CHAPTER 29

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I codici


Kate afferrò la collana e la girò al contrario, non voleva che la vedessero, avrebbero potuto conoscere una tecnologia simile e sospettare, magari erano proprio gli uomini di Jayde, ma perché bussare? Si chiedeva mentre camminava verso la porta lentamente. Portò giù la maglia assicurandosi che la ferita fosse ben coperta e si fermò davanti alla porta bianca. Prese un grosso respiro e poggiò una mano sulla maniglia, fece forza e l'aprì tirandola verso di lei, mise a malapena la testa fuori per poter controllare chi fosse.

<<Signorina Vincent, la colazione in camera>>. Kate tirò un sospiro di sollievo, guardò l'uomo e accennò un sorriso.

<<Non sono presentabile, potrebbe lasciarlo lì?>>.

<<Oh... Si, mi scusi...>>. Distolse lo sguardo imbarazzato così Kate ne approfittò parlando ancora.

<<Mi porti il pranzo, oh e anche la cena. Ho del lavoro da fare e rimarrò per un po' in camera>>.

<<Certo, signorina>>. Andò via così lasciando la colazione in corridoio, Kate si accertò di essere sola prima di tirare dentro il vassoio d'acciaio, diede un calcio alla porta chiudendola alle sue spalle.

Aveva ormai alzato la collana, la mise accanto al computer. Appoggiò il vassoio sulla scrivania e annusò a pieni polmoni il caffè, un muffin al cioccolato e una grande tazza di latte. Kate guardò il ciondolo e accennò un sorriso quasi invisibile.

<<È il primo giorno senza di voi, la colazione, nonostante sia simile, non è affatto uguale>>. Addentò il muffin per poi sollevare una mano e metterla parallela alle sue labbra. <<Spero stiate facendo colazione anche voi, sapete benissimo che è il pasto più importante>>. Sospirò sollevando lo sguardo. <<Non so neanche se siete lì e sto parlando da sola, probabilmente. Spero non siate arrabbiati con me>>. Le sfuggì un piccolo sorriso, strinse subito dopo i denti lasciando cadere il muffin dalle sue mani, poggiò le dita sulle ferite abbassando la testa sulla pancia. <<Credo sia... Arrivato il momento di... Cambiare le bende>>. Si alzò prendendo la tazza di caffè, si avvicinò al whisky che aveva sul letto e riempì la tazzina cercando di tenersi in piedi. Bevve tutto d'un sorso, si stordiva con l'alcol per non prendere medicinali, avrebbero solo alleviato di poco il dolore e reso dipendente il suo corpo per sempre. Si diresse in bagno pronta a cambiare le bende, non sapendo che dall'altra parte i ragazzi erano davvero davanti allo schermo, preoccupati a morte per lei.

Poco prima...

Julian aprì gli occhi quando lei era ormai già sveglia, era seduta alla scrivania e stava parlando probabilmente con tutti loro. Guardò subito la porta alle sue spalle quando bussarono, Kate diede una rapida occhiata alla microspia prima di metterla al contrario.

<<Ehy! Kate, no!>>. Disse allarmato, i ragazzi scesero subito dopo, Daniel stava sistemando la cravatta mentre i suoi occhi erano concentrati sul ragazzo. Affiancò suo fratello.

<<Che succede?>>.

<<Qualcuno ha bussato alla porta, se fosse Jayde?>>.

<<No, a quest'ora è in auto, non può essere lei, ma tranquillo, sarà sicuramente il servizio in camera>>. Continuò Daniel, quando Kate mostrò cosa stesse facendo il ragazzo sollevò la mano verso lo schermo confermando che aveva ragione. <<Visto? Kate sta bene, sa cavarsela e così possiamo tenerla d'occhio>>.

(Revisione) Assassin Night (Completa🦋)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora