Caleb's POV
" Caleb " mi chiamò Jason " Che c'è? " Gli chiesi ancora concentrato sul libro che tenevo in mano " Tra quanto devi andare a prendere Ave per l'addestramento? " Mi chiese continuando a lanciare una fastidiosa pallina sul muro.
Sollevai la testa dal libro e guardai l'orologio che avevo al polso " Tra circa trenta minuti, perché? " Gli chiesi guardandolo " Pensavo di andare a prendere Cristal, così nessuno dei due deve rimanere solo dato che voi due siete soli " mi disse abbassando lo sguardo " Si, deve essere proprio per questo. Lo presi in giro " Eddai, Smettila coglione " mi disse lanciandomi addosso la pallina che schivai prontamente.
Mi misi a ridacchiare e lui fece lo stesso " Che cosa ci fai ancora qui? " Gli chiesi quando mi iniziò a fare male la pancia per via delle risate. " Dove dovrei andare? " Mi chiese " Che cos'hai che non va Jason? Vai da Cristal! " Lo incitai tirandogli per " vendetta " la pallina in faccia. " Vado, vado, stai tranquillo " disse ed uscì dalla porta sbattendola.
Controllai nuovamente l'orologio e decisi che era il momento di muoversi ed andare all'Addestramentiade, mi sarei fatto una passeggiata per l'Accademia.
Mi rimisi le scarpe e riposi il libro al suo posto, con il segnalibro dentro per non scordare la pagina a cui ero arrivato, poi, controllai di avere l'anello e mi avviai verso la porta per uscire anche io.
Chiusi la porta dietro di me e andai molto tranquillamente verso l'Addestramentiade.
Passai accanto al punto in cui avevo raccontato ad Ave di mio padre e Willa e mi fermai a pensare.
Lei era stata la prima persona a cui lo avevo detto, neanche Jason lo sapeva, e non mi ero mai chiesto se fosse stata la cosa giusta da fare, perché ero sicuro che fosse stata la cosa migliore. Sapevo di potermi totalmente fidare di Ave. Non la conoscevo da tanto, ma quando ero accanto a lei, stavo bene, era come se la conoscessi da sempre senza veramente conoscerla. E poi era così bella, bella da togliere il fiato, ma tutto questo, tutto il mondo oscuro che mi circonda da sempre e che circonda tutti i Sovranaturali, la sta prosciugando. Le sta togliendo tutta la vita da dentro, le sta togliendo tutta la bellezza, e non voglio questo per lei, preferisco che il Mondo Magico si distrugga piuttosto che sia lei a distruggersi.
Dovevo fare qualcosa.
Decisi di pensarci e parlarne bene con Cristal e Jason. Jason avrebbe capito o comunque, anche se non lo avesse fatto, mi sarebbe stato accanto in qualsiasi caso dopo aver saputo tutta la verità sulle Sorelle. Mentre Cristal, accetterà immediatamente qualsiasi cosa io decida di fare per salvare Ave.
Ripresi a camminare andando verso l'Addestramentiade. Quando arrivai, mi guardai attorno per cercare di trovare Ave, sperando che non fosse dentro una piattaforma ad allenarsi con Edric.
Smisi di girare su me stesso solo quando vidi Jason. Che ci faceva lì? Non doveva essere con Cristal?
Andai verso di lui e lui fece lo stesso " Jason, che ci fai qui? Dov'é Cristal? " Gli chiesi non capendo " Emh...Cristal è... È con... " Iniziò a balbettare " Jason, dov'è Cristal? Gli chiesi scandendo bene le parole " È...è con la madre di Ave " mi bastò quella frase per girarmi verso la porta ed iniziare a correre verso la sua stanza.
Arrivai e andai ad aprire la porta senza guardarmi attorno. Presi l'anello per spingerlo contro il muro, ma una mano sul mio braccio mi fermò.
" Caleb " mi chiamò qualcuno, e quando mi girai vidi Cristal accanto a me insieme a Caitlin. Lasciai perdere e mi misi di nuovo per aprire la porta " Caleb, aspetta ". Mi fermai e la guardai per la prima volta fissa negli occhi. " È con Edric, lasciala stare " Edric? Era con Edric? Perché era con quello stronzo?
" Perché Edric è con lei? " Le chiesi nero di rabbia " È stato l'unico in grado di calmarlo, ti prego, resta qui " mi supplicò. Questo non servì a placare la mia rabbia, ma quando mi girai a guardare Caitlin, vidi la disperazione, la tristezza e il rimorso nei suoi occhi, così decisi di non fare scenate, almeno non in quel momento.
Ritrassi il braccio lasciandolo correre lungo il fianco e poi mi girai totalmente verso Caitlin " Ditemi cosa sta succedendo ".
Ave's POV
Mi svegliai e sbattei le palpebre un po' di volte, capendo che intorno a me, era quasi tutto buio.
Ci misi solo qualche secondo ad accorgermi di un braccio stretto intorno alla mia vita. Mi girai di scatto e vidi Edric che mi guardava e sorrideva. Cercai di mettermi a sedere, ma la sua presa sulla mia vita, si fece più forte, impedendomi di alzarmi anche solo di un centimetro. " Hei " mi chiamò accarezzandomi i capelli " Perché sei ancora qua? Gli chiesi cercando di guardare ovunque tranne che i suoi occhi " Perché hai bisogno di me " mi disse sicuro di sè facendomi un sorriso " Io non ho bisogno di te, non ho bisogno di nessuno " dissi riuscendo finalmente a spostarmi un po' più lontano da lui, anche se non di molto. " Andiamo Ave, smettila di fare così. Non puoi sopportare tutto da sola, accetta l'aiuto dalle persone e non essere così testarda. Non hai bisogno di litigare con qualcuno in questo momento, hai solo bisogno di più gente possibile accanto a te, ed io ci voglio essere " quelle parole mi spiazzarono completamente. Non mi aspettavo che sotto quella corazza dura che Edric mostrava a tutti, ci fosse una persona così. Forse era solo il momento, ma per ora, mi andava bene così, avevo bisogno di questo, lui aveva ragione.
" Okay " fu la mia unica risposta. " Te la senti di pralarle? " Mi chiese riferendosi a mia madre. Annuii debolmente " Ma non voglio farlo da sola " ammisi timidamente " Non sarai sola " disse prima di prendermi la mano e trascinarmi fuori dal letto.
La sua mano intrecciata alla mia, mi fece venire i brividi. Erano dei brividi di piacere. Abbassai lo sguardo e sorrisi nel vedere le nostre mani unite. Quando tirai su la testa, vidi un ghigno sul suo viso mentre mi guardava, probabilmente aveva notato il mio sorriso guardando le nostre mani.
Camminammo verso la porta, e ci fermammo quando arrivammo davanti ad essa. " Sei pronta Ave, so che lo sei " disse Edric guardandomi dritto negli occhi. Feci un sospiro annuendo ed abbassai la testa. Le sue dita presero il mio mento tirandolo su " Hei, guardami " feci come mi aveva ordinato " Sei forte abbastanza Ave, e ora non sei più sola " disse. I suoi occhi bruciavano dentro i miei, e solo il suo sguardo, mi diede tutta la forza di cui avevo bisogno.
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#spazioautrice
Ragazzi vi prego non odiatemi, so che sono solo 1100 parole, ma questo è solo un capitolo di passaggio, nel prossimo ci sarà la " chiacchierata " tra Caitlin ed Ave.
Che me pensate del POV di Caleb?
Comunque, ho iniziato a scrivere due storie, si chiamano " Ruined " e " Hollywood star " mi farebbe veramente piacere se passaste a leggerli.
Bene, grazie per l'attenzione e al prossimo capitolo <3
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Supernatural: La rivolta
FantasyTutti hanno un oscuro segreto, e molti di noi, non ne sono nemmeno a conoscenza. Molti di noi non hanno idea di cosa stia succedendo nelle nostre vite. Non sono consapevoli di chi realmente sono. È come se fossero ciechi dentro, come se non riusciss...