Salvataggio!
KATE POV
Sentivo delle voci, qualcuno urlare, era una voce che conoscevo bene. Aprii lentamente gli occhi sollevando la testa, finalmente riuscivo a vedere cos'avevo intorno. I muri erano di un grigio sporco, proprio come il pavimento ricoperto solo da cemento. Tutto intorno a me era illuminato dalle poche lampadine che scendevano dal soffitto, lo spazio aperto dava poca visibilità su auto rotte e pezzi di ricambio. Un garage che depositava auto usate, uno schifo che riconobbi, c'era qualcosa di simile nei miei ricordi, somigliava tremendamente a quel posto, i miei occhi increduli non facevano altro che guardarsi intorno.
<<Kate... Pensavo non ti saresti mai svegliata>>. Il suo corpo si chinò davanti a me, riconobbi Jayde con uno dei suoi abiti impeccabili, non prometteva bene, significava che dopo aver finito con me sarebbe dovuta tornare subito a lavoro, questo affrettava il fatto di dovermi distruggere, cosa ne sarebbe stato di me? Lasciai uscire tanti piccoli respiri, quasi rassegnata, in fondo era quello che volevo fin dall'inizio, dopo la morte di Sebastian volevo chiuderla lì con la mia vita, ma ora che avevo conosciuto i ragazzi preferivo vivere per poter stare accanto a loro. <<Anche se credevo che ti avrebbero ormai uccisa quel giorno al parco... Evidentemente non avrei dovuto mandare quei due a fare il mio lavoro>>. Si girò verso l'uomo alle sue spalle e sospirò <<Uno, ora... Non immagini quanto sia difficile trovarne di bravi, ma da oggi smetterai di mettere tutti i miei uomini Ko, stai per essere uccisa, Kate. Ti avevo avvertita>>. Fece pochi passi, i suoi tacchi battevano sul cemento, mentre io seguivo il suo discorso con gli occhi socchiusi, avevo il viso dolorante, il sangue mi gocciolava sulla guancia sinistra finendo sulle gambe, guardai il mio corpo seduto su quella sedia sporca e arrugginita, tentai di passare le mani sulla tempia bagnata, togliere via quel sangue che continuava a cadere dalla ferita, ma non ci riuscii, avevo i polsi legati dietro lo schienale della sedia. <<Vedi, Kate. Io avrei tanto voluto lasciarti libera, farti rimanere a New York, nella tua fottuttissima villa con la tua vita misera, ti ho avvertita più volte, ma ora mi hai stufata>>. L'uomo si avvicinò a Jayde porgendole qualcosa tra le mani, a quel punto mi resi conto di non essere sola, girai il viso sentendo degli strani versi dietro di me. Legato ad una sedia, con un pezzo di scotch sulle labbra, c'era Julian. Spalancai gli occhi, ora mi era tutto più chiaro. Mi girai verso la donna per potere parlare, ma la sua mano mi colpì l'altra tempia con il calcio della sua beretta M9. Chiusi gli occhi dolorante mentre alle mie spalle Julian tentava di parlare, urlava più che poteva muovendo le braccia per liberarsi. <<Ora basta, Kate. Devi morire. Lo farò di persona e poi mi libererò di te per sempre, così non potrai mai più infastidirmi>>. Sollevò la testa facendo cenno al suo uomo di avvicinarsi, i passi facevano talmente tanto rumore da farmi quasi paura, il corpo dell'uomo girò intorno al mio fino a fermarsi dietro di me, Jayde si chinò in avanti guardandomi dritto negli occhi, vedevo riflessa una Kate diversa, spaventata, con una folle paura di morire e abbandonare tutti, non c'era più quella ragazza che non le importava di niente e nessuno. <<Pensavo di farlo alla vecchia maniera>>. Si allontanò da me dando un rapido sguardo all'uomo dietro di me, mise una mano in tasca, proprio dal suo pantalone classico nero tirò fuori un coltellino che usò per liberarmi, tagliò le corde che tenevano bloccate i polsi. Mi afferrò per le spalle e mi scaraventò su quel pavimento sporco. Stanca e sanguinante poggiai la testa sul cemento cercando di non perdere la lucidità. L'uomo ben vestito, decisamente molto più grosso di me afferrò il viso di Julian tra le mani spingendo a guardare il mio corpo sul pavimento.
<<Non... toccarlo>>.
<<Mi sembra di aver già visto questa scena, vero, Kate?>>. Strinsi i denti guardandola con rabbia mentre Jayde rideva. Julian legato alla sedia mentre io ero sdraiata a terra dolorante, la stessa scena di me e Sebastian mesi prima, non avrei permesso che uccidesse anche lui, gli avrei fatto da scudo in qualsiasi modo, sempre. <<Pensavi di poter sfuggire ai miei occhi in questo modo? So tutto dei fratelli Lewis, Kate. Della tua relazione strana con tutti loro e delle attenzioni speciali che hai verso Julian, ricordo quando guardavi Sebastian in quel modo>>. Julian non smetteva di guardarmi e io cercavo di non farlo preoccupare più del dovuto scuotendo la testa, accennai un sorriso ma i suoi occhi lasciarono uscire le lacrime, una dietro l'altra, piagnucolava muovendo le mani, i suoi polsi erano ricoperti di lividi per i tentativi di liberarsi.
STAI LEGGENDO
(Revisione) Assassin Night (Completa🦋)
ActionKate Brown, un'ereditiera, cresce con il suo maggiordomo Gregor, a quattro anni, dopo la morte dei suoi genitori, le insegna a combattere, ingannare e manipolare da brava spia. Cresce con quella idea finché un giorno alla sua porta non si presenta u...