Capitlo 15

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Cristal, Jason e Caleb camminavano disinvolti ma silenziosi. Dopo una decina di minuti di camminata Cristal chiese scocciata - Insomma, ma quanto è grande questo posto? Arriveremo mai da qualche parte? O meglio, stiamo andando da qualche parte o vaghiamo a vuoto? - - Per ora vaghiamo a vuoto finché non incontriamo qualcuno e se non troviamo nessuno allora andremo nella Sala d'addestramento - Cristal non si aspettava assolutamente una risposta del genere - Ah, perfetto - disse lei sarcastica - Cristal, smett... - ma la voce di Caleb venne interrotta da altre voci - Fermi qui, tutti e due. Se vi faccio cenno allora venite altrimenti rimanete fermi qui - bisibigliò Caleb a Cristal e Jason. Caleb si mosse e andò verso le voci - Ave! - Cristal sentì Caleb pronunciare il nome dell'amica e se ne fregò di tutto e corse verso di lui mentre Jason cercava di trattenerla, fallendo. Passò accanto al ragazzo e sentì che Jason aveva raggiunto il suo amico, andò verso Ave che le corse incontro. Si guardarono negli occhi mentre correvano l'una verso l'altra e poi si abbracciarono. Cristal la strinse forte, più forte di quanto avesse mai fatto, come se fosse un tesoro perduto e finalmente ritrovato. Si staccarono nello stesso momento. Cristal avrebbe voluto continuare ad abbracciarla ed era sicura che Ave volesse lo stesso ma, entrambe, sapevano che quello non era il momento giusto. Quando si staccarono dall'abbraccio si guardarono negli occhi un'altra volta e poi videro che sia Caleb che Jason le avevano raggiunte ma si erano messi in disparte per non disturbarle. Ave abbracciò anche Caleb, molto velocemente, e poi anche loro si girarono verso il resto del gruppo che prima era con Ave. Si erano avvicinati un po' ma erano comunque ad almeno sei o sette metri di distanza. Cristal guardò meglio Ave e si accorse, con grande sollievo, che stava bene, neanche un graffio e notò lo stesso sguardo sollevato sia di Caleb che della sua amica. - Ci rincontriamo Merchis - disse lo stesso ragazzino che avevano incontrato prima - Zachary, li conosci? - Li ho incontrati poco fa - rispose il ragazzo - E non hai detto nulla a nessuno? - - Sono Merchis, hanno tutto il diritto di stare qua - rispose lui deciso - Si, ma l'altra, la ragazza, lei è umana - - Io...io non lo sapevo, mi avevano detto che era una Neonata e che doveva ancora decidere - - Si vede proprio che sei un Neonato. Non sai riconoscere una Neonata da un'umana - - Io...mi dispiace - - Lasciamo stare, non è il nostro problema principale al momento - - No esatto, non è il vostro problema principale - intervenì Caleb - E con questo cosa intendi Merchis? - chiese il ragazzo che aveva sgridato Zachary - Basta! Smettetela tutti con questi nomi! Merchis, Artim, neonati e tutto il resto, ora spiegate! - sbottò Cristal - Si, hai pienamente ragione, dovete darci delle spiegazioni. Io sono stata rapita e portata qui e poi c'è stata la scia e questo nomi e...insomma spiegate, ora! - disse Ave. - Bene Merchis, vedo che non hai detto nulla alle tue amiche del nostro mondo. Edric vi accompagnerà in un posto dove potrete parlare, spiegagli tutto, tutto quanto. Non tralasciare nemmeno un dettaglio e quando avrete finito ci troverete nella Sala comune - fece retromarcia e gli altri del gruppo lo imitarono, tutti tranne uno. Doveva essere Edric pensò Cristal - Seguitemi - disse e poi si avvicinò ad Ave e loro è due camminarono davanti mentre Jason, Caleb e Cristal dietro di loro. Cristal cercava di capire che cosa si stessero dicendo ma non riusciva a sentirli, così si rassegnò e spostò l'attenzione su Caleb, il quale notò il suo sguardo e si girò verso di lei - Che c'è? - le chiese Caleb. - Come che c'è? Vuoi spiegarmi oppure no? - - Ti spiegherò tutto tra poco - - Tutto?! Caleb sei impazzito!? - disse Jason - Mi hanno detto di dire tutto - - E da quando fai quello che gli altri ti dicono di fare - chiese Jason - Senti Jason siamo già in una brutta situazione è meglio non farli arrabbiare. Poi questa cosa non riguarda solo me e te ma anche Cristal ed Ave, le loro vite, sopratutto quella di Ave quindi non facciamo cazzate. Tanto avremo dovuto dirglielo comunque prima o poi, questo è il momento più adatto - - Come vuoi. E continuarono a camminare per tre o quattro minuti. Finalmente si fermarono e arrivarono davanti ad una porta o meglio davanti a dove ci sarebbe stata una porta. E solo in quel momento Cristal notò che, legato alla cintura dei pantaloni, Edric aveva un anello come quello di Caleb. Lo prese e lo spinse contro la parete. Lo tolse e comparve una porta. Cristal rimase a bocca aperta ma non fiatò. Edric entrò e così fecero anche gli altri. La stanza non era grandissima. Aveva un grandissimo tappeto che ricopriva quasi tutto il pavimento. Sopra erano poggiati un tavolo di legno con quattro sedie dello stesso materiale attorno e a sinistra della porta c'era un bancone con sopra una ciotola con mele, uva e altra frutta. Sembrava una cucina ma non lo era, era più una stanza dove stare con gli amici quando capita. Alla destra della porta c'erano un divano di pelle marrone. Cristal ed Ave ci si sedettero sopra e si presero la mano, Edric andò ad appoggiarsi al bancone, Jason si mise a sedere su una delle sedie mentre Caleb si appoggiò al tavolo di legno. - Bene, parla - disse secca Ave a Caleb - ne approfitto, almeno questa volta non potrai non dirmi cosa succede - aggiunse - Cosa vuoi sapere? - - Cosa vuole sapere!? Ma scherzi vero!? - disse Cristal - Dai Cristal calmati, non litighiamo, complica solo le cose - disse Jason - Ah si, tanto per cominciare lui è Jason Ward. Jason, Aveline Wright - li presentò Caleb - Si molto piacere Jason ma forse è meglio se saltiamo i convenevoli e andiamo dritti al punto - disse Ave e Jason rise a ricordare che Cristal aveva detto la stessa cosa prima di entrare all'Accademia. - Si, non è che di la ci aspettano per sempre - disse Edric - Voi chiedete e noi rispondiamo - disse Jason - Per prima cosa che significa Merchis? - chiese Ave. Caleb guardò Jason e poi si girò nuovamente verso Ave - Licantropo, significa licantropo - Ave e Cristal strabuzzarono gli occhi - Co-cosa? - balbettò Ave - Si Ave, i licantropi esistono - disse Jason - E Artim, cosa significa? - - Stregone. Fenel significa fata e Remistis vampiro - Ave iniziò a collegare un po' di cose - Quindi quella parola lasciata a metà quella volta con mia madre, quel " Sop " significa... - - Sopranaturali, esatto - - Ma tu hai detto " Gli unici due Sopranaturali del palazzo " cosa intendevi, io sono umana - - No Ave, non lo sei. E dopo quel l'affermazione Ave non riuscì più a proferire nemmeno una sillaba. - Neonata? - chiese Cristal rendendosi conto dello shock dell'amica ma sapendo anche che Ave aveva un disperato bisogno di sapere, così si fece forza per lei e chiese tutto - Un Neonato è un nuovo Sopranaturale - - E come si diventa...si insomma...uno di voi? - - Bisogna avere almeno uno dei due genitori Sopranaturale oppure essere infettati - - Infettati? Cioè? - - Per esempio bisogna essere morsi o magari avere nel proprio corpo sangue di Sopranaturale. E si deve scegliere che tipo di Sopranaturale vuoi essere, ma va scelto entro sette giorni dal Rituale della decisone altrimenti si muore - - E se uno nasce Sopranaturale? - - Se si sa di esserlo allora si ha sette giorni dalla prima volta in cui si mette piede all'Accademia oppure se entri all'Accademia ma sei troppo piccolo per parlare o scegliere lo possono fare i genitori ma è un rischio che si assumono perché una volta diventati Sopranaturali lo si resta e non si può cambiare. Se però non sai nulla del Mondo Magico e Mondo Oscuro, come preferisci chiamarlo, convivi per sempre con i tuoi poteri oppure essi ti richiamano - - E questo spiega i brividi di Ave, erano i suoi poteri che la richiamavano giusto? - - Ma io non sono stata morsa da nessuno - parlò Ave che era sbiancata e respirava a malapena - Tua madre... - disse Caleb - No! Non è possibile! Lei non può...lei non sa nulla di tutto questo - - Si, lo sa ma te lo ha sempre tenuto nascosto - - Perché? - - Di questo me devi parlare con lei - - Ma lei sa cosa sei tu? - - Si - disse lui - Quindi è per questo che non voleva che uscissi con te. Aveva paura che sarei entrata in questo mondo - lui annuì. - Edric? - lo chiamò Ave - Dimmi - - Come mai volevano che gli dicessi di che colore era la scia? - - Perché a seconda del colore in cui la vedi si capisce che Sovrannaturale sei. Bianco per gli umani, ambra per i licantropo, blu per gli stregoni, rosso per i vampiri e verde per le fate se gli avessi detto bianco allora sarebbero stati certi del fatto che sei umana - rispose lui - Quindi Jason e Caleb sono dei licantropi, io e Cristal siamo, scusate Cristal è umana e tu cosa sei? - chiese Ave ad Edric - Uno stregone - lei annuì e poi disse - Perché l'anello ha fermato i miei brividi? - chiese Ave questa volta a Caleb - Perché quest'anello annulla i poteri magici - - Questo non può essere reale. Non esistono licantropi o vampiri o roba del genere. È tutto uno scherzo - questa volta fu Cristal a parlare - Si invece - disse Edric - Voglio le prove - Edric fece un ghigno, racchiuse le mani e poi le aprì di scatto. Cristal urlò, mentre Ave era in stato di trance, una cosa chele succedeva spesso nell'ultimo periodo, non ci capiva più nulla, ma alla vista di quello che usciva dalle mani di Edric si rianimò un po': fuoco. Fuoco blu che divampava dai palmi delle mani e dalla punta della dita. Richiuse le mani e il fuoco sparì. Poi, per dare ancora dimostrazione che tutto quello che avevano detto era vero, lasciò correre le braccia lungo i fianchi, girò i palmi all'infuori e poi li mosse velocemente verso il dentro. Videro il tavolo sollevarsi e Caleb che per poco non cadeva a faccia all 'ingiù. Caleb lo guardò malissimo ma Edric non lo degnò neanche di uno sguardo, si girò verso Ave e Cristal - Soddisfatte? - chiese. Nessuna delle due disse nulla. Ave era ancora in stato di trance mentre Cristal era totalmente sbiancata, gli occhi sbarrati e la bocca aperta. Iniziò a tremare, cercò di alzarsi ma appena si mise in piedi svenne. Ave si liberò all'improvviso dalla trance e corse a soccorrerla, era come se l'avessero svegliata gettandole secchi su secchi di acqua gelida in faccia, ma alla fine almeno si era svegliata. - Cristal! - urlò Ave e la prese tra le braccia, le diede dei piccoli schiaffetti sulla guancia, non forti, per evitare di farle male e lei finalmente si svegliò. Ave l'abbracciò stretta e poi insieme si alzarono e rimasero in piedi con Cristal che si appoggiava ad Ave per evitare di cadere ancora. - Ti prego Ave, dì qualcosa - disse Caleb - E cosa dovrei dire secondo te!? Mi è crollato tutto il mondo addosso, non ho più certezze. Mia madre mi ha mentito per tutto questo tempo e tu, tu sei un licantropo! Sapevi tutto e non hai detto nulla! - - So che sei un po' scossa ma... - - UN PO' SCOSSA!? Io sono infuriata, altro che scossa - tutti la guardarono stupiti, non era da lei fare quelle scenata, di solito era Cristal quella a farle. Erano rimasti tutti a bocca aperta, tutti tranne Edric che guardò Ave dritta negli occhi e poi disse - Bene, credo che Ave in questo momento abbia bisogno di stare un po' da sola e tu Cristal hai bisogno di sdraiati e bere un po'. Andiamo. Ave quando te la senti, mi trovi qui fuori - - Troverai anche me - disse Caleb che guardò ancora una volta malissimo Edric. E poi tutti e quattro uscirono lasciando Ave sola con i suoi pensieri.

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#spazioautrice
Ciao
Non so voi ma a me piace davvero tanto questo capitolo.
Credo che tutti i fan lo aspettassero ormai da parecchio tempo.
Qui si dice la maggior parte delle cose che vi serve per fare chiarezza nel Mondo Oscuro ( mi piace di più chiamarlo così, è meno scontato ) ma vi assicuro che le cose da sapere non sono finite qui, le verrete a scoprire via via leggendo i capitoli.
Grazie per i 1k!!
Cavolo quando mi sono svegliata stamattina la prima cosa che ho fatto è stato controllare le visualizzazioni e quando ho visto il numero stavo sclerando
Grazie a tutti❤️❤️
Bianca

Supernatural: La rivoltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora