PTSD
<<Kate, devi riposare>>. Disse Aaron, lei scosse la testa distogliendo lo sguardo.
<<So quello che faccio>>. Rispose Kate, tentò di alzarsi ma Aaron si chinò in avanti poggiando le mani sulle sue gambe, il viso del ragazzo costringeva Kate a guardarlo negli occhi.
<<Non essere stupida, Kate. Sai meglio di me che se obblighi il tuo corpo a sforzarsi in questo modo finirà male. Ti ricordo che hai ancora una ferita al braccio e un trauma cranico>>.
<<Ho fatto degli esercizi che mi sono serviti>>. Aaron sorrise avvicinando le labbra a quelle di Kate. La ragazza si tirò indietro con la testa, per la prima volta, da quando aveva scoperto di provare delle cose per Julian, stava alla larga dai suoi fratellastri.
<<Il sesso non vale come esercizi>>. Disse Aaron sorridendo ancora. Kate socchiuse le labbra rimanendo quasi scioccata dalla sua affermazione, sembrava che in quella casa tutti fossero a conoscenza della vita sessuale di Kate.
<<In realtà si, ma tu come fai a saperlo? Ho per caso scritto in fronte che faccio sesso?>>. Chiese Kate allontanandosi da lui, si alzò dalla sedia spostandolo, finalmente avrebbe ripreso a respirare in modo normale.
<<Sai, i muri non sono proprio insonorizzati, abbiamo sentito spesso la tua voce ansimare>>.
<<Beh io mi masturbo, ok? È normale>>. Disse imbarazzata, si girò per poter salire, ma si scontrò con Julian. La guardò con le sopracciglia alzate.
<<Ti vergogni di me?>>. Kate scosse la testa, visibilmente persa nei suoi occhi, lo amava talmente tanto da penzolare dalle sue labbra. <<Allora perché non lo dici?>>. Le passò una mano sulla spalla, fece scivolare le dita lungo il braccio provocandole un brivido, le mancò il respiro per pochi secondi.
<<Noi andiamo a letto insieme, Aaron. Sempre, tutte le notti>>. Rispose ad Aaron senza mai distogliere lo sguardo da Julian, erano persi, si desideravano sempre, si guardavano in modo diverso.
<<Beh, in tal caso sappiate che non serve come esercizio. Kate, sai che...>>. Kate lo interruppe, stavolta si girò verso Aaron impedendogli di parlare, era l'unico che avrebbe potuto calmare gli animi dei ragazzi, se avesse detto che non poteva andare avanti con il piano per colpa dei suoi acciacchi si sarebbero fermati, o avrebbero fatto a meno di lei.
<<Ti ho detto che sto bene...>> Aaron alzò le mani.
<<Devo finire di visitarti>>. Disse ancora Aaron, Kate sospirò e si sedette sulla sedia, Julian prese da mangiare e si sedette guardandoli.
.
AARON POV
Sorridevo, mostravo a tutti quanto stavo bene ma non era così. Ero un ragazzo romantico, amavo corteggiare le ragazze, non farle mancare nulla, ma con Kate era diverso. Mi ero spinto oltre con lei, l'avevo condivisa con Jack, lui desiderava farlo e io lo accontentai, la cosa più eccitante che avessi mai fatto nella vita, con lei era tutto così folle, la vita prima di conoscerla era monotona, nonostante l'avesse molto più frenetica di quella dei fratelli, salvare vite non era da tutti ma da quando era apparsa Kate era tutto diverso. Non avevo mai visto Julian così geloso, restava lì fermo a guardarci, sulla sedia accanto a noi, mentre io con pazienza le controllavo la ferita sul braccio, ormai i punti erano caduti. Passai la mano sul taglio profondo sospirando.
<<Kate, sforzarti ora non sarebbe il massimo>>.
<<Perché non puoi semplicemente dirmi che sto bene?>>. Chiese Kate guardandomi, i suoi occhi castani penetrarono nei miei azzurri, aveva uno sguardo diverso dalle altre, riuscivo a vedere la sofferenza dentro di lei, la voglia di voler fare di più nonostante tutto.
STAI LEGGENDO
(Revisione) Assassin Night (Completa🦋)
ActionKate Brown, un'ereditiera, cresce con il suo maggiordomo Gregor, a quattro anni, dopo la morte dei suoi genitori, le insegna a combattere, ingannare e manipolare da brava spia. Cresce con quella idea finché un giorno alla sua porta non si presenta u...