Ave's POV
Tornai in camera dopo aver avvisato Caleb del mio nuovo tutor. Non era entusiasta, probabilmente per il semplice fatto che fosse un vampiro, come mi aveva detto Theo, non era mai corso ottimo sangue tra i due tipi di Sovranaturali.
Aspettai che arrivasse Cristal per dare la notizia anche a lei, sicuramente era insieme a Jason, stavano spesso insieme, ed ero contenta che Cristal si fosse trovata così bene con qualcuno, non volevo che rimanesse sola dopo tutto ciò che aveva fatto per me, ma io non potevo passare tanto tempo con lei, anche se avrei voluto.
Rimasi sul letto per qualche minuto pensando a quando avrei dovuto dirlo ad Edric e a quale sarebbe stata la sua reazione. Non gli piaceva Theo e non era difficile da capire, era evidente il fatto che non lo sopportasse, bastava guardare le occhiatacce che gli lanciava non appena lo vedeva. Non capivo questa sua ostilità nei suoi confronti, non aveva fatto assolutamente niente di male.
La porta della camera si aprì e vidi Cristal sulla soglia intenta a parlare con Jason " Allora ci vediamo dopo " lo salutò ridendo Cristal, lui annuì prima di sporgersi un po' verso di me e salutarmi. " Ciao Jason " ricambiai il suo saluto prima di risistemarmi per bene sul letto e sentire la porta della camera chiudersi.
Avevo fatto avere a Cristal un anello, volevo che si sentisse a casa almeno quanto me, non volevo che si sentisse inutile o da meno. " Com'è andata? " chiesi rispondendo ad un messaggio di Ian.
Avevo cercato di evitare le chiamate e le telefonate da parte di Bea, Mat e Ian, ed ero riuscita a non rispondergli la maggior parte delle volte, io e Cristal gli avevamo raccontato che eravamo fuori città perché i nostri genitori ci avevano organizzato un viaggio a sorpresa. Nonostante ci avessere infamato per non averli portati con noi, ci erano cascati, perciò questa questione era sistemata ancora per un po' di tempo, ora dovevamo inventare qualcosa di credibile da dire ai genitori di Cristal.
Non sapevo come avremo fatto dopo, ma non avevo alcuna voglia di pensarci. " Intendi con Jason? " mi chiese Cristal togliendosi le scarpe e venendo a sedersi vicino a me sul letto. " Certo, con chi sennò? Passate tutto il vostro tempo insieme " ridacchiai e lei prese un cuscino lanciandomelo addosso facendo aumentare solamente le mie risate e nascere le sue.
" È andata bene, mi ha portata all'Addestramentiade per la prima volta " sorrise " Capisco come mai passi tanto tempo là, quel posto è bellissimo, è come un complesso intreccio di tutti i più bei posti del mondo, un intreccio di natura " continuò a sorridere ed io annuii. " Si, è fantastico " concordai con lei stendendomi per poi sentirla stendersi accanto a me.
" Ho una novità da darti " annunciai e lei si tirò su poggiando tutto il suo peso sul gomito e guardandomi curiosa " Sarebbe? " mi chiese sorridendo. Amavo il fatto che avesse sempre il sorriso sul volto, quel sorriso bastava per entrambe.
Eravamo sempre state così, io la ragazza cupa e torbida, più sulle mie, mentre lei la ragazza solare e allegra, e per ora, mi andava bene così. " Ho trovato il mio tutor per i Remistis " dissi e lei si tirò immediatamente a sedere con un sorriso che andava da un orecchio all'altro e battè le mani contenta. " Chi è? Chi è? " mi chiese ansiosa. " Hei hei, calmati " dissi mettendo le mie mani sulle sue per fermarle e mettendomi a sedere difronte a lei. " È Theo " risposi ponendo fine alla sua ansia.
" Stai parlando del Theo decisamente molto figo che Edric non sopporta? " mi chiese ridacchiando " Proprio lui " annuii in accordo. Lei scoppiò in una fragorosa risata e la mia faccia assunse un'espressione confusa non capendo che cosa ci fosse di così divertente. Le sue risate si affievolirono e lei iniziò a parlare " Scusa, stavo solo pensando alla faccia che fa Edric quando vede Theo " scoppiai a ridere pure io e dovetti massaggiare la mia bocca dato che mi faceva male la mandibola per le troppe risate. " Hai notato come si aggrottano le sue sopracciglia quando lo vede? Sembrano quasi una cosa sola " continuò a ridere ed io feci lo stesso. " Oppure come diventano bianche le sue nocche per la forza che esercita nel suo pugno? O quel grugno che s'impossessa del suo viso quando si mette a parlare con te? " non potei fare a meno di continuare a ridere e caddi perfino dal letto per le troppe risate.
Gli occhi mi lacrimavano e la pancia mi faceva male almeno quanto la bocca. Cristal diventò seria solo per un secondo quando mi vide cadere prima di ricominciare a ridere anche più forte di prima se possibile. " Ave " mi chiamò " Si? " balbettai non riuscendo a parlare per via della mia risata. " Stanno bussando, ti prego vai tu, non riesco a muovermi, mi sento male " mi disse nascondendo il viso nel cuscino. " Perchè, io ti sembrò messa meglio? " continuai a ridere senza fiato. " Va bene, va bene, vado io " disse cercando di smettere di ridere ma senza alcun risultato.
Sentii la porta aprirsi, ma non avevo alcuna forza di girarmi e controllare chi fosse. " Chi è Cristal? " chiesi continuando a ridere. Non ricevetti risposta e le sue risate cessarono. Mi alzai faticosamente da terra sporgendomi verso la porta.
Le mie risate si fermarono come avevano fatto poco prima quelle di Cristal quando vidi Edric sulla soglia della porta " Edric " lo salutai mentre Cristal si spostò per farlo entrare. " Hei " mi salutò. " Cristal " salutò anche lei.
Io e lei ci guardammo per un attimo prima di scoppiare nuovamente a ridere piegandoci in due per le risate. Edric sorrise ridacchiando leggermente probabilmente influenzato da noi " Che cosa avete da ridere? " ci chiese continuando a ridacchiare. Ridemmo ancora più forte essendo consapevoli del fatto che lui non sapesse che le risate fossero su di lui.
" Niente Edric, niente " risposi quando la mia bocca si fermò. " Come stai? " mi chiese e divenni immediatamente seria ricordandomi che cosa avrei dovuto dirgli " Bene " risposi secca ed ansiosa allo stesso tempo. " Che hai? " mi chiese avvicinandosi di più a me. " Umh, credo di dover andare " disse Cristal ma la fermai prima che potesse prendere le scarpe. " Non ci provare nemmeno, tu resti qui " dissi e lei annuì ridacchiando.
" Ave, mi puoi dire che cavolo sta succedendo? " quasi pretese e capii che si stesse spazientendo. " Siediti " ordinai indicando gli il letto e lui, stranamente, mi diede ascolto. Presi posto accanto a lui mentre Cristal era al nostro lato in piedi e dietro il letto. Iniziai a borbottare qualcosa d'incomprensibile prendendo tempo e sperando che Cristal mi aiutasse, mentre rimase solamente in piedi con le braccia conserte a ridacchiare. " Vai al punto Ave " si stava irritando, e non volevo che gli arrivasse la notizia mentre era già irritato. " Okay, okay " presi un profondo respiro " Theo sarà il mio tutor per quanto riguarda i Remistis " dissi tutto d'un fiato.
Cristal smise di ridacchiare ed io iniziai a torturami le mani ancora più di prima. Vidi la sua mascella tendersi e le sue nocche diventare bianche. I suoi occhi si scurirono e passarono dall'azzurro al nero pece, mentre tutte le espressioni che avevamo precedentemente elencato io e Cristal presero posto nel suo corpo.
Si alzò lentamente in piedi e si girò verso di me altrettanto lentamente. " No, non lo sarà " affermò solamente. Non mi diede nemmeno il tempo di aprire bocca che s'incamminò velocemente verso la porta, l'aprì e la richiuse sbattendola e scomparendo dietro di essa.
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#spazioautrice
Si, sono ancora viva.
Non capite quanto mi dispiace avervi fatto aspettare tanto a lungo, e mi scuso se il capitolo è corto e non succede granchè, ma volevo darvi qualcosa da leggere dato che non pubblico da tipo un mese credo.
Ho una spiegazione per questo, so che a voi potrebbe non interessare, ma sono settimane che il blocco dello scrittore, ed é altrettanto tempo che cerco di scrivere qualcosa ma non riesco a tirare fuori niente di decente.
Mi dispiace ancora tanto e spero che il capitolo vi sia piaciuto. Spero anche che la nuova copertina sia di vostro gradimento.
Pensavo di fare un gruppo su WhatsApp, ditemi chi vuole entrare.
Insomma, fatemi sapere per tutto, a presto<3
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Supernatural: La rivolta
FantasyTutti hanno un oscuro segreto, e molti di noi, non ne sono nemmeno a conoscenza. Molti di noi non hanno idea di cosa stia succedendo nelle nostre vite. Non sono consapevoli di chi realmente sono. È come se fossero ciechi dentro, come se non riusciss...