Capitolo 22 🌿

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_Fratelli… Fardelli ignoti_

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_Fratelli… Fardelli ignoti_

Jimin si rigirò nel letto allungando un braccio. Lo circondò intorno alla vita sottile del fidanzato, trascinandolo verso di sé. Nascose il volto tra la sua spalla e il cuscino, non permettendo alla luce del sole di infastidirgli ulteriormente gli occhi.

Jeongguk sbattè le palpebre un paio di volte prima di rigirarsi a pancia in giù, quasi rischiando di schiacciare il volto del ragazzo. Abbassò la mano verso il pavimento, accarezzando il pelo di Bam che in quei quattro mesi era incredibilmente cresciuto.

Con un po' di buona volontà riuscì a districarsi dall’abbraccio di Jimin e a mettersi seduto sul bordo del letto. Con gli occhi fissi sulla sveglia che segnava le sette e mezzo del mattino, all'occhio gli saltò il piccolo calendario accanto ad essa.
Era il ventiquattro aprile.
Il numero era evidenziato a matita, a riportare un piccolo promemoria che non si sarebbe mai dimenticato.

《Che ore sono Gguk?》la voce roca di Jimin gli risuonò direttamente nell’orecchio quando venne abbracciato da dietro. Forzò un sorriso, aiutandolo a spostarsi sulle sue gambe scoperte dai pantaloncini. Erano vestiti entrambi con essi e una canotta sottile, per riuscire a combattere l’inizio del caldo che era iniziato con la primavera.
Non avrebbero rinunciato in qualunque caso alla loro routine del “Martedì  si dorme insieme”, anche se il letto era troppo piccolo per ospitarli comodamente.

La loro relazione stava andando davvero a gonfie vele e in quei mesi avevano litigato si e no un paio di volte. Nulla di serio alla fine, una chiacchierata di troppo con Taemin da parte di Jimin e una svista stupida da parte di Jeongguk.

《Perché è evidenziato?》Jimin si allungò per prendere il calendario e portarselo sotto gli occhi, cercando qualche scritta che avrebbe spiegato il motivo《È il compleanno di qualcuno?》

Il minore scosse la testa mentre delicatamente se lo faceva scendere di dosso. Si alzò per raggiungere l’armadio, iniziando a cercare qualcosa da mettere《Oggi salto la scuola. Devo uscire con i miei genitori》borbottò entrando nel bagno, lasciando che Jimin rimanesse a fissare la porta, stupito per l’improvvisa freddezza.

Era oramai abituato all’estremo bisogno di attenzioni da parte di Jeongguk e quando uscì dalla sua stanza senza neanche un bacio a fior di labbra, poteva sentire lo stomaco sottosopra nonostante fosse consapevole di non aver fatto nulla di male nei suoi confronti.

La giornata procedette come tutte le altre. Jimin riuscì a evitare di pensare troppo all’assenza del fidanzato e del suo comportamento, anche grazie al resto dei ragazzi e fuori, adesso, era già pomeriggio.
Il sole batteva prepotente sulla testa di Jimin che usò la mano come una visiera, mentre con Jaemin lasciavano la scuola, pronti a recarsi verso il sijang più vicino per comprarsi del cibo a buon mercato.

Amore agli agrumi//Jikook/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora