Caitlyn, solo a causa di quella semplice e stupida domanda, stava andando in panico. "Oh ehm, i-io...c-cioè, va tutto bene. A t-te?" La sua mano fredda, sul suo volto caldo e arrossato, era come un cubetto di ghiaccio che si scioglieva sotto il tocco del fuoco. "che sfacciato" pensò in quel momento Caitlyn, si erano conosciuti solo da un paio di giorni e le accarezzava la guancia come se fosse il suo cagnolino. Si tirò indietro dal suo tocco, togliendosi il cappuccio della felpa dalla testa e si sistemò i capelli, precedentemente scompigliati dalla felpa. Volse lo sguardo altrove, aveva fatto un passo falso.
"io sto bene, ero passato qui per...per prendere un libro di storia. Il...il professore ci ha detto di fare delle ricerche approfondite e quindi sono venuto qui." Andrew concluse con una risatina imbarazzata, non gli avrebbe mai detto il vero motivo della sua visita per niente al mondo: ovvero, per vedere lei. Caitlyn lo guardò dritto negli occhi, quasi con atteggiamento di sfida.
"bene, quale libro ti serve? Conosco questo posto come le mie tasche." "accidenti, e ora che mi invento? bene Andrew, dici qualcosa a caso...forse funzionerà", pensò dentro di sé. Lui aveva notato il cambiamento d'umore improvviso di Caitlyn, davvero non sapeva dirsi il perché. Forse il suo gesto l'aveva messa a disagio?
"Ehm, mi servirebbe un libro storico sull'epoca vittoria." Caitlyn, mentre camminava verso il settore della storiografia, si girò di scatto verso di lui. "wow, che bello! Se mi chiedessero quale sarebbe l'epoca storica migliore, direi sicuramente questa! Il romanticismo e la bellezza dell'innovazione di quel tempo non hanno paragoni." Andrew notò, divertito, che Cait aveva gli occhi che luccicavano, non si aspettava che fosse un'amante del romanticismo. "Bisogna considerare però che la scienza ha fatto molti progressi rispetto a quei tempi, non si fa più affidamento sulle superstizioni o sulle preghiere, o perlomeno, non più così tanto come prima." Rispose Andrew, mettendosi al suo fianco, stare dietro di lei lo metteva a disagio. E poi voleva guardarla e, perché no, scovare anche un suo piccolo, accennato, sorriso. Caitlyn si girò verso di lui, porgendogli diversi libri sul tema da lui richiesto. "Sicuramente, ma con l'innovazione si é perso anche il vero e proprio significato del verbo 'amare'. Ecco a te i libri che ti servivano. Ci saranno più informazioni di quanto te ne servano."
Andrew le sorrise, divertito: "soltanto perché non hai incontrato ancora la persona giusta, non vuol dire che l'amore vero non esista più. Che ne sai? forse è proprio qui, o fuori da questa città...bisogna solo saper aspettare."
Caitlyn si fece scappare una piccola risata, prima di rispondergli: "so che potrebbe sembrare un controsenso: sono molto romantica ma non credo che l'amore vero esista. Succeda quel che succeda." Andrew posò i libri da lei dati sulla scrivania dietro di lui, prima di poggiare le braccia sugli scaffali della libreria, costringendo Caitlyn a poggiare la schiena su di essa, essendo circondata dalla figura di lui.
"che diavolo sta facendo? che avrà in mente?" pensava lei, guardandolo dritto negli occhi. Lui notò il suo sguardo preoccupato, e le disse: "non hai niente da temere, Cait. Non ti farò nulla." Non appena vide che Andrew lentamente stava abbassando il capo verso il suo viso, il respirò le si affannò improvvisamente, il cuore batteva all'impazzata. "Che ne dici di fare una scommessa?" sussurrò lui, il suo respiro che si posava sul collo di lei, le fece venire un brivido alla spina dorsale.
Lei usò il suo stesso tono, "del tipo?"
Lui si avvicinò ancor di più, fino a restar ad una distanza a fior di labbra da quella della ragazza castana. "del tipo, io ti farò ricredere sull'amore"
Lei rimase stupefatta da quella affermazione, voleva capirci meglio: "e come?"
"ti farò vedere la realtà con i miei occhi, te la farò assaporare con le mie labbra, e te la farò percepire con le mie stesse mani. Io, Caitlyn Cooper, ti farò innamorare di me."
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a bet on us -Andrew garfield
RomanceÈ nato tutto da un gioco di sguardi, che ha portato ad una scommessa...ma come finirà? "è solo una perdita di tempo, non succederà mai" lui mi sussurrò, avvicinandosi al mio orecchio: "questo lo dici tu"