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"io,Caitlyn Cooper, ti farò innamorare di me"
Cait era rimasta esterrefatta da quella frase, tanto da strabuzzare gli occhi e da allontarsi da quella morsa stretta, data dalle braccia di Andrew, che le faceva mancare il respiro.
"Tu sei fuori di testa, ma proprio completamente!"
Esclamò di colpo, allontanandosi di corsa e andando verso la porta di emergenza per prendere una boccata d'aria. "sto impazzendo o davvero ha detto ciò?" pensò lei tra sé e sé. Andrew la raggiunse quasi correndo, era anche divertito dalla sua reazione (infondo se lo aspettava). "lo prendo come un complimento."
Caitlyn voleva trucidarlo con lo sguardo, ma come razza gli era venuto in mente? Era rimasta sconvolta da ciò, perché era la prima volta che si sentiva dire una cosa del genere e soprattutto, non era una cosa che due persone si dicevano comunemente. Gli sembrava solo un cliché tipico dei romanzi rosa adolescienzali. A quel punto decise di continuare il suo copione. "e bene, oltre all'amore cosa ci ricaverei?" chiese, mentre camminava verso la figura del castano e utilizzando un tono altamente sfacciato, che Andrew percepì (e la cosa non gli dispiaceva affatto). Lui si abbassò alla sua altezza, ispirando -senza farsi notare- il profumo dei capelli della ragazza. Odoravano di gelsomino, un profumo che gli ricordava sua zia, colui che l'ha cresciuto. "come sei pretenziosa, cosa vorresti vincere, se tu fossi fortunata?" gli chiese poi, guardandola.
Caitlyn non sapeva cosa rispondere, lei stava solo restando al suo "gioco". Cait gli rispose scuotendo la testa e ridendo: "tanto non succederà mai."La ragazza stava per girarsi, ma Andrew la bloccò prendendo improvvisamente il suo polso. Al ragazzo andava bene tutto, fuorché perdere. A quel punto, lui le sussurrò nell'orecchio: "questo lo dici tu."
Caitlyn guardò prima la sua mano sul proprio polso, e poi dritto negli occhi: percepiva in quei grandi iridi marroni il desiderio di mettersi alla prova, il desiderio di vincere.
"E se io dovessi perdere, tu cosa vorresti come premio?"
lui ricambiò il suo sguardo, ridacchiando leggermente poco dopo, prima di dirle: "avrei te."
"cavolo, certo che con le parole é proprio esperto..." pensò Caitlyn, era proprio un dejavu da copione cinematografico. "devo dire che sei proprio bravo a dire frasi fatte e scontate." rispose lei, concludendo con una piccola risata. Andrew la sentì, vide come i suoi occhi verdi si chiusero leggermente in due mezzelune e di come le sue labbra rosee si incresparono in un sorriso. "grazie, effettivamente devo dire che me la cavo abbastanza bene." fece poi un inchino molto parodico, per suscitar ancor di più il riso della ragazza: e ci riuscì, la sua risata aveva un suono armonioso, avrebbe voluto vederla sempre così.
"Okay Andrew, come premio -perché vincerò io- mi dovrai procurare un bel peluche e due biglietti per vedere un film al cinema a mia scelta."
"Va bene, vedremo se avrai ragione tu o meno, Caitlyn." Disse lui, sistemandosi il ciuffo castano cadutogli sugli occhi con la mano destra.
"rassegnati Garfield, é una sfida persa: ti ho avvisato." rispose lei, mettendo le mani nei tasconi della felpa oversize che indossava.
"grazie per i libri..." Andrew si avvicinò a lei, dandole un lieve bacio sulla guancia, sussurrandole poi: "Staremo a vedere, Caitlyn cooper."
Dopo quest'ultima frase si diresse verso l'uscita, e caitlyn lo guardò.

Le cose si faranno interessanti.

 a bet on us  -Andrew garfieldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora