Chapter 11: Songs

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"Una vecchia canzone, migliaia di vecchi ricordi."
ㅡAnonimo

"Buongiorno anche a te."

Aggrotti le sopracciglia al saluto sarcastico di Jimin, sul suo volto aveva stampato il suo iconico ghigno quando analizzò la tua espressione meno felice.

Dopo la tua piccola conversazione con Hoseok, non eri esattamente dell'umore per venir presa in giro o 'divertita', come lo voleva interpretare Jimin.

Ora, avevi un altro problema tra le mani.

Come se venir scambiata per una sirena e venir rapita non fosse già abbastanza per rendere interessante questo mondo, ora dovevi preoccuparti del fatto che avevi del tempo estremamente limitato prima di trasformarti in una moglie eterna di una sirena.

Sospiri profondamente solo a pensarci.

"Non sono dell'umore." Borbotti, camminando verso il tavolo di legno che si trovava al centro della stanza, del cibo caldo aspettava il tuo arrivo.

Il capitano dai capelli blu sollevò un sopracciglio al tuo atteggiamento, trovando abbastanza esilarante la tua miseria.

Camminò verso di te e prese un posto al tuo fianco, posò la testa sulle sue braccia mentre ti guardò mangiare.

"Qualcuno qui si è svegliato con la luna storta." Disse, sorridendoti.

Lo ignori, continuando a mangiare il tuo cibo.

"Come ti senti?" Domandò, sollevando una mano per posarla sulla tua fronte.

Ti allontani di scatto e gli lanci un'occhiataccia.

Lui rise.

"Vuoi dirmi che cosa ti è successo?" Mugugnò lui, abbassando la sua mano. "Già provi l'astinenza dal mare? Siamo sulla terra ferma da solo un giorno e ti senti già male? Sei una sirena strana."

"Non sono una sirena." Sbotti, voltandoti per guardarlo. "Te l'ho già detto innumerevoli volte."

Lui ridacchiò semplicemente al tuo fastidio, divertito.

Tu, d'altro canto, non eri affatto divertita.

Non sapevi perchè ti stessi arrabbiando così facilmente. Dopo tutto, si stava solo comportando come a suo solito, ma questo fece poco nel consolare la tua rabbia crescente.

Eri arrabbiata.

Forse tutti questi viaggi spazio temporali stavano iniziando a darti alla testa.

Era troppo chiedere una pausa ogni tanto? Perchè dovevi sempre scappare da dei mostri o venir trascinata in situazioni pericolose? Dovevi sempre essere maledetta?

Sapevi che la tua rabbia non era rivolta al Jimin di questo universo, ma questo non ti fermò dal desiderare di sfogarla su di lui, per quanto infantile possa sembrare. Dopo tutto, era la ragione principale della tua impossibilità di sistemare qualsiasi maledizione avessi a che fare in questo momento.

Se gli dicessi la verità, ti venderebbe. Se continuassi a mentirgli, ti venderebbe.

Potevi solo essere grata di non essere stupida come tutti credevano che tu fossi e che potessi leggere il capitano come un libro.

Ci teneva alla tua salute? Sì, certo. Ma solo come merce. Se fossi stata una sconosciuta, non ti avrebbe degnato nemmeno di uno sguardo, quella era la verità.

Questo Park Jimin era il tipo di persona che ti sgozzerebbe con un sorriso in faccia.

E lo odiavi per questo.

𝐌𝐢𝐬𝐭▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora