13 -Sorridi, anche quando vorresti piangere

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13 -Sorridi, anche quando vorresti piangere



Il calore. Il calore era sempre così... Violento ogni qual volta arrivava, dopo mesi e mesi di astensione.

Si manifestava in modo subdolo con piccoli sbalzi d'umore, strane voglie, desideri sessuali sempre più impellenti e incontrollati, cleptomania e quel senso di possessione del tutto insensato, ma che al biondo piaceva da impazzire.

Cominciava sempre tutto qualche giorno prima, con Shota che piantava un casino micidiale in camera da letto, organizzando il suo nido sistemando cumuli su cumuli di vestiti, alternando le sue cose a quelle del fidanzato, pretendendo che questo lo venerasse sistemandosi insieme a lui in quel cumulo di roba lusingandolo in continuazione, portandogli in dono cibo e vivande varie.

Quando poi si ritrovavano costretti ad affrontare il calore in inverno era anche peggio. Quella breve ma intensa settimana, Shota la passava completamente nudo sfoggiando il suo corpo come un trofeo, pretendendo che il compagno facesse altrettanto, tenendosi sempre pronto a soddisfarlo in qualsiasi momento del giorno e della notte, con i riscaldamenti sempre accesi.

Il biondino poi, si trasformava nella versione più sadica e affamata del conte Dracula. Sopraffatto dal Rut, amava tappezzare il corpo del suo omega di segni: alternati tra morsi e succhiotti sparsi un po' ovunque soddisfacendo il proprio orgoglio, almeno finchè il Rut non regrediva riportandolo ad uno stato psicologico normale.

Per andar incontro a quell'incontrollato sbalzo d'ormoni che investiva entrambi, Hizashi si premurava di riempire il frigo e la cucina di viveri, avvisando la scuola e i colleghi che sarebbero mancati per una decina di giorni circa. Toccava sempre a lui tutto il lavoraccio, ma lo faceva volentieri, Shota cominciava a perdere la lucidità qualche giorno prima dell'esplosione del calore, che finiva con il coinvolgere entrambi.

Da qualche giorno la coppia stava rinchiusa in preda al calore in quell'appartamento nuovissimo, acquistato poco dopo l'essere diventati dei Pro-hero a tutti gli effetti, abbandonando il piccolo appartamento in cui viveva il maggiore durante l'adolescenza e che li aveva visti affrontare gli anni peggiori della loro vita.

Animato da un caldo asfissiante il moro si risvegliò alle prime luci dell'alba con un incontrollabile desiderio sessuale che attraversava per intero il suo corpo. Adagiato su un fianco concentrò la propria attenzione sulla figura dormiente del suo alfa, disteso tra quelle lenzuola completamente nudo e tutto per lui. Si soffermò ad osservare il profilo del suo viso, le spalle, le braccia abbandonate hai lati, i muscoli rilassati, lo sterno che si alzava e abbassava seguendo il ritmo del suo respiro e quel manto di capelli dorati che incorniciava tutto. Sentiva caldo, tanto caldo, malgrado non indossasse nulla.

Con un sospiro si rigirò a pancia in giù fissando quell'erezione tesa e dura circondata dai peli pubici biondissimi, disteso di schiena. Lasciò scorrere una mano agile andando a giocherellare con quei peli chiarissimi che fluivano in tanti piccolissimi ricciolini, chiedendosi come fosse possibile che i peli pubici fossero ricci, mentre i suoi capelli liscissimi. Scostò i propri capelli dal volto alzandosi sulle ginocchia alla ricerca di un elastico per capelli per legare quella massa di capelli corvini che lo aveva mai infastidito tanto in vita sua, a causa dell'asfissiante caldo che sentiva. Ne trovò uno abbandonato sul pavimento ritrovandosi costretto ad alzarsi in piedi, sinuosamente andò a recuperarlo ondeggiando i fianchi provocatore, percependo gli umori imbrattargli le gambe, misti allo sperma colato durante la notte. Sentendo quell'indicibile voglia triplicarsi, eccitandolo sempre più.

Fissò il proprio riflesso allo specchio sentendosi maledettamente arrapante, nudo e tappezzato di chiazze rosse praticamente ovunque. Con un gesto sensuale tirò sù i capelli, compiacendosi nel fissare i succhiotti ben visibili su tutto il collo lasciando scorrere la mani sul proprio corpo con un sorriso sempre più divertito dipinto sul viso. Ancheggiando tornò a letto, leccandosi le labbra mentre lasciava scorrere una mano su una coscia del fidanzato andando a toccargli l'erezione.

Singhiozzo (Omegavers)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora