just call my name and i'm yours to tame

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"posso baciarti?"

sussurrò lui, con un tono estremamente delicato che Cait percepì a pieno.
In risposta, l ei avvicinò le proprie labbra a quelle di Andrew, dandogli un semplice bacio a stampo. Andrew a quel punto eliminò ogni freno e briciole di razionalità che gli erano rimaste.
spinse - con non troppa forza-la ragazza contro il muro, "credo che potrei perdere il controllo...non riuscirò veramente più a fermarmi" mormorò lui, preso ormai dall'eccitazione del momento.

" e chi ti ha detto che dovrai fermarti?" domandò lei in risposta, accarezzando delicatamente il petto di lui, ma in modo talmente sensuale da far perdere ogni minuto che passava quelle poche briciole di razionalità che erano rimaste al ragazzo. Si era completamente dimenticata che tutto ciò stava avvenendo in mezzo ad un corridoio della casa di una sua amica.

"Caitlyn, non scherzare col fuoco." continuò andrew, lasciandole una scia di baci sul collo. Con quest'azione caitlyn chiuse gli occhi, mordendosi il labbro inferiore con veemenza per trattenere qualsiasi tipo di ansimo che avesse intenzione di uscire dalla sua bocca. Tremava, era come se le sue labbra a contatto col proprio corpo potessero davvero mandarla tra le fiamme del fuoco, le fiamme della passione.

"se mi fai continuare così ti farò gemere il mio nome senza alcun ritegno, cazzo" sussurrò poi, ogni minuto che passava aumentava sempre di più la sua frustrazione. Caitlyn poteva percepirla, sentiva il desiderio di lui sfiorarle l'interno coscia.

"m-mh Andrew, dio..." Il ragazzo aveva iniziato a stuzzicarle il seno da sopra la maglietta, e questo le impediva ancor di più di poter creare frasi di senso compiuto "n-non ho mai fatto queste cose..."

Andrew dopo aver sentito quelle parole, prese a baciarla con foga, mordendole talvolta il labbro inferiore, con la mani sul muro bloccò il polsi di lei, poste ambo i lati la testa della ragazza. Bastava un suo "fallo" o "fammi tua" e sarebbe impazzito.

"Andremo con calma, piccola... fidati di me." mormorò Andrew in risposta, prima di riprendere a baciarla e prenderla con veemenza in braccio. il volto di Cait non era rosso per l'imbarazzo, bensì per la situazione che si era creata.

"mi fido di te, Andrew..." disse in risposta lei, il suo solito imbarazzo e la sua solita timidezza l'avevano completamente abbandonata sul momento, era stata presa da altre sensazioni che stavano prendendo il sopravvento sul suo corpo e che non aveva mai sperimentato.

andrew la prese per i fianchi e la baciò, prima lentamente, mentre la trascinava verso una camera a caso.

appena ne trovarono una Andrew entrò con Caitlyn e chiuse subito la porta.

"così saremo soli soletti..." mormorò, poggiando la schiena della ragazza sulla porta della stanza e riprendendo a baciarla, non facendo caso quale -tra le tante camere presenti-fosse. Vederla in quello stato, totalmente fradicia e con la propria maglia addosso, lo mandava veramente in tilt. Non riusciva veramente a resisterle.

Caitlyn era paonazza in viso, presa totalmente dalla passione del momento, ormai non imponeva al ragazzo castano alcun limite, perché nessun limite voleva imporgli. Voleva godersi una volta per tutte il momento, senza pensare alle conseguenze, per una volta.

"dio caitlyn, mi fai veramente impazzire..." continuò Andrew, spostando le proprie mani dal viso della ragazza -lentamente- verso il basso, sfiorandole i fianchi.

Andrew la guidò poi verso il letto, facendola stendere. Caitlyn venne sovrastata dalla figura di lui, mentre ancora le loro labbra si scontravano senza trovar un attimo per respirare.

poggiò le proprie mani sul petto -ormai spoglio della propria maglia- del ragazzo, tastando i muscoli di lui.
Improvvisamente lui la tirò più verso di sé, e lei poteva sentire chiaramente il suo desiderio aumentare sempre di più.

"riesci a sentire quanto ti desidero, Caitlyn?" mormorò Andrew nel suo orecchio, mentre lentamente la sua mano iniziava ad accarezzarle con delicatezza i fianchi per poi arrivare all'orlo del pantalone di lei per sfilarglielo da dosso. "voglio vederti così come sei caitlyn...voglio che tu sia mia." continuò poi, mentre le lasciava una scia di baci caldi e bagnati sul suo collo, che la facevano fremere sempre di più.
Poco dopo le tolse l'indumento, insieme anche poi alla maglia, che vennero dispersi sul pavimento della stanza. Ora lei era davanti ai suoi occhi, sotto il chiarore della luna, così com'era, con solo l'intimo addosso, i capelli svolazzanti sul cuscino e sul letto, gli occhi color smeraldo brillavano -nonostante a causa della scarsa luce non fossero cosi tanto visibili- ma così, con lei sotto di lui, era bellissima.

"sei fantastica, Cait." disse, gli sembrava una visione paradisiaca vedere lei in quello stato.

"smettila di dire cose che non pensi sul serio, Andrew. Toccami e basta." rispose lei, schiettamente.

"io penso davvero che tu sia fantastica Cait. Così, con solo il tuo intimo addosso, in preda alla passione che ci sta bruciando... sei tu che mi bruci, Cait. Io ardo per te, e vorrei sempre essere bruciato dal tuo fuoco." mormorò lui, con voce roca, mentre lentamente, accarezzandole l'interno coscia, saliva sempre di più con la mano sinistra verso il centro della sua femminilità, Caitlyn si sentiva fremere sempre di più, le dita del ragazzo a contatto con la sua pelle la facevano tremare tutta. Da sopra la stoffa dell'intimo, Andrew iniziò a sfiorarla, delicatamente, ed un ansimo fuoriuscì dalle labbra di lei. "Oddio Cait, cazzo...falló di nuovo, non trattenerti." mormorò lui, beandosi della visione che aveva davanti ai propri occhi: la ragazza con gli occhi e labbra socchiuse, dal quale uscivano suoni deboli, con il petto che si alzava e abbassava velocemente per l'eccitazione.
Caitlyn prese a stringere la cute dei capelli di lui, avvicinandolo piu al suo viso, mentre il ragazzo intensificava i movimenti con le proprie dita, portandola a sentire un calore e un formicolio lì sotto alquanto...fastidioso (così lo avrebbe definito dentro di sé), quasi come se sentisse davvero che qualcuno la stesse punendo.

"voglio di più, Andrew" sussurrò lei, tra i propri respiri profondi.

Andrew, accogliendo l'invito di lei, le strappò le mutande da dosso, invertendo la situazione e facendo sedere lei a cavalcioni su di lui.

"dimmelo più chiaramente, Cait." rispose lui, con calma, mentre le lasciava una scia di baci sul corpo e le slacciava il reggiseno, per poter stuzzicarle i capezzoli.
Non si sarebbe fatto comandare dalla ragazza, era lui a tenere le redini.

"M-mh, n-no ..." continuò cait, sentire il membro di lui la mandava ancora più fuori di testa, percepire direttamente il suo desiderio la scuoteva completamente.

"non ho capito..." rispose lui, facendo entrare un primo dito dentro di lei, percependo tutto il suo calore. Il desiderio di possederla era ormai tutt'altro che un sogno lontano.

Caitlyn gemette all'iniziativa di lui, muovendosi sul ragazzo per provare sempre più piacere.

"O-Oddio Andrew..." mormorò lei tra gli ansimi.

All'improvviso sentirono bussare alla porta,
"Caitlyn? Sei qui?"

 a bet on us  -Andrew garfieldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora