Chapter 23: Cells

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"Delle mura di pietra non creano una prigione, così come delle sbarre non creano una gabbia."
ㅡRichard Lovelace

Il tuo corpo si irrigidì mentre fissasti il volto familiare dell'uomo che avevi offeso, il marchio sulla tua mano sembrò tirarti verso di lui.

Serri la mascella, infastidita da cosa stesse facendo il marchio alla tua mente e al tuo corpo.

"Conosci il capitano?" Sbottò Jimin al ragazzo, osservandolo con occhi privi di pietà. "Deve essere così, altrimenti non l'avresti chiamata per nome."

"Esatto." Concordò Barbablù, fissando anche lui il moro. "Che c'è tra te e la Regina dei Pirati?"

Fai a entrambi il cenno di smettere, temendo che le loro domande gli avrebbero fatto sputare la verità.

Se era stato onesto con te sulla spieggia, allora non poteva mentire... e fargli interrogare la tua assicurazione sarebbe sciocco da parte tua.

"Lasciateci soli." Ordini. "Gli parlerò da sola."

Jimin aggrottò le sopracciglia alla tua richiesta, sollevò lo sguardo verso la tua figura mentre abbassò la voce per parlarti, la sua mano ti afferrò gentilmente per l'avambraccio.

"Sono certo delle tue capacità." Iniziò lui. "Ma sei sicura che desideri restare da sola con questo uomo? Il suo aspetto è..."

Fece una pausa, analizzando i gioielli che sembravano essere incastonati nella pelle del prigioniero.

"Strano." Finì, tornando a guardarti.

Annuisci, tirando via il braccio dalla sua presa, indurendo leggermente lo sguardo.

"Sono sicura." Confermi. "Vai a celebrare con gli altri. Ma metti di guardia due marinai capaci di combattere. Nessuno dovrà bere più di un litro di alcool. Se dovremmo combattere di nuovo, dovranno essere sobri."

Jimin ridacchiò.

"Sarà già un po' tardi per alcuni."

Gli lanci un'occhiataccia e lui alzò scherzosamente le mani in segno di resa.

"Sì, capitano." Ridacchiò, afferrando con le dita una piccola ciocca dei tuoi capelli, tastando la morbidezza per alcuni istanti. "Farò in modo che i tuoi ordini vengano sempre obbediti."

Rimani a guardare quando fece cadere i capelli dalla sua presa, ti fece l'occhiolino prima di ritornare sul pontile superiore della nave, Taehyung lo seguì subito dopo.

Anche Barbablù ti guardò con un accenno di preoccupazione, ti diete una pacca sulla spalla mentre uscì.

"Saremo qui ad un fischio, ragazza." Disse, guardando con sguardo truce l'uomo nella cella. "Chiamaci se hai bisogno. Capito?"

Annuisci, offrendo all'uomo un dolce sorriso rassicurante.

Lo senti mentre salì le scale di legno, la porta si chiuse alle sue spalle, lasciandoti tutta sola con la sirena trasformata.

Emetti uno sbuffo mentre afferri un secchio posto vicino al muro, lo metti al contrario per sederti sopra esso.

Jungkook ti guardò in attesa, la sua figura nuda tremò nel freddo umido della sua cella mentre i suoi grandi occhi blu ti analizzarono.

Lo guardi per alcuni secondi e sospiri quando osservasti il suo stato miserabile.

Sgranò gli occhi quando ti vide spogliarti della tua grande giacca, rimuovendola dalle tue spalle prima di farla passare attraverso le sbarre di ferro, con uno sguardo pieno di pietà.

𝐌𝐢𝐬𝐭▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora