4 Dove sono capitata?!

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Entrata in camera andai in bagno a togliermi la divisa bagnata e appena l'appoggiai nel lavandino si spalancò la porta.

Niragi, in piedi davanti a me,  mi guardava furioso, non mi diede nemmeno il tempo di dire "A" che mi afferrò dalle braccia e mi sbattette contro il muro del bagno accanto alla doccia.

- Ti sei divertita? mi hai messo in ridicolo davanti a tutti! come ti sei permessa?! - mi disse chiaramente furioso ma senza gridare stringendo la sua salda presa attorno ai miei polsi.

- Ti ho dato solo quello che ti meritavi! - gli risposi aggressiva dimenandomi nel tentativo di liberarmi ma lui premendo ancora mi schiacciò le braccia contro il muro.

- Stammi bene a sentire cameriera non hai il permesso per offendermi e mettermi in ridicolo davanti a degli ospiti! vedi bene di capire qual è il tuo ruolo qui! perché se ti permetti ancora di mancarmi di rispetto dovrò iniziare ad essere cattivo e fidati...fossi in te non proverei a sfidare ulteriormente la mia pazienza - mi disse con voce roca fissandomi minaccioso.

- Pensi di spaventarmi con queste minacce? non ho paura di te! sarebbe anche il momento che imparassi ad avere rispetto per gli altri! e comunque il mio nome è Reiko e non cameriera! - gli risposi.

Lui sgranò gli occhi e allontanò una mano dal mio braccio chiudendola a pugno.

Vuole colpirmi?

Avvicinò velocemente il pugno ed io chiusi gli occhi d'istinto voltando la testa ma invece di me colpì la parete accanto alla mia testa facendomi sussultare dallo spavento.

- Ti ho già detto che devi darmi del "lei" e ringrazia che sei una donna altrimenti adesso saresti già all'obitorio per come ti avrei conciata...Non osare mai più mancarmi di rispetto in questo modo.
Ti ho avvertita - disse allontanando la mano dalla parete con tutte le nocche sanguinanti, aveva fatto un bel buco nel muro per quanta forza ci aveva messo... Mi lascio anche l'altro polso e mi diede un ultima occhiata squadrando il mio corpo con l'intimo ancora bagnato per poi darmi le spalle andando verso la porta ma poco prima di aprirla mi parlò di nuovo:

- Se ignorerai il mio avvertimento, mi vedrò costretto a punirti severamente. - disse senza voltarsi, aprendo la porta e andando via.

Con il cuore che mi batteva ancora a mille dall'ansia che ammetto mi aveva inculcato, mi lasciai scivolare lungo la parete sedendomi a terra. Il suo sguardo era davvero spaventoso e mi aveva chiaramente minacciata, dopotutto nel suo "mondo" le cose vanno cosi o non mi troverei qui a fargli da serva altrimenti. Comunque dovevo sbrigarmi ad asciugarmi e cambiarmi se non voglio prendermi un raffreddore e cosi mi feci una doccia veloce per togliermi il cloro, mi asciugai e mi vestii indossando dei pantaloncini di jeans e una canotta nera. Presi la divisa dal lavandino e la portai ai piani inferiori nella lavanderia. Niragi era tornato fuori con i suoi amici e per un attimo che ero passata davanti alla vetrata l'avevo visto limonarsi una delle ragazze,  non avevo nessun compito da svolgere e visto che lui era li ne approfittai per restare un po' sola nella lavanderia ad aspettare che la lavatrice finisse.

Presi il cellulare e in quel preciso istante mi arrivò un messaggio da mio padre:

Papà

online

Ciao tesoro, allora come va?

Non mi sembra il caso di farlo preoccupare anche se è tutta colpa sua se mi trovo qui...vorrei andarmene ma se lo facessi lo metterei di nuovo nei guai con questi tizi...

Ciao papà tutto bene qui e tu hai trovato qualche lavoretto?

Papà

sta scrivendo...

Il figlio del boss // Niragi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora