Affacciata alla piccola finestra dai vetri rotti, riuscii per quel che potevo a guardare dentro al magazzino, era pieno di gente armata e Niragi armato anche lui camminava avanti e indietro davanti a due tizi legati a delle sedie e imbavagliati.
- Pensavate sul serio di vendere armi della nostra organizzazione senza che ce ne accorgessimo?- disse Niragi mentre i due tipi non proferivano parola.
- Secondo voi cosa dovrei fare adesso? Dovrei uccidervi e basta o magari dovrei darvi prima una punizione coi fiocchi? Karube, visto che li hai beccati tu hai idee? - continuò lui avvicinandosi ad uno dei due tipi.
- Se sei d'accordo capo, Io gli romperei tutte le dita una ad una - rispose Karube sogghignando.
- Non è per niente una cattiva idea sai? Anzi però perché romperglierle soltanto? - rispose Niragi avvicinandosi ad un tavolo dove evidentemente c'erano delle cose appoggiate e lo vidi prendere due oggetti. Ero lontana e non riuscivo a vedere bene ma da lontano sembravano delle cesoie. Si avvicinò a Karube e gliene lanciò una che il biondo afferrò al volo.
- A te l'onore Karube, inizia pure - gli disse Niragi sogghignando. I due tizi legati iniziarono a muoversi cercando di liberarsi mentre mugolavano tentando di parlare e di gridare.
- Non lo faranno davvero? - dissi sottovoce tra me e me mentre guardavo nascosta la scena con un occhio chiuso ma più speravo che non mettessero in atto la minaccia e più li vedevo avvicinarsi a quei due poveretti che non avevano nemmeno la possibilità di difendersi finché Niragi e Karube si erano posizionati ai lati dei due. Scambiandosi un sorriso d'intesa avvicinarono le cesoie alle dita dei due e subito dopo le urla ovattate dai bavagli echeggiarono comunque in tutto il magazzino. Io sussultai dallo spavento e chiusi gli occhi abbassando anche la testa mentre sentivo le urla di quei due poverini e le risate di Karube e Niragi, le urla soffocate dai bavagli erano cosi forti da far sentir male anche me e per poco non caddi dalle pietre che stavo usando come scala.
Dopo delle ultime urla seguite dalle risate dei due ragazzi provai di nuovo ad affacciarmi assistendo all'orribile scena delle mani dei due sventurati grondanti di sangue e loro due che vomitavano sul pavimento.
- E ora...bye bye - disse Niragi che puntò il fucile sulla testa di uno e Karube la pistola sulla testa dell'altro.
Premettero i grilletti e li non ce la feci più.
- AAAAAAAAH - urlai con tutta l'aria che avevo nei polmoni attirando l'attenzione di tutti i presenti nel magazzino. In un secondo, avevo gli occhi di tutti su di me e cercai di scendere il più velocemente possibile iniziando a correre via una volta a terra.
Correvo e correvo senza voltarmi indietro mentre sentivo chiaramente i passi di qualcuno che correva alle mie spalle.
- Hey tu ferma! - mi urlò qualcuno alle mie spalle ma non era la voce di Niragi. Correvo e correvo senza voltarmi finché per mia sfortuna non finii in un vicolo cieco.
- Oh merda! - dissi voltandomi e trovandomi alle spalle Karube con altri due ragazzi.
- Fine corsa dolcezza. Hey, ma io ti ho già vista - disse Karube e in secondo dopo, venne spintonato da Niragi che mi fissava furioso mentre stringeva nella mano il suo fucile.
Nessuno parlava, io fissavo dritto negli occhi Niragi che mi guardava furioso, mi si avvicinò ma appena provai a sfuggirgli, mi afferrò dal braccio e mi inchiodò contro la parete.
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Il figlio del boss // Niragi
FanfictionPer ripagare un debito che suo padre ha accumulato con un boss della yakuza, Reiko è costretta a prestare servizio come cameriera personale del figlio del boss: Un ragazzo attraente e affascinante nell'aspetto ma con un carattere particolare... (Ri...