CAPITOLO 5
L'insegnante
<<Queste sono cose che ti insegnano da bambino>>. Julian raggiunse gli altri, si fermò proprio di fronte a Kate e avvicinò la mano alla sua gola per colpirla, gesto ignobile persino per uno come lui, ma non lo fece di certo tirare indietro. Kate tenne gli occhi ben aperti e fermi su quel ragazzino che voleva a tutti i costi farle del male, farsi forte davanti ai fratelli e ai suoi genitori, come un bambino geloso della nuova sorellina più piccola. Era strano pensare che una ragazza simile di diciassette anni, sembrasse molto più matura di un ragazzo che viveva la vita di tutti i giorni, frequentava persone, aveva delle relazioni strane con ragazze e lavorava nel tempo libero, come il sole e la luna, i due incrociarono i loro sguardi fermando la rabbia che avevano dentro. Kate rimase immobile, sicura di sé, della forza che ci avrebbe messo Julian nel colpirlo, ed era molto sicura che non le avrebbe fatto troppo male. La mano di lui si fermò a pochi centimetri di distanza dal collo snello e delicato di quella ragazza, i gioielli avrebbero pagato per potersi poggiare su di lei. <<Ed è così che si uccide>>.
<<Vuoi continuare tu?>>. Disse lei trasformando il sorriso di lui in una smorfia.
<<No, sono curioso di vedere cosa sai fare>>. Furono le ultime parole di Julian perché intervenne subito dopo Jason, il più piccoli di tutti che scoppiò in una grossa risata, si avvicinò a lui e gli appoggiò una mano sulla spalla chinandosi in due, non riusciva a smettere, e a Julian infastidì parecchio. <<Che hai da ridere?>>.
<<Credo ti abbia già dimostrato cosa sa fare...>>.
Continuò a ridere coinvolgendo anche i suoi fratelli, Kate sorrise, forse per la primissima volta, ma abbassò la testa per non essere vista, Jason era davvero simpatico, si sarebbe trovata abbastanza bene con lui, ne era sicura anche senza conoscere altro. Si schiarì la voce ritornando subito dopo in sé mostrando ancora la ragazza seria e gelida di sempre. Quel gesto non passò affatto in osservato, molti di loro se ne resero conto, persino Ethan, che l'unica cosa che amava era proprio se stesso, amava il suo riflesso, essere al centro dell'attenzione, ma con quella meravigliosa creatura davanti, mise da parte la sua bellezza notando con quanta durezza Kate trattasse se stessa. Si imponeva di non sorridere, di nascondere i suoi sentimenti, di non essere fragile agli occhi di persone che stavano entrando a far parte della sua vita. Sollevò la testa pronta a riprendere, ma il gesto di Jason la infastidì così tanto da serrare le labbra e mostrare la parte più buia di lei. Il ragazzo pestifero sollevò una mano pronta a colpire suo fratello più piccolo. Kate storse il naso e mostrò una smorfia sul viso. I riflessi aiutarono la ragazza ad afferrare il polso di Jason, il ragazzino pestifero, impedendogli di colpire suo fratello.
<<Lascialo stare, cerca di controllare la rabbia>>. Si scontravano come cane e gatto o come gatto e topo, stava di fatto che il comportamento di Julian a Kate non piaceva affatto. I loro sguardi si scontrarono ancora una volta con freddezza, la ragazza lasciò il suo polso solo quando, con poca forza, lo spinse via facendo un passo verso Jason, lo coprì quasi con il suo corpo snello. <<Torna al tuo posto, Julian, non farmi incazzare>>. Il silenzio piombò intorno a loro zittendo i ragazzi che fino a poco tempo prima stavano ridendo a crepapelle. Sfidò Julian con lo sguardo per tutto il tempo, rischiava di essere colpita ancora al viso, ma non ci fu pericolo. Fu lo stesso ragazzo a farle capire che non l'avrebbe toccata, fece scorrere lo sguardo lungo tutto il corpo palestrato della ragazza soffermandosi sui vari segni evidenti che metteva in mostra senza vergogna, almeno in loro presenza. Julian indietreggiò tornando al suo posto, il tutto senza staccare gli occhi da lei. La cosa non passò inosservata, Ethan, non molto lontano da suo fratello, sporse leggermente la testa verso Julian osservando con quanta attenzione fissasse Kate, in maniera decisamente strana. <<La verticale anteriore del tronco, la parte superiore o anche detta toracica è coperta dallo sterno, il punto d'unione di queste aree è molto sensibile mentre la verticale posteriore è la zona occupata dalla colonna vertebrale, dalle vertebre dorsali fino a quelle lombari. Non è provvista di grande protezione muscolare ed è difficile intercettare gli attacchi con parate. Basta voltare le spalle all'avversario e allontanarsi>>. Kate si voltò verso Jason e accennò un sorriso invitandolo a rimettersi al suo posto, ovviamente, Julian, con il suo solito fare, interruppe ancora la ragazza
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(Revisione) Assassin Night (Completa🦋)
ActionKate Brown, un'ereditiera, cresce con il suo maggiordomo Gregor, a quattro anni, dopo la morte dei suoi genitori, le insegna a combattere, ingannare e manipolare da brava spia. Cresce con quella idea finché un giorno alla sua porta non si presenta u...