Chapter 31: Voices

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"La voce umana è l'organo dell'anima."- Henry Wadsworth Longsellow

"L'ho sentito una volta-- la scatola musicale."

"La sua melodia mi tormenta ancora adesso. La canzone dei dannati sovrasta il suono delle onde."

"Dicevano che le canzoni del primo fossero lì dentro--intrappolate, in attesa di esser liberate. Ma a me non sembrarono canzoni--non quelle vere--mi sembrarono urla. Ho sentito il pianto delle madri che hanno perso i loro amati nel mare. Ho sentito i sussurri degli amanti nelle lagune. Ho sentito gli ultimi respiri dei marinai."

"Io sento mia moglie e mio figlio. 'Ancora una volta' le dissi ' Ancora una volta e potremo vivere come Re per il resto della nostra vita'. Mentii. Sapevo di star mentendo. Non ne avevo mai abbastanza, anche quando diventava troppo-- più di quanto meritassi."

"Sai perchè la scatola musicale è così potente? Come controlla il mare? Nemmeno io... ma, se dovessi tirare ad indovinare, direi che è perchè per sino le onde sono spaventate da quel terribile suono. Una volta che lo senti, non lascia più la tua mente."

"Non ce la faccio più. Sono stufo di sentirlo--ancora e ancora e ancora."

"E' forte--Troppo forte! Così forte che non lo riesco più a sopportare! Così forte che mi fa venir voglia di strapparmi i timpani! Ma non funzionerebbe... la canzone è ormai nella mia testa... che suona a ripetizione."

"Per questo devo morire."

"Forse... Forse funzionerà. Potrò stare di nuovo assieme a mia moglie e mio figlio. Forse la musica si fermerà!-"

-

Il sudore freddo bagnava la tua fronte quando apristi gli occhi. Non scattasti in piedi dalla paura, non ci saresti riuscita. Il tuo corpo era rigido, esausto dalla notte passata in bianco, a girarti e rigirarti. Per sino respirare fu doloroso.

La voce dell'uomo era ancora nelle tue orecchie. Le sue ultime parole seguite dal suono di uno sparo. Non era un sogno. Non c'erano immagini o sensazioni... solo la sua voce.

No avevi mai sentito nessuno con una voce così persa--così sconfitta. Ti sembrò quasi la tua. Quando arrivasti per la prima volta nei Quattro regni, parlavi proprio come parlava lui. Eri spaventata--terrorizzata al pensiero che non saresti più riuscita a tornare a casa. Ora, non riuscivi a provare nulla se non calda, incandescente rabbia.

Quando riuscisti finalmente a trovare la forza per metterti seduta, appoggiasti la testa contro la testiera di legno del letto e richiudesti gli occhi.

Non sapevi per quanto ancora avresti dovuto recitare la parte della salvatrice di mondi. Sapevi solo che dovevi farlo. Non importava quanto suonasse ingiusto o quanto ne fossi stanca.

Non era un compito facile--non che pensassi che lo sarebbe stato--e ad un certo punto cominciasti a chiederti se ne valesse la pena.

Aspettavano tutti che tornassi.

Ma forse non lo avresti meritato.

Tirasti via le coperte e ti alzasti dal letto, ignorando l'improvviso giramento di testa che ti colpì, e, dopo esserti vestita, ti avvicinasti allo specchio ad altezza uomo che si trovava dalla parte opposta della tua stanza.

Avevi un aspetto orribile. Eri magra--troppo magra per essere in salute--e le scure occhiaie andavano in contrasto con la tua pelle abbronzata. I tuoi capelli erano un disastro e per sino la luce dei tuoi occhi blu sembrò essersi spenta. Le tue guance si erano infossate a causa della mancanza di appetito, facendoti sembrare più uno zombie che una regina dei pirati. Nonostante tutte le imperfezioni allo specchio, una in particolare catturò la tua attenzione.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 18 ⏰

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𝐌𝐢𝐬𝐭▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora