Ave's POV
Edric era stato l'unico a capire di cosa avessi bisogno davvero in quel momento: stare sola. Ero sempre stata dell'idea che dentro ognuno di noi ci fosse un altro che non conosciamo, ma non pensavo che l'altra me sarebbe stata questa. Ora si spiegava come mai mi ero sempre sentita fuori posto, come se mi mancasse una parte di me. Ecco il perché del brivido più forte degli altri davanti alla tavola calda con Caleb: la tavola calda si chiamava " Merchis " e doveva essere piena di licantropi. Finalmente capivo perché, più ero vicina alla magia più i miei brividi erano forti. E ora? Cosa avrei fatto? Avrei aspettato che mia mamma tornasse oppure le avrei urlato contro per telefono? No, era meglio parlarle di persona. Non ero più molto sicura che fosse andata in giro per librerie. Ogni mia certezza era crollata. E Caleb? Magari mi era stato vicino solo perché sapeva che non sono umana. " Non sono umana " che cosa strana da pensare. Dovevo parlare con Caleb e con mia madre. Dovevo farmi chiarire molte cose e farmi dare molte spiegazioni. Ora capivo come mai mia madre era sempre così iperprotettiva: non è che non si fidava di me, aveva paura per me. Ma ora cosa avrei dovuto fare? Stravolgere totalmente la mia vita? Non potevo ma ormai era già totalmente stravolta. Poi Edric. Edric. Aveva qualcosa di diverso. Forse era quell'aria da duro chiuso in se steso, il fatto che non facesse trapelare nessun sentimento o forse erano i suoi capelli e i suoi occhi. Non aveva qualcosa di diverso, lui era diverso. Tutte le volte che avevo fantasticato su stregoni e mondi magici mi ero sempre immaginata il " principe stregone ", alto, capelli abbastanza corti, ma non troppo e neri, neri come la pece e degli occhi verdi, che alla fine non erano mai verdi perché andavano dal verde al cristallino, dal cristallino al rosso fuoco, dal rosso fuoco al giallo ambra... Oddio! Verde, azzurro, rosso, giallo... Erano i colori che rappresentavano i Sopranaturali. Credo di aver sempre saputo, in fondo, che tutto questo fosse vero.- Che hai da guardare lupo? - disse scocciato Edric a Caleb che gli lanciava occhiatacce continuamente. Erano fuori dalla stanza in cui avevano lasciato Ave, entrambi appoggiati alla parete ma da due lati opposti della porta, o di dove ci sarebbe stata la porta - Lo hai fatto di proposito vero? - - Cosa? - - Di alzare il tavolo - - Non so di cosa tu stia parlando - rispose Edric - Si lo sai. Perché lo hai fatto? - - Perché era divertente. Peccato che tu non sia caduto, hai i riflessi più pronti di quanto mi aspettassi - - So che voi stregoni vi credete migliori degli altri Sopranaturali, ma ti informo che non è così. E comunque si, certo che ho i riflessi pronti, sono un lupo - - Si da il caso che ci crediamo migliori degli altri perché lo siamo, i vampiri sono dei parassiti succhia sangue, voi siete cani e le fate hanno perso credibilità da quando la Disney ha fatto Trilli, non che fossero tanto credibili anche prima, intendiamoci - - Mi dici che problema hai? Ti credi superiore a tutti ma fidati, non lo sei - - Io non ho nessun problema, non sono io quello che va dietro ad un'umana che neanche lo degna di uno sguardo - - Cosa? - - Pensi che nessuno abbia notato come guardi Aveline? Ma è evidente che lei non ti guarda nello stesso modo - - Non sono affari tuoi - scattò Caleb - Come vuoi lupo. E in quel momento Ave uscì dalla stanza. Caleb si girò immediatamente verso di lei e l'abbracciò - Tutto bene? - chiese Caleb preoccupato - mi dispiace non averti potuto dire nulla... - ma Ave lo interruppe e lo scansò - No Caleb. Non scusarti, ma sopratutto non parlarmi e non avvicinarti mai più a me - Caleb spalancò gli occhi - Ma... - - No niente ma. Succede una cosa del genere nella mia vita e tu non mi dici niente!? Te lo avevo detto che non potevi decidere tu della mia vita. Ma come hai potuto? Come hai potuto vivere da me e fare finta di nulla? Come hai potuto mentirmi così, su una cosa così importante? - Ave non diede nemmeno il tempo a Caleb di dire una sola sillaba che aveva già ripreso a parlare - Voglio che non ti avvicini mai più a me - disse girandosi verso Edric - Andiamo alla Sala comune, ho molte cose da chiedere - e poi, senza aspettare la risposta del ragazzo fece lo stesso percorso di prima solo a ritroso. Senza sapere come, Ave, riconobbe il punto in cui ci doveva essere la porta della Sala comune, si spostò per far passare Edric e fargli " aprire " la porta. Entrarono e si diressero nuovamente verso il gruppo con cui erano prima - Immagino che nel gruppo di prima fossero tutti stregoni vero? - chiese Ave ad Edric - Si, tutti stregoni - - Quindi Kate è una strega? - - Si, è una strega. Arrivarono davanti al gruppetto, il primo a girarsi fu il ragazzo di prima - Mathwe Strit - sussurrò Edric ad Ave e lei intuì che fosse il nome del ragazzo - Sa tutto? - si rivolse Mathew a Caleb. Lui esitò - - Allora Merchis, spero che sappia tutto - - Si, so tutto - disse Ave. - Ti hanno spiegato cos'é la Striscia? - chiese Mathew - Si, me lo hanno detto - - Acconsenti ancora a dirci di che colore sia per te? - Ave si limitò ad annuire. Mathew fece strada e il gruppetto lo seguì fuori dalla Sala comune. Si risistemarono nella stessa posizione di prima e Mathew chiese ancora - Di che colore è? - Ave si guardò intorno e poi si accorse che mancava qualcuno - Dov'è Cristal - chiese - Sta bene, è con l'altro Merchis - le rispose Edric - Bene - e si voltò nuovamente verso la scia - Allora? - chiese Mathew impaziente. Ave guardò Edric come per essere sicura di quello che facesse, lui annuì e poi le si mise accanto - È... È bianca - - È umana - dichiarò Mathew ed Ave tirò un sospiro di sollievo, poi mentre qualcuno si stava spostando dalla formazione a semicerchio - Aspettate! - si girarono verso di lei - È diventata blu! - e tutti la guardarono stupiti - Sta cambiando però, ora è rossa - erano tutti ancora più increduli - Sta cambiando ancora. È diventata gialla - si sentì qualche risatina, probabilmente pensavano che stesse bluffando - Ora è verde! E ora è di nuovo blu, fermi è tornata bianca! Tutti sussultarono - No! - disse qualcuno - non può essere una delle sorelle.
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Supernatural: La rivolta
FantasyTutti hanno un oscuro segreto, e molti di noi, non ne sono nemmeno a conoscenza. Molti di noi non hanno idea di cosa stia succedendo nelle nostre vite. Non sono consapevoli di chi realmente sono. È come se fossero ciechi dentro, come se non riusciss...