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---NOTA AUTRICE---
Allora broccoletti/e, come avrete notato qui sopra è linkata una canzone come ho fatto già in precedenza con altri capitoli.
Per rendere bene l'atmosfera dei capitoli cardine per le relazioni di Yokūbo con i ragazzi sto aggiungendo a ciascuno di essi una "soundtrack" che, in questo caso, è Cinnamon Girl, di Lana del Rey.
Come al solito il momento in cui dovrete fare partire la canzone è segnalato dalla scritta Music start e ci tengo sempre a ricordare che qualora i vostri gusti musicali non dovessero corrispondere alla mia scelta non siete obbligati/e ad ascoltare...
Detto questo, vi auguro una buona lettura di questo capitolo che per me è davvero speciale!

Yokūbo pov
"Izuku! Izuku, ti prego ti fermi un secondo?! Mi vuoi dire dove stiamo andand-AAAAAARGGHHHH!!!"
Urlo stretta al ragazzo in questione mentre saltiamo da un tetto all'altro grazie al suo quirk: quando a scuola ho scoperto che aveva ereditato la sua unicità da All Might per poco non svenivo.

"Scusami Yokūbo-chan ma se non ci sbrighiamo faremo tardi, il sole sta già tramontando!"

Ma come fa a rimanere tranquillo, non ha paura di cadere giù? Ah, no giusto, lui ha un attimo combattuto contro la famosa League Of Villain, nella battaglia che ha fatto scalpore in tutto il mondo, di cosa dovrebbe preoccuparsi? A volte a causa del suo volto innocente ci dimentichiamo davvero della forza di questo ragazzo.

"Tieniti, scendiamo un bel po'! Ma tranquilla, è tutto calcolato!"
Dice stringendo la presa sul mio fianco scoperto facendomi diventare del colore dei miei capelli, per poi farmi esplodere nell'ennesimo urlo quando lo vedo buttarsi giù da un grattacielo atterrando con potenza nel bel mezzo della piazza, dove tutti, ovviamente, si fermano a guardarci.

"E-ehm... Salve?"
Prova a dire il broccoletto mentre una folla di ragazze e giornalisti lo sommerge cacciandomi via...

Certo che è quasi più popolare di mio fratello!

"Vaaa bene gente, adesso se permettete dovrei rubarvelo per un po'!"
Dico ironica facendomi strada tra la calca e trascinando per la mano Izuku fuori da quel casino, lasciando alle mie spalle lo scroscio dei flash delle macchine fotografiche dei paparazzi.

"Era calcolato anche questo?"
Sorrido sarcastica intimidendo il ragazzo al mio fianco già impegnato a cercare la linea metropolitana più adatta per il nostro tragitto.

Con l'indice segue i vari tracciati colorati stampati sul tabellone, nel tentativo di costruire un itinerario: le sue dita sono grandi e forti, sicuramente consumate dai duri allenamenti, mentre la mano è rovinata da tante evidenti cicatrici, che lo rendono ai miei occhi, ancora più speciale.

E se quelle dita mi toccassero, non come un'amica ma come un qualcosa di più?

Come le dita di Katsuki, che bramavano ogni singolo centimetro della mia pelle nuda, in cerca del punto perfetto: quel tocco tremante e possessivo che solo un ragazzo sa avere.

Invece le mani di Midoriya mi sono sempre sembrate curiose, piene di vita, costantemente impegnate a disegnare, a rappresentare con immensa maestria tutto ciò che viene catturato dalle sue iridi verdi.

"Ci sono! Linea 4! Passa tra 5 minuti, dovremmo farcela!"

La cosa che più mi sorprende è l'organizzazione precisa del mio amico, quasi come se stesse preparando questo appuntamento da giorni, forse settimane...

Diretti alla piattaforma passiamo davanti ai vari negozi presenti nella stazione, affollata da impiegati e studenti.

"Gelato?"
Propone il verde, ricevendo il mio pieno consenso: quindi ci fermiamo in una gelateria e prendiamo due coni, uno alla fragola per lui, uno alla menta per me... Ma perché sembra tutto fatto a posta?

𝗬𝗼𝘂'𝗿𝗲 𝗠𝘆 𝗦𝘂𝗽𝗲𝗿𝗵𝗲𝗿𝗼 - 𝘢 𝘉𝘕𝘏𝘈 𝘧𝘢𝘯𝘧𝘪𝘤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora