_I sentimenti di Namjoon_
«Come lo chiamiamo?» chiese Jimin di punto in bianco.
I due ragazzi erano seduti uno accanto all'altro sul divano in tessuto rosso. A gambe incrociate stavano osservando il cucciolo che giocava con Taehyung.
Egli infatti stava sdraiato sul tappeto peloso e davanti al camino scoppiettante, si divertiva a tirare la coda al cane e poi a scappare facendosi inseguire.SeokJin stava preparando dei biscotti in attesa che il resto del gruppo tornasse dal supermercato, alla ricerca di cibo per animali e di tanto in tanto perdeva tempo a sporgersi dalla cucina in mattoni, ammirando quello che oramai era diventato il suo dolce ragazzo.
Jeongguk mugolò nascondendo le mani sotto le maniche della felpa, sentendo Jimin fare lo stesso con le gambe portate al petto «Non saprei... Tu cosa proponi?»
«Credo spetti a te la scelta del nome. Sei stato tu a trovarlo e già ti ama tanto»
Jeongguk lo guardò di sfuggita, arricciando il naso per la visione carina, di lui completamente appallottolato sotto quella larga felpa. Poteva intravedere solo la punta dei piedi.
Pensò davvero intensamente al giusto nome da dare a quella piccola pulce, così intensamente che un ricordo gli si sbloccò in testa, rendendogli improvvisamente la bocca amare.
Jimin sembrò accorgersi di quel cambio d'atmosfera, perchè gli osservò attento il profilo assorto. I capelli scuri gli coprivano una parte del volto, non dando molto spazio per la visuale, sentì Taehyung quasi cadere di lato quando prese a gattonare velocemente, ma neanche quello servì a far tornare la solita luce sulla faccia del giovane.
«Ggukie...» Jimin riportò i piedi a terra e delicatamente, scivolò un po' più a destra, dando modo ai loro fianchi di sfiorarsi. Un braccio corse oltre allo schienale, permettendo alla mano di toccare le punte morbide della chioma, legata in due simpatici codini «Cosa c'è che non va?»
Jeongguk deglutì rumorosamente ferendosi quasi la gola.
La mano di Jimin sembrava voler scacciare da lui quella nube scura, ma era consapevole che non sarebbe mai davvero andata via. Avrebbe sempre galleggiato su di lui, trovando modo di scendere per circondarlo nella sua oscurità «Nulla» disse.Entrambi si zittirono, volendo credere forse a quella risposta.
Nonostante tutti e due fossero consapevoli che c'era l'odore di una bugia in quella piccola e semplice parola.°°°
«Io credo che dovremmo prenderci un cane» il ragazzo lo guardò attraverso la cortina di capelli scuri.
«Un cane?»
«Si, vorrei un cane. Loro sanno essere fedeli, ti amano incondizionatamente senza chiedere nulla in cambio... Pensa che loro sono così forti da perdonare anche chi li bastona. Non credi che siano più forti e puri di noi esseri umani?»
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Amore agli agrumi//Jikook/
Fanfiction[Completata] La loro, è una storia senza troppe pretese. Sbocciata tra le camerate di un dormitorio, si nutre di odore di agrumi e sbalzi da primo amore. Gira intorno ad amicizie e passi di danza, voci intonate e voglia di farsi amare. Storie di qua...