimenticare quello che è accaduto al mio...