15 Questo lato di te... (1)

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-Mmh- Facendo versi incomprensibili e con i raggi del sole che mi colpivano dritti negli occhi, mi svegliai. Non riuscivo a tenere gli occhi aperti e mi sentivo la testa pulsare come mai mi era successo...

-Oh Dio che mal di testa - dissi sedendomi sul materasso e con la mano sulla fronte. Presi il telefono e guardai l'ora: 11:30

-OH CAZZO! - Grido come una pazza cadendo anche dal letto. Non ho sentito la sveglia! Devo andare a portare la colazione a Niragi! Correndo come una saetta verso il bagno mi accorsi passando davanti allo specchio dell'armadio che non indossavo più il vestito di ieri. Rimasi immobile davanti allo specchio come una pazza a fissarmi l'intimo.

- Mi ha cambiata lui? - dissi esprimendo a voce i miei pensieri e proprio in quel momento sentii bussare alla porta che senza attendere la mia risposta si aprì.

- Oh buongiorno piccola ubriacona - disse Niragi entrando in camera mia sogghignando divertito mentre mi fissava. La testa mi pulsava e a primo impatto non reagii guardandolo immobile come una statua, finché quei pochi neuroni che funzionavano si accesero facendomi realizzare che ero in reggiseno e perizoma davanti a lui che si godeva la vista come se nulla fosse.

- AAAAH! ESCI SUBITO DALLA MIA CAMERA PERVERTITO! - gli urlo contro prendendo la vestaglia dalla sedia li vicino e coprendomi.

- Hey hey hey sta calma! non vuoi sapere cosa hai combinato ieri? - mi disse lui avvicinandosi.

Mi pietrificai.

- Come? - dissi quasi sussurrando.

- Per prima cosa non farti film mentali: Non ti ho spogliata io ma l'ho fatto fare alla cameriera. - mi disse alzando le mani come per giurare che stesse dicendo la verità.

- Ah! ho la testa che mi scoppia - dico sedendomi di nuovo sul letto. -Cos'è successo ieri? -

- Fin dove arrivano i tuoi ricordi? - mi chiede lui sedendosi accanto a me.

- Ero al bar con Chishiya e poi abbiamo ballato e poi... Non lo so... -

Lui fece un mezzo ghigno. - E poi hai iniziato a farmi arrabbiare parecchio - disse lui.

- Come? - dissi io mentre lo guardavo come un'ebete. Il mal di testa era cosi forte che non mi stava facendo capire molto.

- Se ti infili quella vestaglia e vieni con me di sotto ti prendi qualcosa. Almeno potrai seguire ciò che ti dico. - mi dice lui. Era stranamente gentile eppure aveva detto che l'ho fatto arrabbiare...

Indossai per bene la vestaglia e scendemmo di sotto incrociando la signora Rottenmeier per le scale che mi lanciò un'occhiataccia come se avessi commesso chissà quale crimine.

- Signora Kaname - parlò Niragi e la Rottenmeier gli rivolse lo sguardo cambiando istantaneamente espressione.

- Si signorino Suguru? - disse sorridendogli mentre Niragi la stava guardando anche troppo serio.

- La pregherei di astenersi dal fissare in quel modo la mia cameriera chiaro? - disse lui rigido da vero signore.

La Rottenmeier diventò seria anche lei ma con un accenno di preoccupazione nel volto .

- Mi perdoni signorino ma la signorina Hasakura oggi ha mancato di compiere ai suoi doveri e un'altra dipendente ha dovuto svolgere i suoi compiti ritardando nei suoi per la pulizia della casa e.. -

- E quindi? - la interruppe Niragi. - Ho detto io a Shizuka di prendere il suo posto perché come può ben vedere, la mia cameriera è indisposta per oggi e ho deciso di darle la giornata libera. Perciò la pregherei di non contestare oltre i miei ordini e di non soffermarsi troppo su ciò che fa la mia cameriera oppure temo che dovrà cercare un altro posto -

Il figlio del boss // Niragi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora