Introduzione

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Intro: Singhiozzo (Omegavers)



*

E' davvero una bella mattina, calda e soleggiata, mi piace parecchio. Adoro queste belle giornate, mi ricordano i bei tempi andati, quando ero giovane.

Quest'oggi si terranno le selezioni degli studenti del primo anno della U.A. e i miei ragazzi sono tutti impegnati nel valutarli. Sono tanti i giovani aspiranti eroi e non penso siano tutti in grado di affrontare questi 3 anni di liceo. E' una scuola impegnativa, richiede davvero molta voglia di fare e mettersi alla prova.

Ma penso attenderò i resoconti degli insegnati.

Già! Gli insegnati... Avrei davvero tanto da raccontare su di loro.

Li ho visti crescere uno ad uno, passando a trovarmi nei momenti peggiori, quando sembrava che le cose non potessero andare peggio. Eppure, sono cresciuti diventando degli adulti, responsabili e dei grandi Pro Hero. Anche sè su qualcuno avrei un po' da ridire... Ma lasciamo stare questo discorso.

Sono fiera di voi, ragazzi miei!

Quante ne sono successe in tutti gli anni che ho trascorso in questo istituto. Posso assicuravi che ho visto davvero di tutto. Anche l'impensabile!

Ma c'è stata storia in particolare, che mi ha davvero colpita nel profondo. Suppongo rimarrà impressa negli annuari di questo liceo insieme a quella di All Might. Mi spiace ammetterlo, ma non sono cose che si vedono tutti i giorni, soprattutto a quell'età, quando poi le cose non procedono nel verso giusto... Lasciamo stare, credo sia meglio.

Sospirò osservando dai monitor i ragazzini affrontare le prove. Ci sono davvero dei tipetti tosti quest'anno!

"Ci daranno davvero del filo da torcere questi ragazzini. Non trovi Sho-chan?"

"Mhf!... Staremo a vedere."

"Allegro come sempre!" Sbuffò.

Chi è il giovanotto accanto a me? Ma uno dei peggiori/migliori insegnati di tutto il liceo U.A. Shota Aizawa.

Stiro un sorrisetto osservandolo, è cresciuto tantissimo anche lui. Lo ricordo il primo giorno in cui varcò la soglia di questa scuola. Era praticamente un bambino, un ragazzino riservato e anche un po' timido all'inizio, ma poi è arrivato un variopinto raggio di sole, che urla in continuazione in modo insopportabile tutt'ora, indossando degli altrettanto appariscenti occhiali arancioni ad illuminare le sue giornate trascinandolo a forza fuori da quel bozzolo.

Quando si dice il giorno e la notte. Più giorno e notte di così!?...

Ma passiamo avanti. Osservo ancora i miei giovanotti; studiare ogni ragazzo con sguardo attento, ne osservano tutto: Quirk, atteggiamento, comportamento, aspetto. Non si lasciano sfuggire nulla.

Li scrutano, osservano, pare quasi li stiano passando hai raggi X. Specie Shota.

Non stacca gli occhi di dosso da nessuno, nemmeno per un attimo, quasi mi preoccupa questo ragazzo, dovrebbe imparare a lasciarsi andare di tanto in tanto.

Come immaginavo, Hizashi è sempre concentrato solo su una cosa. Anzi! Un persona.

Come accade da tanti anni ormai, il suo unico pensiero fisso, rimane il suo Sho-chan.

Penso darebbe la sua intera vita per lui, per renderlo felice e vederlo felice. Credo sia diventata la sua missione di vita ormai. Far di tutto per far sorridere il suo compagno.

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