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N/A
Abbiamo visto un film in classe, di chiama "lea", ve lo consiglio

Vi lascio alla lettura...


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Yoongi si alzò di colpo col busto, aveva appena avuto un dolore fortissimo all'addome, ma non aveva urlato, si sedette sul letto e appoggiò i piedi sul pavimento, un'altra fitta di dolore, questa volta urlò dal dolore, Jungkook si svegliò di colpo, e la porta venne aperta di colpo da Namjoon, entrambi affiancarlo Yoongi, quest'ultimo si tenne la pancia.

«Vado a prendere la macchina, riesci a prenderlo e portarlo giù?» chiese Namjoon, Jungkook annuì, Taehyang lì raggiunse, Jungkook prese Yoongi in braccio a mo' di sposa, Taehyang prese una borsa qualsiasi e cominciò a riempirla di qualche indumento e intimo, mise anche delle tutine per i gemelli. Namjoon già era in auto. Jungkook arrivò in auto, mise Yoongi nei sedili davanti e aspettò che Taehyang gli lasciasse lo zaino pieno, quando lo ebbe in mano alzò lo sguardo, Taehyang gli mandò un bacio volante, e poi Jungkook salì in macchina è Namjoon partì.

Si diressero in ospedale alle quattro di notte.

Yoongi continuò a fare la respirazione, anche quando gli di rupperò le acque, continuò mentre aspettava il dottore e urlava di dolore.

Quando arrivò il dottore andò subito in sala operatoria/parto, Yoongi strinse le mani di Namjoon e Jungkook, uno per lato.

Le infermiere dissero ai ragazzi di uscire ma Yoongi strinse più forte le loro mani.

«Voglio che stiano qui» disse urlando. L'infermiera chiese chi erano.

«Mio fratello è il padre dei gemelli» mentì Yoongi, Namjoon lo guardò per un po', poi si fece coraggio.

L'infermiera annuì, lo psichiatra dedusse che era già in travaglio, poteva partorire anche ora.

«Quando dico spingi devi spingere, ok?» urlò lo psichiatra, Yoongi annuì chiudendo gli occhi e stringendo le mani dei due ragazzi accanto.

«Spingi!» urlò, Yoongi spinse più che poteva, urlò e strinse più forte possibile le loro mani.

La testa del bambino era fuori, le spalle erano più difficili di quanto sembrasse, Yoongi continuò a spingere, il primo bambino era fuori.

«Ne mancano due, c'è la fai?» chiese il dottore.

«Fateli uscire ora, Cazzo!» urlò Yoongi, spingendo e massacrando le mani di Jungkook e Namjoon.

Spinse per molto altro tempo e il secondo bambino era fuori, ne mancava uno.

«Questo è l'ultimo bambino, spingi il più possibile» disse il dottore, Yoongi annuì e spinse, buttò anche l'anima per spingere, l'ultimo bambino uscì, Yoongi si tirò Namjoon e Jungkook addosso per abbracciarli mentre piangevano, poi li fece spostare per avere i suoi gemelli in braccio.

«Sono piccollissimi» sussurrò, il dottore sorrise.

«Sono normali, tra qualche giorno cresceranno ancora, e tu devi riposare» costatò lo psichiatra, Yoongi annuì.

«Hai già i nomi?» chiese, Yoongi annuì.

«Sono una femmina e due maschi?» chiese, il dottore annuì.

«La femmina vorrei chiamarla, Hyejin che significa intelligente e brillante, ma anche prezioso e raro» sussurrò guardando la piccolina.

«Lui senza capelli vorrei chiamarlo Yuma che significa Gentile, Sincero e Onesto» sussurrò guardando il piccolo, poi spostò lo sguardo sul più piccolo.

«Lui, vorrei chiamarlo Daichi che significa Terra e Saggezza» sussurrò sorridendo, il dottore annuì.

«Min Hyejin, Min Yuma e Min Daichi, vi presento i vostri zii, Zio Kookie e Zio Joonie» sorrise Yoongi, guardando il fratello è l'amico, questi quasi piansero di felicità.

«Se non vi dispiace, dovremmo portare i piccoli a fare dei controlli, ci mettiamo poco, voi intanto farete altri controlli, e prego ai due accompagnatori di aspettare fuori» disse un'infermiera, i ragazzi annuirono, Namjoon e Jungkook uscirono dalla stanza, e ne approfitarono per chiamare il padre di Yoongi, i propri ragazzi e Jimin con il padre di Hoseok.

Quando Taehyang arrivò saltò subito su Jungkook, Seokjin fece lo stesso con Namjoon, Jimin e Chin-Hae con Bae sorrisero.

«Signori, potete entrare, ma non alzate la voce, potrete spaventare i bambini» spiegò un'infermiera uscendo dalla stanza, tutti i presenti annuirono ed entrarono dentro la stanza, sorridendo felici vedendo Yoongi sorridere con in braccio tre fagottini, uno verde, uno giallo e uno viola.

Era tutto fantastico.

Benvenuto... a te?   ||   YOU? NO-NODove le storie prendono vita. Scoprilo ora