Quake

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"non volevo farti male, sono mortificata" disse la ragazza avvicinandosi.
"ferma lì, non ci basta il tuo nome per fidarci di te" disse Yelena con ancora la pistola puntata su di lei.
"hai ragione, scusa. Sono Daisy Johnson, agente dello shield, tutta la mia squadra è scomparsa dopo il blip e sono venuta qui sperando di trovare una soluzione" spiegò la ragazza guardandoci.
"come facevi a sapere il motivo per cui siamo venuti?" chiese Scott.
"come ho detto, lavoro per lo shield, ho fatto le mie ricerche dopo aver saputo che solo voi non eravate scomparse, ma di te in realtà non lo sapevo. Tu risulti scomparso" rispose riferendosi a Scott.
"ero bloccato nel regno quantico, quando casualmente sono riuscito a tornare erano tutti scomparsi nel nulla" 

Daisy annuì alle sue parole e si abbassò per prendere qualcosa da terra.

"che stai facendo?" chiesi io.
"voglio mostrarvi una cosa" disse la ragazza aprendo il suo portatile.
"ehi ma quelle siamo noi T/n" disse Yelena stupita abbassando lentamente la pistola e avvicinandosi al pc dove erano proiettati i nostri profili con le nostre informazioni.
"ci hai pedinato quindi?" chiesi alla mora seguendo Yelena.
"ho dovuto, pensavo che voi poteste aiutarmi" rispose Daisy guardandomi.
"come facciamo a sapere che non stai mentendo?" chiesi nuovamente.

A quel punto lei estrasse il suo cellulare dai propri pantaloni e iniziò a smanettarci sopra.

"voi conoscete l'agente Coulson?" chiese la ragazza tornando finalmente a guardarci.
"si" rispose Scott insieme a me e Yelena.
"beh, lui non è morto come ci ha fatto credere" disse e ci fece vedere una foto di lei insieme a Coulson e altre persone.

"beh, lui non è morto come ci ha fatto credere" disse e ci fece vedere una foto di lei insieme a Coulson e altre persone

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"io sono la terza, contando da sinistra" aggiunse.
"può essere una foto vecchia" dissi io.
"ehi T/n guarda dietro di loro, questo edificio è stato costruito poco prima del blip, mentre lui in teoria era morto nel 2012" disse Yelena zoommando la foto in quel punto e io rimasi allibita.
"perché ci ha mentito?" chiesi io.
"ordini di Fury" rispose semplicemente Daisy, e mentre io stavo per farle l'ennesima domanda, l'edificio iniziò a tremare.
"dobbiamo andarcene subito." disse la ragazza prendendo il suo pc.
"che sta succedendo Daisy?" chiese Scott preoccupato.
"l'Hydra è qui, mi hanno pedinato" disse e iniziò a correre via insieme a noi.

Corremmo molto veloce, mentre alcuni uomini armati ci inseguivano e sparavano con delle armi molto potenti.
Io e Yelena rispondevamo al fuoco, ma la nostra mira veniva compromessa sia dal fatto che stavamo correndo sia dai pezzi di soffitto che ci cadevano addosso.

"si può sapere perché ti hanno seguito?!" chiesi io alla ragazza, ma lei si fermò e si voltò verso i soldati.
"che stai facendo? Vuoi morire per caso?!" disse Yelena correndo verso di lei, ma prima ancora di raggiungerla, Daisy aprì le sue mani, da cui uscirono delle vibrazioni simili a quelle dei terremoti, che sconfissero i soldati.
"per questo motivo mi vogliono" disse Daisy finalmente, riprendendo poi a correre via.
"ooh, ora non sono gli unici a volerti ragazza" disse Yelena con un sorriso a 32 denti.

Finalmente uscimmo dall'edificio che ormai era crollato, e tutti eravamo senza fiato.
Ci sedemmo a dei tavolini di un bar per fare il punto della situazione.

"quindi hai dei poteri" disse Scott guardando la ragazza.
"si" disse lei senza staccare gli occhi dal suo portatile.
"e conosci ogni nostro singolo dato sulla nostra vita" dissi io.
"esattamente" rispose.
"e vuoi aiutarci a creare la macchina del tempo per riavere la tua squadra" aggiunse Scott.
"l'idea sarebbe quella" disse continuando a guardare il suo portatile.
"e per caso sei anche single?" chiese Yelena.

La ragazza alzò finalmente gli occhi dal pc e la guardò confusa, mentre io e Scott la fulminavamo con lo sguardo.

"che c'è? Chiedo per semplice curiosità" disse la bionda facendo spallucce.
"parlando di cose serie ma soprattutto sensate" iniziai io guardando male Yelena.
"noi il macchinario lo abbiamo finito, dobbiamo inserire solo questo pezzo" continuai mostrandoglielo.
"tu saresti capace di farlo partire?" chiesi infine. Lei mi guardò sorridendo e poi schiacciò un tasto sul suo computer e la luce di tutta la città saltò.
"ti basta come risposta?" chiese con un ghigno mentre io annuivo velocemente stupita, così lei fece ripartire la luce.
"wow, c'è qualcosa che non sai fare?" chiese Yelena con la faccia da pesce lesso.

Così tornammo dal nostro macchinario e inserimmo l'ultimo pezzo, poi Daisy collegò il suo pc alla macchina e iniziò a smanettarci sopra.
Tutti la guardavamo stupefatti, soprattutto Yelena che ormai aveva gli occhi a cuoricino.
Dopo un paio di minuti Daisy sorrise e ci guardò.

"ho fatto" disse venendo accanto a noi e guardando il macchinario.
"perfetto avvialo e proviamo" dissi io abbastanza nervosa. Speravo con tutta me stessa che funzionasse.
"come facciamo a capire se funziona?" chiese Yelena preoccupata.
"mi offro io" disse Scott.
"Scott è pericoloso, non sappiamo cosa potrebbe succederti" disse Daisy guardandolo.
"non mi importa, l'idea è stata mia, non potete pagarne voi le conseguenze se non funziona" rispose serio e indossò la tuta che lo proteggeva dal viaggio.
"sta attento" gli dissi io e lo abbracciai e lui sorrise annuendo.
"3..2..1..vai" disse Daisy e fece partire il macchinario che dopo pochi secondi fece scomparire Scott.
"e adesso?" chiese Yelena.
"solo un momento" rispose la mora premendo poi un altro tasto.

Il macchinario fece un rumore e luci strane, ma poi ecco Scott che riappare sorridente con un peluche in mano.

"funziona" disse lui con le lacrime agli occhi.
"Funziona!" dissi io euforica in coro con le altre ragazze.
"bene, ora riportiamoli qui" disse Yelena sorridendo.

Unknown | Wanda MaximoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora