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Jungkook si svegliò con Yoongi ancora arpionato alla sua maglietta, non voleva svegliarlo, ma aveva il bisogno di andare in bagno, quindi si sfilò la maglietta e, con molta prudenza, uscì dalle coperte ed andò al bagno della camera, ritornando in camera una volta finito.

Diede un dolce bacio sulla fronte del fratello ed andò in camera sua, dove riposava Taehyang, lo scosse leggermente è gli diede un bacio sulla punta del naso è poi sulle labbra socchiuse.

Taehyang mugugnò leggermente, aprì lentamente le palpebre degli occhi è misè a fuoco intorno a lui, sorrise alla vista di Jungkook, si sporse verso di lui e fece incontrare ancora le loro labbra. Jungkook sorrise.

«Buongiorno» sussurrò Jungkook accarazzandogli i capelli.

«'Giorno, Yoongi?» chiese assonnato Taehyang.

«Ha dormito tutta la notte arpionato alla mia maglietta, per andare in bagno l'ho dovuta togliere» sussurrò indicando il suo petto scoperto.

«Mettiti una maglia santo cielo» sbuffò Taehyang, lanciando un cuscino a Jungkook è coprendosi il viso arrossato.

«Ora la metto» rise Jungkook lanciando il cuscino al compagno è andando verso l'armadio prendendo una felpa qualsiasi ed indossandola.

«Alzati, dobbiamo fare colazione» disse togliendogli le coperte di dosso è baciandolo ancora. Taehyang sorrise al comportamento del fidanzato.

«Io vado a controllare se Yoon sta ancora dormendo, tu prendi dei miei vestiti e poi vai in cucina» confessò Jungkook lasciando un'ultima bacio al fidanzato è recandosi alla camera del fratello ancora dormiente.

Jungkook si avvicinò al fratello, per controllare se stesse dormendo, poi si ricordò del telefono rotto, andò nella direzione del telefono quasi distrutto, lo prese è cercò di accenderlo. Esso si accese è Jungkook fece quasi fatica a leggere la notifica primaria sullo schermo di blocco, quando comprese il mittente è ciò che recitava il messaggio si arrabbiò, ma constatò, che almeno, ci teneva veramente al fratello.

Una volta riposto il cellulare sulla cassettiera lì accanto, si lavò le mani ed andò dal fratello dormiente, stringeva la sia maglietta come se fosse intrisa di potere, un potere non conosciuto, ma comunque confortevole.

Yoongi mugugnò leggermente, è con calma aprì gli occhi stringendo il tessuto della maglia di Jungkook, quest'ultimo sorrise.

«Buongiorno» sussurrò Jungkook, Yoongi desiderò ardentemente che era un sogno ciò che era successo la sera prima, ma la maglia che stringeva tra le dita gli diceva che era tutto vero.

«Mi accompagni in bagno?» chiese con un filo di voce leggero, ma rauco.

«Nausea?» chiese il minore, il maggiore annuì alzandosi lentamente, è venendo accompagnato dal fratello in bagno, rimise, come abitudine, da qualche settimana.

Jungkook lo aiutò, a vestirsi e anche a lavarsi i denti. Yoongi era grato al fratello di aiutarlo in tutto.

«Andiamo a fare colazione?» chiese Jungkook incerto, Yoongi annuì, è s'incamminarono verso la cucina, con un Taehyang e un Jimin intenti a cercare di preparare la colazione con la mente.

«Buongiorno, che fate?» chiese Jungkook, i due ragazzi sbuffarono.

«Volevamo preparare la colazione, ma non sappiamo cosa fare, quindi usiamo la mente per cercare di immagginarci cosa dovremmo fare» spiegò Jimin, Yoongi trattenne un sorriso all'affermazione molto poco da bambini.

«Crepe» disse Yoongi, Jimin annuì.

«Abbiamo la fortuna di avere Yoongi qui è facciamo gli stupidi, bastava chiedere a lui» constatò Taehyang aiutando Jimin nella preparazione del composto.

Fecero una colazione in silenzio, ma in quel silenzio c'erano più parole di quanto sembrarono.

«Vi aiuto a sparecchiare» si alzò Yoongi, prendendo il suo piatto è quello di Jimin accanto.

«No. Non ti permettere, sarò anche l'ospite ma non ti faccio affaticare» lo sgridò Taehyang, prendendogli i piatti di mano e riponendoli nel lavabo della cucina.

«Ragazzi?» chiese una voce, dopo aver scattato la serratura, e richiuso la porta.

«Thomas siamo in cucina» parlò Yoongi, vedendo la figura del fratello maggiore è poi del cognato.

«'Giorno» disse San ai ragazzi presenti. Entrambi si accomodarono al tavolo, seguiti da Taehyang.

«Abbiamo buone notizie» sorrise Thomas.

«Di cosa si tratta?» chiese Jimin incoraggiando i due, quasi, trentenni.

«La casa è ufficialmente vostra, abbiamo parlato con il proprietario, ha acconsentito a darla a voi in affitto per qualche mese, poi potrete comprarla» sorrise San, il compagno l'affiancò con un sorriso altrettanto enorme.

«Dobbiamo avvisare gli altri» suggerì Jungkook, Taehyang scrisse a Seokjin, esso gli rispose immediatamente.

«Jin è Nam arriveranno qui tra un po'» disse Taehyang, riponendo il cellulare in tasca.

«Queste sono le chiavi, per ora sono solo due copie, ma poi ne farete altre, il proprietario ha detto che potete andarci a vivere tranquillamente tra due settimane, ma dovete arredarla, qualsiasi cosa noi ci siamo» constatò Thomas, il marito annuì alle sue parole.

«Grazie» sorrise Jungkook, tutti li ringraziarono e poi continuarono la loro mattina in salotto sul divano, nell'attesa di Seokjin e Namjoon.

Quando i due ragazzi bussarono alla porta Jungkook già li aveva aperti, era entusiasta di andare all'IKEA è prendere, come da rito, le matite gratis.

«Salve Kook» sorrise Namjoon.

«Andiamo all'IKEA sbrighiamoci su» l'incoraggiò Jimin, spingendo Jungkook fuori dalla porta addosso Seokjin e Namjoon.

«Deve svaliggiare l'IKEA» spiegò Taehyung entusiasta, ma meno di Jimin. Yoongi fu l'ultimo ad uscire.

«Tutto OK?» chiese Seokjin.

«La risposta è scontata» rispose, prese la manica della felpa di Jungkook. Da quando Yoongi era venuto a sapere del viaggio di Hoseok, lui si era attaccato di più a Jungkook, era come il suo portante, Taehyang capiva Yoongi, quindi lasciava sempre a Jungkook la scelta.

«Dorezione l'IKEA» sorrise Seokjin imitando una battuta di Toy Story.

Tutti mostravano un sorriso in viso, ma nel loro petto e nella loro mente erano tutto tranne che felici o entusiasti. Yoongi era il più distrutto, non solo perché non riusciva a credere che Hoseok lo avesse lasciato lì, ma soprattutto che non avrebbe potuto conoscere suo figlio, per Yoongi non era solo figlio suo il bambino che portava in grembo, ma era di entrambi.

Jungkook gli fu affianco per tutto il tempo, senza mai lasciarlo, teneva una mano in quella di Yoongi è l'altra in quella di Taehyung.

Per tutta l'IKEA viaggiarono, come un nuovo mondo. Scoperte nuove, mondi nuovi, usanze diverse ma uguali.



N/A
Capitolo scritto il 27 settembre, dall'inizio alla fine. Siate felici che vi abbia scritto un capitolo di 1000 parole in un giorno, tra scuola, compiti e molto altro. Mi sento soddisfatta, è uno dei miei capitoli preferiti.

Benvenuto... a te?   ||   YOU? NO-NODove le storie prendono vita. Scoprilo ora