Andrew stava scombussolando ogni pensiero di Caitlyn, ogni attimo si malediceva da sola: stava sbattendo contro ogni persona che trovava davanti a sé. Tutti ad urlarle contro: "guarda dove metti i piedi!", e lei a scusarsi continuamente, alzandosi il cappuccio sul proprio capo, così avrebbe avuto la possibilità di nascondersi e, se fattibile, anche quella di potersi sotterrare. Era diventata una giornata NO, e solo il suo stanzino nella biblioteca avrebbe potuto risollevare il suo animo.
Prima di giungere alla biblioteca, decise di portare qualcosa da mangiare alla signora Forbes, ultimamente la vedeva un po' svigorita...e un po' le dispiaceva, avrebbe fatto di tutto per aiutarla (d'altronde, era quasi una seconda madre per lei). Non appena giunse, si tolse la giacca da dosso: "buongiorno signora Forbes, le ho portato qualcosa da sgranocchiare."
La signora la guardò, mettendosi nuovamente gli occhiali che poco prima stava pulendo, "oh cara, non dovevi! ti ringrazio molto...", esitando, la signora le chiese: "senti, ma chi era quel ragazzo che l'altra volta ti cercava?" Okay,Caitlyn voleva letteralmente sotterrarsi in questo momento. Cercò di nascondersi il più possibile nella sua grande felpa marroncina, era nel completo imbarazzo. "B-beh, ehm...non lo so. S-si chiama Andrew, voleva darmi un libro che avevo perso...è carino da parte sua. Nessuno prima d'ora lo aveva mai fatto..." Concluse poi, arrossendo totalmente. Al contrario della signora Forbes, non si era resa conto che, dietro di lei, c'era proprio Andrew. La signora Forbes ridacchiò, non nascondendo alcun sorriso, anzi. Era felice del fatto che, finalmente, Caitlyn fosse riuscita ad essersi fatto un amico dopo tanto tempo...dopo quel tragico incidente. Da quel giorno, Caitlyn si era chiusa in sé stessa, aveva perso il vero sorriso e affondava i suoi dispiaceri nella lettura, per poter trovare un modo per scappare dalla realtà che la circondava.
Caitlyn, sentendo la risatina della donna e seguendo il suo sguardo, notò che non stava guardando lei...ma qualcosa dietro di lei. Caitlyn, confusa, si girò lentamente sul posto, fino ad incrociare lo sguardo del ragazzo che stava tormentando i suoi pensieri...Andrew.
"Dannazione, mi perseguita!" urlò dentro di sé, "devo calmarmi, sento che il mio viso stia per esplodere. Inspira e espira, Caitlyn. Inspira ed espira..." continuava a dirsi mentalmente.
Andrew la guardò, aveva ascoltato tutto, cercava di nascondere il suo sorriso, ma gli risultava quasi impossibile. Era troppo carina, nella sua goffaggine e timidezza, vide il suo volto del tutto rosso dall'imbarazzo. Le accarezzò una guancia e, come aveva immaginato, era bollente.
"ciao Cait, come va?"
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a bet on us -Andrew garfield
RomanceÈ nato tutto da un gioco di sguardi, che ha portato ad una scommessa...ma come finirà? "è solo una perdita di tempo, non succederà mai" lui mi sussurrò, avvicinandosi al mio orecchio: "questo lo dici tu"