Chapter 1: Distractions

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"La libertà dalla distrazione mentale equivale a potere."
ㅡDan Millman

"Lei chi è?"

Rilasci un sospiro profondo quando il tuo corpo iniziò lentamente a risvegliarsi. La tua testa martellava dal dolore e i tuoi lembi erano indolenziti per una qualche ragione ignota.

Dio, quanto odiavi questa parte.

"Come dovrei saperlo?"

Ribattè un'altra voce.

"Secondo te com'è finita qui?"

"Non ne sono sicuro. Forse dei pirati l'hanno portata qui nella speranza di venderla?"

Un silenzioso lamento lasciò le tue labbra mentre apristi gli occhi, completamente sveglia.

Potevi sentire il tuo corpo barcollare quando sollevasti una mano per massaggiarti la testa dondolante.

"E' sveglia."

"Sì. Lo vedo."

Il tuo sguardo si spostò lentamente in giro per la stanza, aggrotti le sopracciglia mentre osservi ciò che ti circondava.

Ti trovavi in una qualche sorta di cella. Le mura erano fatte interamente di pietra e il pavimento su cui giacevi era freddo ed umido, il che ti fece credere che, dovunque ti trovasti, c'era dell'acqua nelle vicinanze.

"Per una volta vorrei essere cosciente quando vado in un altro mondo." Sussurri a te stessa.

"Che cosa stai borbottando, ragazzina?"

Sollevi le sopracciglia al titolo ed alzi lo sguardo per incontrare quello dell'uomo che si trovava dall'altra parte delle sbarre di ferro.

Non riconoscevi quest'uomo. Aveva i capelli di una chiara tonalità di biondo e i suoi occhi color smeraldo erano bui e freddi mentre ti fissarono, la sua mano riposava comodamente sulla sua spada.

Devono essere dei soldati di qualche tipo.

"Dove mi trovo?" Domandi nonostante la gola secca.

L'altra guardia rise, i suoi capelli argentati brillarono sotto la poca quantità di luce che passava attraverso la finestra della tua cella.

Questa guardia era un signore anziano dal viso gentile, era leggermente più basso rispetto all'uomo al suo fianco, ma qualcosa ti diceva che era molto rispettato, specialmente a causa del mantello dorato che pendeva dalla sua armatura.

"Devi aver bevuto un bel po'." Scherzò. "Sei nella capitale, giovane."

Scacci un lamento, posando al testa tra le mani.

Non era per niente utile.

"Perchè sono in una cella?" Domandi, spolverando le tue vesti con le mani prima di alarti in piedi.

La guardia più giovane sogghignò.

"Ti abbiamo trovata sulla costa." Disse. "E non tolleriamo gli ubriachi-"

"Abbiamo cercato di svegliarti, ma non rispondevi." Disse gentilmente l'uomo più anziano. "Ti abbiamo portata qui per assicurarci che le onde non ti riportassero nell'oceano."

Offri all'uomo anziano un sorriso, in segno di apprezzamento.

"Grazie." Rispondi. "Ma, come potete vedere, sono completamente sveglia e sono pronta a tornare nel mondo reale. Perciò, se potreste farmi il favore di aprire la porta, tolgo il disturbo-"

𝐌𝐢𝐬𝐭▶ bts x reader (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora