17. Il trauma cranico

2.1K 87 44
                                    

CAPITOLO 17

Il trauma cranico

Avevano dormito poco, avevano ben altro da fare, come: parlare, baciarsi tutta la notte e cercare di non farsi scoprire dai ragazzi della casa. Per la prima volta, mentre si guardavano negli occhi per prendere fiato, Kate gli disse qualcosa che lo fece stranire.

<<Non dirai di noi agli altri, vero?>>.

<<Se credi che lo dirò solo per vantarmi di quello che hai fatto con me allora sta certa che non lo farò, io parlo con i miei fratelli per confidarmi con qualcuno, ma se ti vergogni così tanto di me...>>.

<<No>>. Lo fermò posizionandosi per bene sul letto, si girò verso di lui che la imitò mettendosi seduto sul letto. <<Non mi vergogno di te>>.

<<Allora perché non vuoi che lo sappiano?>>.

<<Potremmo tenerlo per noi, per un po' almeno, finché non sarò sicura>>. Disse lei alzandosi, prese le scarpe in fondo al letto per poter andare via.

<<Essere sicura di cosa?>>. Chiese Julian guardandola tutto il tempo, ma lei fu evasiva. Kate sollevò le spalle per poi sorridere.

<<Mi piace questa curiosità, tienila per te e sarai una brava spia>>. Aprì la porta silenziosamente e uscì, a passo lento tentò di avvicinarsi alla sua stanza, ma quando aprì la porta i ragazzi uscirono per poter iniziare la giornata. Lei spinse le scarpe all'interno della stanza e sollevò le braccia stiracchiandosi, facendo intuire loro di essersi appena svegliata, ma un minimo di sospetto venne a tutti. Kate indossava gli stessi abiti del giorno prima, non portava le scarpe ai piedi come sempre e soprattutto si era svegliata tardi, solitamente lei si svegliava almeno due ore prima per andare a correre. I ragazzi se ne resero conto, la guardarono sospettosi ma lei entrò in camera e mise le scarpe lasciando la porta aperta.

<<Com'è andata la lezione di ieri?>>. Chiese Daniel. Kate deglutì rumorosamente cercando di capire a cosa si stesse riferendo, poi annuì ricordando quello che aveva "insegnato" a Julian il giorno prima. Il ragazzo si avvicinò a lei sbadigliando, dormire in casa non era una novità, lo faceva spesso, per il piacere dei suoi genitori, ora però lo stava facendo anche per Kate.

<<Lui è molto bravo, insomma, dovrà fare ancora un po' di pratica, ma in meno di una settimana riuscirà a prendere il cellulare dalla borsa di Jayde>>. Si alzò dal letto e uscì dalla stanza insieme a Daniel, a quel punto chiuse la porta alle sue spalle, i ragazzi fissavano in modo strano anche il suo letto perfettamente fatto, come se nessuno avesse dormito lì.

<<Non sei andata a correre?>>. La domanda le fu rivolta da Jason, lei scosse la testa e cercò una rapida risposta.

<<No, io sono rimasta tutta la notte a perfezionare il piano, credo di non aver affatto dormito>>.

<<Quindi ci sono novità?>>. Stavolta fu Jack a parlare. Kate annuì e guardò i diretti interessati.

<<Ho pensato che sarebbe troppo rischioso se Daniel entrasse a darvi il cellulare, così pensavo che sarò io a consegnarlo. Ci sarà uno scambio tra i due telefoni, quello di Jayde e quello finto programmato a posta. Jack o...>>. Mi soffermai guardando l'uomo che se ne fregava altamente del piano. <<Luke, uno dei due arriverà portandomi il cellulare vero, dopo aver ovviamente copiato tutto ciò che c'è sopra. A quel punto sarò io a consegnarlo direttamente a Daniel. Mi avvicinerò all'auto e faremo lo scambio>>. 

(Revisione) Assassin Night (Completa🦋)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora