𝗬𝗼𝘂'𝗿𝗲 𝗠𝘆 𝗦𝘂𝗽𝗲𝗿𝗵𝗲𝗿𝗼 - 𝘢 𝘉𝘕𝘏𝘈 𝘧𝘢𝘯𝘧𝘪𝘤

16.

---NOTA AUTRICE---
Broccoli/e perdonate la mia assenza, ma è un periodo molto particolare! Anyway spero che questo capitolo vi piaccia e mi raccomando LEGGETE L'"ANGOLO AUTRICE" a fine pagina, devo dirvi un po' di cosette importanti! Detto questo, vi lascio alla parte e... Buona lettura!!!

Todoroki pov
Sono stato un deficente, non avrei mai dovuto rispondere a quel maledetto venditore di Melonpan: ho sottovalutato il potenziale della stampa e della divulgazione delle informazioni, mettendo in pericolo una delle poche persone che mi sta a cuore.

Mi tormento con questi pensieri mentre siamo tutti radunati nel cortile interno della scuola ed Aizawa-Sensei sta provvedendo a sistemare, raggruppare e contare i vari studenti delle varie classi: quando arriva il nostro turno comunica agli altri di andare in aula, dove svolgeranno normalmente le lezioni, con l'unica differenza che al posto suo avranno come insiegnate Present Mic. Poi con sguardo severo il professore si rivolge verso me e mia sorella facendoci cenno con la testa di seguirlo.

Camminiamo per i vasti corridoi dell'istituto finché non giungiamo in direzione, proprio dal preside Nezu.

Aizawa-Sensei bussa tre colpetti alla porta per poi entrare: ci scambiamo tutti il buongiorno reciprocamente e ci mettiamo a sedere lasciando la parola al dirigente.
"Ragazzi, sono molto confuso e dispiaciuto riguardo alla situazione che si è andata a creare, ma non so come intervenire se voi non mi spiegate esattamente cosa è successo e come mai all'improvviso sono saltate fuori queste voci... Insomma, signorino Todoroki, dovrebbe saperlo che dopo lo scontro con l'Unione dei Villain lei, il signorino Bakugo ed il signorino Midoriya siete sotto i riflettori... Avete sconfitto il supercattivo Shigaraki Tomura, mi sembra il minimo, come mi sembra assurdo che tu non te ne renda conto..."

Conclude con quella sua voce acuta e tranquilla di sempre, lasciandomi piena parola.
"Ha ragione preside Nezu, tuttavia posso spiegarle. L'altro giorno io e mia sorella Yokūbo siamo usciti a fare due passi quando ci siamo fermati per comprare del Melonpan: il venditore del dolce mi ha fatto domande su di lei, chiedendomi chi fosse. È vero, avrei potuto deviare il discorso ma riflettendoci non potevo né dirgli la verità né che era una mia semplice amica, perché avrebbe potuto prendersi troppa confidenza e riempire mia sorella di domande, quindi la cosa migliore da fare in quel momento mi è sembrata dirgli che era la mia ragazza, con la speranza che si intimorisse della mia gelosia e che la lasciasse stare. Al momento sembrava tutto a posto, non vi ho proprio dato peso ma adesso..."

"Adesso siete in un bel pasticcio..."
Mi interrompe il professor Aizawa.

"Bisogna trovare una soluzione..."
Aggiunge il preside Nezu incrociando le dita delle mani e tramutando il suo sguardo da topino innocente ad un qualcosa di più serio e preoccupato.

Midoriya pov
Il professor Mic parla ma io non lo ascolto... Ho le mani che mi tremano, il battito accellerato e lo sguardo perso nel vuoto con le lacrime che bruciano per la fatica che sto impiegando a tenerle negli occhi... E così... È questo che si prova alla prima delusione d'amore eh...? Stringo con forza il tessuto della mia camicia mentre deglutisco profondamente con la speranza di non crollare... Ma com'è possibile, Yokūbo-chan e Todoroki-kun non sono proprio il genere di persone che farebbero una cosa del genere mettendosi sulla bocca di tutti... Sento che c'è una spiegazione a tutto questo ma allo stesso tempo sento i pezzi del mio cuore scendere nel punto più basso del mio stomaco, provocandomi fitte dolorosissime.

"Sensei, mi perdoni posso andare al bagno?"
Chiedo alzando la mano, non potendone più di sentire la lezione.

Il professore annuisce ed io a passo svelto esco dall'aula e raggiungo il bagno dei maschi dove entro in una delle cabine e mi ci chiudo dentro. Una volta assicuratomi di essere completamente solo poggio la schiena sulla parete e scivolo giù fino a toccare terra con il sedere, mentre inizio a piangere disperatamente.